L'importante è che sia sano

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LauraDani
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Messaggio da LauraDani » mar gen 25, 2011 10:21 am

Teresa ha scritto:....Tra l'altro e' spesso una frase che si dice per neutralizzare l'altra idiozia sulla preferenza del sesso.
Ma da madre- nel momento in cui quel bambino ESISTE (e non importa dove, l'imporante e' che esista per te!) credo conti solo che ci sia...
Ti quoto
Nel mio caso "basta solo che sia sano" era la frase che ripetevo a chi continuava a chiedermi se preferivo un maschio o una femmina.
Perchè per me era una domanda davvero idiota.
E me la facevano tutti.
E continuo a non capirla.


losbanos

Messaggio da losbanos » mar gen 25, 2011 10:36 am

Penso che un'esperienza drammatica come la perdita di un figlio a causa di una malattia sia un evento tanto doloroso e straziante da far percepire diversamente tutto quanto, anche una frase come quella.

Non so, forse per colpa della mia giovane età ho passato delle gravidanze quasi da incosciente, non mi auguravo nulla e quando mi dicevano quelle parole non davo loro importanza, erano i miei bambini, vivevano dentro di me e questo era tutto.




Saosina ha scritto:Non ho tempo di leggere tutto, ma penso che dipende da come contestualizzi la frase... tipo ad una mia amica l'ho detto quando m'ha detto che forse era un maschietto, e io le ho risposto che maschio o femmina l'importante è che stia bene, non per altro, io ammiro le persone che come te riescono ad amare i loro cuccioli anche se con malattie molto gravi, ma non mi semnto di augurare a nessuno di provare la tua stessa esperienza, mi viene naturale "augurare" (sperare) che sia sano!
sulla frase che ho evidenziato non sono per niente concorde, credo che una mamma ami i propri figli indipendentemente da tutto, dalla salute, dal carattere, dalle scelte che faranno.
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Rie
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Messaggio da Rie » mar gen 25, 2011 10:41 am

Leggendovi mi rendo conto come non mai di un mio certo qual "lato oscuro", nella mancata accettazione del "comunque tu sia, sei figlio mio".

Credo che poi, se il destino costringe ad accettare la patologia di un figlio, le reazioni possibili siano anche altre, ma in astratto, o in gravidanza, sono sempre stata, se vogliamo, fredda e abbastanza decisa a non accogliere, ove la diagnosi fosse stata possibile, la malattia.
Ha detto bene Sherazade: è un amare con riserva.
Per nulla nobile, ma non posso negare di averlo provato, quando mentre ero incinta di Federico ho avuto un esame che poteva essere indicativo di spina bifida.

Tutta la mia ammirazione ai genitori che sono stati capaci di pensare all'amore prima d'ogni altra cosa...
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la yle
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Messaggio da la yle » mar gen 25, 2011 10:41 am

credo di poter dare tutto l’amore del mondo a mio figlio e quindi si, l’importante è fargli sentire amore per affrontare la durezza della vita di bimbo “malato”.
D’altro canto, per la società in cui viviamo credo che “l’importante che sia sano” sia fondamentale per il poco/nulla di sostegno che alle famiglie viene dato in caso di patologie più o meno invalidanti. Strutture che non in tutta italia sono presenti per curare all’altezza un bimbo, mamme che sono costrette a lasciare il lavoro per curare il figlio…cosa naturale dentro al proprio cuore, ma che a contatto con i conti della serva di tutti i giorni rendono la decisione ancora più faticosa da prendere ecc.
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Messaggio da kmanna » mar gen 25, 2011 11:47 am

frensis ha scritto:però credo che non ci sia niente di male ad augurarsi che il proprio figlio sia in salute. io l'ho sempre intesa in questo modo, sono la sola?
anch'io la penso come te, credo che tutte noi nell'attesa di un figlio ci siamo augurate la salute e tutto l'amore del mondo e che pensare di avere un figlio che è ammallato faccia paura a tutti, per noi e per lui. Certo se poi succede si affronta ( e dev'essere un dolore indescrivibile ) ma è impossibile non dire " l'importante è che stia bene .... ".
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Messaggio da Saosina » mar gen 25, 2011 11:50 am

losbanos ha scritto: sulla frase che ho evidenziato non sono per niente concorde, credo che una mamma ami i propri figli indipendentemente da tutto, dalla salute, dal carattere, dalle scelte che faranno.
Ecco, in un mondo ideale sarebbe così, ma purtroppo la realtà è che non sempre si riesce ad affrontare la malattia di un figlio, ad accettarlo e ad amarlo lo stesso... Questa è la triste realtà...
katialuca

Messaggio da katialuca » mar gen 25, 2011 11:57 am

Saosina ha scritto:Ecco, in un mondo ideale sarebbe così, ma purtroppo la realtà è che non sempre si riesce ad affrontare la malattia di un figlio, ad accettarlo e ad amarlo lo stesso... Questa è la triste realtà...
Quoto, purtroppo.
susialle

Messaggio da susialle » mar gen 25, 2011 1:29 pm

Ste76 ha scritto:È una frase che abbiamo detto tutti, non neghiamolo, per ignoranza o perchè solitamente si dice così. Peró sono giorni che ci penso e ripenso.
Lo dissi anche io, per non parlare di quante persone me l'hanno detto, quando sono nati i gemelli. Ricordo che a chi mi diceva che era brava rispondevo "meglio due sani che uno ammalato!"
CHE IDIOTA, CHE IDIOTA

Luca poi si è scoperto avere questa grave e rara malattia allora nessuno diceva più niente.
L'altro giorno una mamma incinta per la seconda volta ha detto quella frase, io ero lì e le ho risposto "no guarda l'importante non è che sia sano ma che sia amato." Lei, un po' imbarazzata mi ha chiesto scusa, io le ho detto che era tutto ok, che non mi ero offesa.

Ma davvero l'importante è che sia sano? Forse sì finchè non si è provato.
E quando si è provato si scopre che quel bambino è il più importante, perchè la malattia non conta, perchè lui ti tira fuori un amore che va oltre.

Quella frase io non la dico più, dico solo " l'importante è amarlo"
premetto che non ho letto tutti i commenti....

sei una donna meravigliosa!!!!!!!!!!!!
Quando ero incinta di Giorgia pregavo affinchè mia figlia fosse felice.... ecco, io penso che l'importante è che siano felici.... guardo i bambini disabili che ridono... e certo, la felicità passa dall'essere amato!!!!
Però, senza ipocrisia, negli ultimi giorni della gravidanza mi dicevo "ma cosa stai facendo???? e se poi avesse una malattia???"... mi venne il terrore, terrore di non essere IO capace di affrontarla!
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