LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

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kri
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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Post by kri »

Leggo questo thread con tantissimo interesse.
Non posso apportare grandi spunti se non quelli di una studentessa, un po' secchiona e di buona memoria, che non è stata disturbata più di tanto dal nozionismo che mi veniva richiesto.
L'unico ricordo orribile sono i compiti delle vacanze di geografia in IV elementare: schede da compilare per tutte le regioni italiane (capoluoghi, fiumi, montagne, coltivazioni, industrie, ecc ecc ecc). Una regione ogni due giorni. Più di mezza estate. Regioni e capoluoghi le so ancora, ma il resto noooo.
In realtà ho sempre pensato alle nozioni, anche quelle apparentemente poco significative, come a un serbatoio di elementi a cui accingere per costruire delle belle e profonde conversazioni. Però costruire con competenza è fondamentale.
Oggi mi interrogo sull'evoluzione dei linguaggi, su quanto la scuola debba (evidentemente deve) adattarsi a questo e quanto invece debba rimanere baluardo (suona un po' male ora che lo scrivo) di approcci più mediati e tradizionali di apprendimento (la LIM ad esempio è davvero così fondamentale? A me sembra utile, ma vorrei che mia figlia imparasse anche solo attraverso l'ascolto, ad esempio).
L'essere rientrata nel mondo della scuola da due mesi (con mia figlia che ha iniziato la Primaria) mi spinge ad interrogarmi su molti aspetti.
Continuo a leggervi.
"Ma soprattutto dovremo usare il nostro cuore, guardare i nostri figli e pensare al modo in cui farli felici. " (Bésame mucho, C. Gonzales)
"Si educa molto con quel che si dice, ancor di più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è." (Sant'Ignazio di Antiochia)
"... altrimenti bisogna accontentarsi degli slogan." (cit.)
"Vede, acclamano lei perché non la capisce nessuno, acclamano me perché mi capiscono tutti. " (C. Chaplin ad A. Einstein)
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Rie
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Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Post by Rie »

Trilli wrote:No ragazze, ancora con questi capoluoghi alle medie??
Le regioni, dal punto di vista nozionistico, devono essere affrontate alla scuola primaria.
Noi, alla secondaria, abbiamo deciso di dedicare alle regioni una prova autentica. I ragazzi dovranno progettare un viaggio in una regione, rispettando certi punti fissi dati da noi (es. Una città d'arte, uno stabilimento industriale, un parco naturale, una località balneare o montana...). Dovranno definire l'itinerario, i mezzi di trasporto, i tempi, e illustrare ciascuna delle tappe. Tutto ciò su una presentazione ricca di cartine e immagini. È chiaro che per far ciò dovranno familiarizzare con una serie di nozioni. Ma NON saranno valutati sulle nozioni (tipo ripetere a memoria i dannati capoluoghi ahahahaha).
Io mi rifiuto di interrogare i ragazzi su elenchi di città (in rigoroso ordine alfabetico mi raccomando), è qualcosa che va bene per i bimbi.
Ah, il programma da finire non esiste!!!!

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Il problema è che i bimbi non lo fanno...
in media mi pare che anche alle elementari la nozione sia trascurata rispetto ai nostri tempi.
E se devo dirla tutta preferivo i programmi che cominciavano da capo ad ogni ciclo in maniera più approfondita. Mi fa strano che alle medie sul fondamentale argomento dei romani ci si debba tenere le elementari nozioni della primaria.
Sarò nostalgica e reazionaria ma sono perplessa.
La classe di primaria di Alex era più orientata al nozionismo, quella di fede no. Fede si sta divertendo di più ma ho idea che abbia meno strumenti per il futuro.

Vi ringrazio delle informazioni comunque. .. ho appena capito perché la maestra di ambito storico geografico in quarta sta rompendo i Maroni con expo e l'orientamento senza toccare il sussidiario ahah!

grazie anche a Flavia. Sono un' analfabeta musicale ma il suo spoiler era bellissimo
Trilli
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Re: RE: Re: LA FAMOSA AUTONOMIA SCOLASTICA (DIDATTICA)

Post by Trilli »

Rie wrote:
Trilli wrote:No ragazze, ancora con questi capoluoghi alle medie??
Le regioni, dal punto di vista nozionistico, devono essere affrontate alla scuola primaria.
Noi, alla secondaria, abbiamo deciso di dedicare alle regioni una prova autentica. I ragazzi dovranno progettare un viaggio in una regione, rispettando certi punti fissi dati da noi (es. Una città d'arte, uno stabilimento industriale, un parco naturale, una località balneare o montana...). Dovranno definire l'itinerario, i mezzi di trasporto, i tempi, e illustrare ciascuna delle tappe. Tutto ciò su una presentazione ricca di cartine e immagini. È chiaro che per far ciò dovranno familiarizzare con una serie di nozioni. Ma NON saranno valutati sulle nozioni (tipo ripetere a memoria i dannati capoluoghi ahahahaha).
Io mi rifiuto di interrogare i ragazzi su elenchi di città (in rigoroso ordine alfabetico mi raccomando), è qualcosa che va bene per i bimbi.
Ah, il programma da finire non esiste!!!!

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Il problema è che i bimbi non lo fanno...
in media mi pare che anche alle elementari la nozione sia trascurata rispetto ai nostri tempi.
E se devo dirla tutta preferivo i programmi che cominciavano da capo ad ogni ciclo in maniera più approfondita. Mi fa strano che alle medie sul fondamentale argomento dei romani ci si debba tenere le elementari nozioni della primaria.
Sarò nostalgica e reazionaria ma sono perplessa.
La classe di primaria di Alex era più orientata al nozionismo, quella di fede no. Fede si sta divertendo di più ma ho idea che abbia meno strumenti per il futuro.

Vi ringrazio delle informazioni comunque. .. ho appena capito perché la maestra di ambito storico geografico in quarta sta rompendo i Maroni con expo e l'orientamento senza toccare il sussidiario ahah!

grazie anche a Flavia. Sono un' analfabeta musicale ma il suo spoiler era bellissimo

Ricominciare da capo a ogni ciclo significa, immancabilmente, trascurare la storia recente e quella dei Paesi extra Europa e USA.
Che è fondamentale per comprendere il presente.
Quando andava bene, ci si arenava con la fine del secondo conflitto mondiale alle medie. Quindi niente decolonizzazione, niente guerra fredda, niente guerra di Corea o del Vietnam, niente dittature dell'America Latina, o crisi di Cuba, ecc ecc.
E per l'Italia, zero su miracolo economico, Sessantotto, anni di piombo.
Considerando che almeno un terzo dei miei alunni frequenterà non più di un Iefp, preferisco che approfondiscano poco i Romani ma che sappiano di quali eventi è figlio il nostro presente. Perché questi ragazzi poi votano eh [emoji4]

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