Può darsi che sia stata un'operazione di marketing e che ci siano libri dello stesso genere altrettanto belli ma sconosciuti ai più. O meglio, sicuramente ci sono.
Io ripeto che per me è stata una piacevolissima sorpresa, perché appunto pensavo che fosse "solo" una saga per ragazzini che ha goduto di una buona pubblicità e invece ho scoperto che è ben scritta e ben tradotta e, soprattutto, che traspare quanto l'autrice si sia divertita a scriverla.
Non so spiegarmi meglio, temo, ma mi sembra proprio che per lei sia stato uno spasso scrivere Harry Potter. Questo per me è molto importante perché mentre leggo un libro mi metto sempre prima nei panni del traduttore e poi in quelli dell'autore e mi chiedo quali sentimenti abbiamo provato durante il loro lavoro.
Nel caso di Harry Potter secondo me si sono divertite un mondo.
Mi sto divertendo un mondo anch'io a leggerlo e tanto mi basta per parlarne in termini entusiastici!
Bea, hai tutta la mia invidia per aver lavorato come lettrice in una casa editrice!
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