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Re: Libri sulla rabbia

Inviato: mer set 03, 2014 9:56 pm
da lenina
Comunque non ha imparato da te. Lorenzo fatica a sfogarla batte i piedi e digrigna i denti. Marzia picchia e lancia

Re: Libri sulla rabbia

Inviato: gio set 04, 2014 12:29 am
da renocchia
Anche charlotte picchia e lancia, da quasi una settimana... Uff


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Re: Libri sulla rabbia

Inviato: gio set 04, 2014 12:47 am
da Hippie
lucia76 ha scritto:Di alba marcoli c'è "Il bambino arrabbiato". A mio parere quasi più utile per noi adulti (per leggere noi stessi intendo) che per i bambini. Comunque è sottoforma di favole che vengono poi analizzate, molto chiaro e ricco di spunti. Utile quando si pensa che la rabbia nasconda una sofferenza psicologica più profonda. Ma non credo sia il vostro caso..

Invece se ne hai voglia mi interesserebbe sapere come hai fatto tu a canalizzare la tua rabbia. Io purtroppo esagero spesso e mi contengo poco.. non so perché, non sono mai stata così.
Il bambino arrabbiato me lo segno, grazie!
No, credo stia semplicemente attraversando una tappa comune. I miei dubbi derivano dalla mia incapacità a gestire la mia rabbia.
È un tasto dolente mio.

Per quanto riguarda il mio percorso, sono partita da zero, cioè io non accettavo proprio la mia rabbia e la rendevo autodistruttiva. Ogni volta che la provavo mi sentivo sbagliata e colpevole e ogni volta che qualcuno si arrabbiava con me io provavo terrore (rivivevo il legame della rabbia di mia madre con il suo lasciarmi sola, rabbia = non ti amo più).
Poi ho imparato che la rabbia è un'emozione come le altre, ma solo più tardi ho iniziato a canalizzare. Prima appunto fisicamente tipo non riuscivo a trattenere le mani e colpivo gli oggetti (con urlacccio annesso e male cane alla mano o al piede).

Ora a volte capita di alzare la voce, ma in questi casi canalizzo trasformando l'urlo in canto, pestando i piedi fingendo di ballare il tip tap o chiudo gli occhi e scarico attraverso gli arti (scuotendo braccia e gambe) e saltellando (e lui ridacchia).
Insomma trasformo la mia rabbia in gioco, soprattutto quando non è giustificata.
Altrimenti chiedo a Leo una pausa, respiro profondo e gli parlo con calma.
Mi sto allenando molto nel verbalizzare e sta funzionando perchè mi viene più spontaneo (faccio senza pensarci spesso).

Poi capita la volta che faccio mille passi indietro e quando mi arrabbio, piango e basta. Ma capita soprattutto su certi argomenti che non riguardano Leo.

Re: Libri sulla rabbia

Inviato: gio set 04, 2014 1:00 am
da Milena
Ma è così sbagliato manifestare la rabbia con il classico urlo?

Come racconto illustrato piace molto ai bambini Urlo di mamma: non è sulla rabbia dei bambini, ma sulla reazione della mamma.
Diciamo che è sulla più consolatorio per noi.

Re: Libri sulla rabbia

Inviato: gio set 04, 2014 9:15 am
da Hippie
Milena ha scritto:Ma è così sbagliato manifestare la rabbia con il classico urlo?

Come racconto illustrato piace molto ai bambini Urlo di mamma: non è sulla rabbia dei bambini, ma sulla reazione della mamma.
Diciamo che è sulla più consolatorio per noi.
Non è che è sbagliato, é che a me non piace. È istintivo, ma non risolutivo. Io urlo, ma poi sono ancora taaaanto incazzata. E Leo magari non ha capito niente e sta ancora facendo ció che mi fa arrabbiare.

Io vorrei insegnare a Leo (e a me stessa) ad esprimere la rabbia in un modo maturo, che aiuti davvero. L'urlaccio a volte scappa, ma non mi ci adagio su perchè non mi porta benefici.

Re: Libri sulla rabbia

Inviato: gio set 04, 2014 10:51 am
da Milena
Hippie ha scritto:
Milena ha scritto:Ma è così sbagliato manifestare la rabbia con il classico urlo?

Come racconto illustrato piace molto ai bambini Urlo di mamma: non è sulla rabbia dei bambini, ma sulla reazione della mamma.
Diciamo che è sulla più consolatorio per noi.
Non è che è sbagliato, é che a me non piace. È istintivo, ma non risolutivo. Io urlo, ma poi sono ancora taaaanto incazzata. E Leo magari non ha capito niente e sta ancora facendo ció che mi fa arrabbiare.

Io vorrei insegnare a Leo (e a me stessa) ad esprimere la rabbia in un modo maturo, che aiuti davvero. L'urlaccio a volte scappa, ma non mi ci adagio su perchè non mi porta benefici.
Perdonami, la mia domanda non voleva essere né provocatoria né accusatoria: era più rivolta a me stessa dato che anch'io sto cercando di lavorare su certe mie esternazioni.

Re: Libri sulla rabbia

Inviato: gio set 04, 2014 10:59 am
da Hippie
Milena ha scritto:
Hippie ha scritto:
Milena ha scritto:Ma è così sbagliato manifestare la rabbia con il classico urlo?

Come racconto illustrato piace molto ai bambini Urlo di mamma: non è sulla rabbia dei bambini, ma sulla reazione della mamma.
Diciamo che è sulla più consolatorio per noi.
Non è che è sbagliato, é che a me non piace. È istintivo, ma non risolutivo. Io urlo, ma poi sono ancora taaaanto incazzata. E Leo magari non ha capito niente e sta ancora facendo ció che mi fa arrabbiare.

Io vorrei insegnare a Leo (e a me stessa) ad esprimere la rabbia in un modo maturo, che aiuti davvero. L'urlaccio a volte scappa, ma non mi ci adagio su perchè non mi porta benefici.
Perdonami, la mia domanda non voleva essere né provocatoria né accusatoria: era più rivolta a me stessa dato che anch'io sto cercando di lavorare su certe mie esternazioni.
No ma figurati, non ho letto né una provocazione né un'accusa :) anzi, è stata un'occasione per confrontarsi ed esporre il mio punto di vista. Può essere sempre utile ;)

Re: R: Libri sulla rabbia

Inviato: gio set 04, 2014 12:02 pm
da Lucia76
Hippie ha scritto:
lucia76 ha scritto:Di alba marcoli c'è "Il bambino arrabbiato". A mio parere quasi più utile per noi adulti (per leggere noi stessi intendo) che per i bambini. Comunque è sottoforma di favole che vengono poi analizzate, molto chiaro e ricco di spunti. Utile quando si pensa che la rabbia nasconda una sofferenza psicologica più profonda. Ma non credo sia il vostro caso..

Invece se ne hai voglia mi interesserebbe sapere come hai fatto tu a canalizzare la tua rabbia. Io purtroppo esagero spesso e mi contengo poco.. non so perché, non sono mai stata così.
Il bambino arrabbiato me lo segno, grazie!
No, credo stia semplicemente attraversando una tappa comune. I miei dubbi derivano dalla mia incapacità a gestire la mia rabbia.
È un tasto dolente mio.

Per quanto riguarda il mio percorso, sono partita da zero, cioè io non accettavo proprio la mia rabbia e la rendevo autodistruttiva. Ogni volta che la provavo mi sentivo sbagliata e colpevole e ogni volta che qualcuno si arrabbiava con me io provavo terrore (rivivevo il legame della rabbia di mia madre con il suo lasciarmi sola, rabbia = non ti amo più).
Poi ho imparato che la rabbia è un'emozione come le altre, ma solo più tardi ho iniziato a canalizzare. Prima appunto fisicamente tipo non riuscivo a trattenere le mani e colpivo gli oggetti (con urlacccio annesso e male cane alla mano o al piede).

Ora a volte capita di alzare la voce, ma in questi casi canalizzo trasformando l'urlo in canto, pestando i piedi fingendo di ballare il tip tap o chiudo gli occhi e scarico attraverso gli arti (scuotendo braccia e gambe) e saltellando (e lui ridacchia).
Insomma trasformo la mia rabbia in gioco, soprattutto quando non è giustificata.
Altrimenti chiedo a Leo una pausa, respiro profondo e gli parlo con calma.
Mi sto allenando molto nel verbalizzare e sta funzionando perchè mi viene più spontaneo (faccio senza pensarci spesso).

Poi capita la volta che faccio mille passi indietro e quando mi arrabbio, piango e basta. Ma capita soprattutto su certi argomenti che non riguardano Leo.
Ti ringrazio..