Page 3 of 25

Posted: Wed Mar 17, 2010 11:41 am
by caterina
Descrive un quartiere popolare, fatto di famiglie che faticano a tirare avanti, di ragazzini lasciati un pò a se stessi, di madri che tirano avanti la baracca, tutto con lo sfondo delle fabbriche Piombinesi, e con le spiagge frequentate non dai ricchi, ma solo da loro, che non si possono permettere gli stabilimenti balneari, ma solo quel pezzo di spiaggia e un pò di mare.
Il libro però è bello, a me sta piacendo molto...rende benissimo l'idea, di un'estate caldissima, afosa, appiccicosa, piena di sorprese per queste due ragazzine belle e tristi.

Posted: Wed Mar 17, 2010 11:44 am
by lenina
caterina wrote:Descrive un quartiere popolare, fatto di famiglie che faticano a tirare avanti, di ragazzini lasciati un pò a se stessi, di madri che tirano avanti la baracca, tutto con lo sfondo delle fabbriche Piombinesi, e con le spiagge frequentate non dai ricchi, ma solo da loro, che non si possono permettere gli stabilimenti balneari, ma solo quel pezzo di spiaggia e un pò di mare.
Il libro però è bello, a me sta piacendo molto...rende benissimo l'idea, di un'estate caldissima, afosa, appiccicosa, piena di sorprese per queste due ragazzine belle e tristi.


Beh quello sì
Le spiagge di piombino sono il regno delle badanti che si riposano e dei ragazzini senza macchina ne motorino.

Gli altri vanno a Baratti (le spiagge libere per fortuna non mancano)

Posted: Tue Mar 30, 2010 3:51 pm
by lenina
L'ho letto.
Confermo l'amaro in bocca che mi avevano dato le descrizioni.

Ha descritto PERFETTAMENTE la piombino vera e i dintorni.

Perfettamente.

Ha descritto perfettamente l'incidente del carrello (c'è stato davvero purtroppo un incidente identico)

infilando in mezzo naturalmente situazioni non reali ma per chi legge il libro Piombino non può che diventare quella.

Se voleva fare un libro di pura fantasia poteva cambiare nome ai luogi (la gelateria, il bar e tutto)

Così mi da fastidio perchè sembra che le acciaierie (che non sono il meglio eh ma neanche l'inferno) siano un luogo di totale non rispetto della legge.

Troppo reale per dire "è fantasia" troppo falso per essere realtà (ma lo so io che qui ci vivo non ci vivessi mi farei un idea brutta)