Mi faccio aiutare
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- Iscritto il: mer ago 19, 2009 11:24 am
Intanto grazie a tutte per gli incoraggiamenti!!!
Oggi ho cominciato, e francamente non ne sono contentissima,vediamo domani come va.
Mi sono rivolta all'associazione per le donne della mia città e loro me le hanno date corte, mi hanno detto di parlare con la psicologa.
In compenso capa tosta come sono, sono anche andata in consultorio e ho fatto richiesta per un colloquio anche qui....da qualche parte dovrà pur uscire qualcosa, o no?
Sono andata anche al collocamento oggi, e lì è disperante davvero....
Oggi ho cominciato, e francamente non ne sono contentissima,vediamo domani come va.
Mi sono rivolta all'associazione per le donne della mia città e loro me le hanno date corte, mi hanno detto di parlare con la psicologa.
In compenso capa tosta come sono, sono anche andata in consultorio e ho fatto richiesta per un colloquio anche qui....da qualche parte dovrà pur uscire qualcosa, o no?
Sono andata anche al collocamento oggi, e lì è disperante davvero....
La dottoressa di mia mamma le aveva consigliato per me l'associazione le violenze sulle donne in quanto asseriva che quanto passato nel post parto era stata una violenza o almeno io l'avevo vissuta così. VEro è che loro si occupano principalmente di violenze casalinghe e sul lavoro fisiche e psicologiche sulle donne e casi come il mio non l'avevano mai sentito.
Ho parlato con una loro volontaria oggi e sì, mi ha ascoltato poco, rimandandomi a domani dalla psicologa, sottolineando che gli incontri conla psicologa saranno pochi perchè costano....Vediamo domani cosa ne caviamo..
Ho parlato con una loro volontaria oggi e sì, mi ha ascoltato poco, rimandandomi a domani dalla psicologa, sottolineando che gli incontri conla psicologa saranno pochi perchè costano....Vediamo domani cosa ne caviamo..
Ho una attimino di tempo, così vi aggiorno.
PEnso che da sola non ce l'avrei mai fatta. La psicologa ieri ha toccato immediatamente il tasto giusto e mi ha fatto riflettere e pensare tanto, talmente tanto che devo mettere per iscritto quello che ho pensato perchè altrimenti non ne vengo a capo e parlarne con lei la prossima volta.
La prima domanda che mi ha fatto è stata cosa avesse rappresentato il mio ginecologo per me. Io ho risposto, niente ora, è stata una persona con cui ho fatto un pezzo della mia vita. Lei non era daccordo ed infatti è così. Riguardando indietro mi accorgo che dalla prima visita con lui ho capito e cambiato il mio modo di vivere. Mi ha messo alle strette e ho dovuto rimediare, ho preso in mano la mia vita, ho cominciato a mettere ordine, nel lavoro, nel mio peso, ho agito, non sono più stata fatta oggetto degli eventi, ma ero io che li decidevo. Capirai come posso aver vissuto il fatto che lui mi abbia mollato senza riferimenti, senza niente, così, dall'oggi al domani, dopo che avevo riposto fiducia in lui. Poi i problemi iniziano da lontano ancora, dalle vicende lavorative mai sorpassate, da un'altra figura in cui riponevo fiducia e che invece nulla ha fatto.
Ho visto me stessa da fuori, ho capito che tendo alla depressione, al non agire e che ho bisogno di qualcuno che mi scrolli, anche brutalmente per poi ripartire. E che in famiglia sono sempre io quella decisionista, quella che prende e fa, che se si è nel fango, per non dire un'altra parola, fa l'argano per risalire. E sono anche stanca...Il mio compagno è invece una persona che si lascia trasportare dagli eventi, non li decide. E' passivo,parecchio.
Secondo me la terapia andrebbe vista anche con lui.
Io comincio a stare meglio, spero di continuare. Più penso a ieri e più vengono fuori luoghi nascosti in me. Azz...Ne ho da lavorare.
PEnso che da sola non ce l'avrei mai fatta. La psicologa ieri ha toccato immediatamente il tasto giusto e mi ha fatto riflettere e pensare tanto, talmente tanto che devo mettere per iscritto quello che ho pensato perchè altrimenti non ne vengo a capo e parlarne con lei la prossima volta.
La prima domanda che mi ha fatto è stata cosa avesse rappresentato il mio ginecologo per me. Io ho risposto, niente ora, è stata una persona con cui ho fatto un pezzo della mia vita. Lei non era daccordo ed infatti è così. Riguardando indietro mi accorgo che dalla prima visita con lui ho capito e cambiato il mio modo di vivere. Mi ha messo alle strette e ho dovuto rimediare, ho preso in mano la mia vita, ho cominciato a mettere ordine, nel lavoro, nel mio peso, ho agito, non sono più stata fatta oggetto degli eventi, ma ero io che li decidevo. Capirai come posso aver vissuto il fatto che lui mi abbia mollato senza riferimenti, senza niente, così, dall'oggi al domani, dopo che avevo riposto fiducia in lui. Poi i problemi iniziano da lontano ancora, dalle vicende lavorative mai sorpassate, da un'altra figura in cui riponevo fiducia e che invece nulla ha fatto.
Ho visto me stessa da fuori, ho capito che tendo alla depressione, al non agire e che ho bisogno di qualcuno che mi scrolli, anche brutalmente per poi ripartire. E che in famiglia sono sempre io quella decisionista, quella che prende e fa, che se si è nel fango, per non dire un'altra parola, fa l'argano per risalire. E sono anche stanca...Il mio compagno è invece una persona che si lascia trasportare dagli eventi, non li decide. E' passivo,parecchio.
Secondo me la terapia andrebbe vista anche con lui.
Io comincio a stare meglio, spero di continuare. Più penso a ieri e più vengono fuori luoghi nascosti in me. Azz...Ne ho da lavorare.