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Posted: Fri Jan 14, 2011 8:39 pm
by MissRossella
il mio ultimo figlio ha due anni e mezza (trenta mesi?) e ancora chiede "la nanna" per addormentarsi. E siccome dorme con me - casa piccola, marito lavorante all'estero - la "nanna" la chiede una o due volte a notte.
Per me, uno strazio.
Ho provato ad incerottarmi, a fasciarmi, mi sono tinta il capezzolo di nero con il pennarello indelebile (ha rifiutato il seno finche', di notte, si e' accorto che non cambiava sapore), l'ho fatto piangere disperato, ho detto le pregherine a gesubambino che mi desse una mano.. niente, non so come fare.
Il fatto che mio marito non viva con noi e non possa alternarsi con me di notte non mi aiuta.
anche io sento che il latte non c'e' piu', non lo sento deglutire e e mi da un fastidio pazzesco, ma non so come mettere la parola fine definitivamente
(devo ammettere che, essendo il mio ultimo figlio, ho 45 anni e non ne arriveranno altri, mi piace tenerlo piccino...aaaaargh, l'ho detto!)

Posted: Fri Jan 14, 2011 8:48 pm
by Hyla
tenerissima
grazie

Posted: Fri Jan 14, 2011 8:50 pm
by Sheireh
MissRossella wrote:il mio ultimo figlio ha due anni e mezza (trenta mesi?) e ancora chiede "la nanna" per addormentarsi. E siccome dorme con me - casa piccola, marito lavorante all'estero - la "nanna" la chiede una o due volte a notte.
Per me, uno strazio.
Ho provato ad incerottarmi, a fasciarmi, mi sono tinta il capezzolo di nero con il pennarello indelebile (ha rifiutato il seno finche', di notte, si e' accorto che non cambiava sapore), l'ho fatto piangere disperato, ho detto le pregherine a gesubambino che mi desse una mano.. niente, non so come fare.
Il fatto che mio marito non viva con noi e non possa alternarsi con me di notte non mi aiuta.
anche io sento che il latte non c'e' piu', non lo sento deglutire e e mi da un fastidio pazzesco, ma non so come mettere la parola fine definitivamente
(devo ammettere che, essendo il mio ultimo figlio, ho 45 anni e non ne arriveranno altri, mi piace tenerlo piccino...aaaaargh, l'ho detto!)


La cosa migliore da fare (non la più semplice, in ogni caso, perché non è mai semplice se per lui è ancora presto, come sembra essere) è dirgli la verità.
Cioè che tu sei stanca, che non te la senti più di dargli il seno, che preferisci dargli il tuo affetto in modo diverso, che la mamma ci sarà in ogni caso.
Il tutto sta nel mantenere il proposito, rassicurandolo il più possibile, aggiungendo coccole e portando tanta pazienza, ma non cedendo a ridargli il seno con la motivazione che sennò piange troppo (anche perché se ogni sistema provato è stato messo da parte dopo alcune sue lamentazioni, lui stesso si rende conto che se insiste può farti desistere, e lo confondi, non permettendogli di capire quando può tirare la corda oppure no perché il no è definitivo - anche in altri campi).
Il suo dispiacere, i suoi pianti, le sue arrabbiature vanno preventivate fin da subito. Sta all'adulto mantenere la calma e portare avanti, con affetto e rassicurazione, la decisione.