Non è certo quello il modo di sensibilizzare il problema delle morti sul lavoro, se la poteva proprio risparmiareLotte597 ha scritto:ci credo....su questa cosa ha veramente toppato. Nel senso che un'opera di fantasia è necessario che resti di fantasia, anche se vuol denunciare un problema (vero o presunto) o sensibilizzare i lettori verso una tragedia come quella dei morti sul lavoro, è bene che stia lontano dagli incidenti veri, perchè lì fai veramente del male
Sono contento di aver conferma che comunque a chi non è del posto e non sa come viviamo qui l'idea che il lettore si fa è quella da te descritta, e a me sinceramente la cosa infastidisce non pocoveronica.74 ha scritto:A me non e' piaciuto : troppo caricaturale nelle descrizioni cioè l autrice da' l idea che Piombino sia un posto pieno di tossicodipendenti , sbandati , truffatori e poi l auto citazione quando fa dire a Lidia che sta scrivendo un romanzo su una storia di amicizia tra due ragazzine ..bah