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Posted: Tue Nov 11, 2008 2:48 pm
by Sheireh
Cos73 wrote:Io volevo rispondere a Caterina che non credo che nessuno inculchi nulla, è la nostra natura che ci dice che possiamo partorire (e allattare) e se non ci riusciamo, secondo me, in alcune donne rimane un senso di incompiuto.


E' da un'oretta che pensavo cosa scrivere, anche perché non ci sono ancora "arrivata", ma io sento che per me sarebbe così, se non riuscissi ad avere un parto "normale".
Ho sempre pensato con molta ansia al cesareo, non tanto per l'operazione in sé, ma proprio per il senso di "incompiutezza" del percorso della gravidanza.
Non è qualcosa di razionale, anzi, è chiaro che da un punto di vista "logico" ben vengano i cesarei nei casi di emergenze e di bisogno, per carità, ma è proprio qualcosa di istintivo, qualcosa di naturale, che mi farebbe sentire come se avessi saltato il capitolo importante di un libro.
Non mi sentirei meno "mamma", ma meno "donna", meno "femmina", come dire...

Posted: Tue Nov 11, 2008 2:49 pm
by Dona
caterina wrote:Io leggo o sento abbastanza spesso questa cosa del rimpianto se non addirittura dolore per aver fatto un cesareo.
E non mi spiego il perchè.
Se tutto è comunque finalizzato a mettere al mondo un bambino, il TUO bambino, quale importanza ha la MODALITA'?
Se un cesareo dev'essere fatto, cesareo sarà. Se ne deve conseguire una sofferenza materna o del bimbo stesso, perchè impuntarsi?
Fairy, santo cielo, renditi conto che tutto è andato bene, che hai visto la tua bimba crescere sana e forte e felice.
un cesareo è solo uno dei modi per raggiungere la felicità accanto al proprio uomo e al nuovo nato.
Io non so come mai sento così tanto queste cose.
E' la società moderna che ci ha detto che il cesareo è brutto e il parto naturale è bello?
Che una mamma cesarizzata è una mamma diversa?
Chi ci ha inculcato, negli anni, questa cosa?


Quoto. Quotissimo.
Io ho avuto un parto spontaneo.
Alle mie condizioni avrei pagato oro per avere un cesareo.
Non scherzo.
Siamo arrivati al punto che la bambina era in pericolo e tirandola fuori con la ventosa, le hanno pure lussato una clavicola.
Poteva andare peggio.
Io sinceramente tutta sta gioia di averla fatta io con la mia patata santa..... non ce l'ho.
Bò sarò strana io.

Io ad avere un altro figlio non ci penso proprio, ma qualora per una sventurata ipotesi cambiassi idea, prenoto un cesareo.
Neanche qui scherzo.
Da noi si può fare "ungendo chi di dovere" anche se non ci sono cause mediche.
Io ungo....
Preferisco avere 4 punti e l'utero tagliato, che trenta punti nella sniacchera e non potermi manco sedere, allattare in piedi o sdraiata, mangiare in piedi ecc ecc

Posted: Tue Nov 11, 2008 2:52 pm
by Solange
Lorina wrote:Ciao Fairy,
io ho partorito naturalmente ma con anestesia epidurale. Avevo troppa paura di non riuscire a sopportare i forti dolori delle contrazioni vicine al parto. Arrivata a 4 cm di dilatazione ho chiesto l'anestesia. Penso che diventare madre vada al di là del modo con cui il proprio figlio viene al mondo (ricorda che hai cresciuto tua figlia in pancia come tutte le mamme al mondo).
Pensa che qui al sud esiste ancora per qualcuna la cultura del partorire con dolore: STRONZATE!
Per me parlano così perchè ai loro tempi non hanno potuto scegliere.

Al corso preparto ho sentito che è possibile in alcuni casi provare il parto naturale dopo il cesareo. Secondo me lo potrai sapere solo alla fine della gravidanza. Ma perchè rischiare?


Io sono del nord e ho questa "cultura". Che non e' nemmeno dettata dalla religione visto che non me ne frega niente.

Ho scelto di essere seguita soltanto da ostetriche ben sapendo che non potro' avere alcuna analgesia ma sapendo anche che potro' partorire secondo i miei tempi, nella posizione che voglio e assistita dal mio compagno e se lo vorranno anche da mia mamma e mia suocera oltre che dalle ostetriche di turno.

Ho scelto coscientemente ed essendo piuttosto informata sull'argomento, di "soffrire" perche' il dolore del parto e' un dolore non fine a se' stesso e che ha come fine ultimo quello di farti partorire tuo figlio. Io non ho paura, per niente.

Da qui a 6 mesi chissa' che cosa succedera', magari anche io dovro' fare un cesareo, magari sorgera' un problema per cui dovro' necessariamente essere seguita da un medico.

Pero' so che se tutto procedera' in modo fisiologico, se nessuno mi obblighera' a seguire dei tempi dettati dall'ospedale, se potro' contare sull'amore di chi mi sta intorno, il mio istinto fara' il resto.


Noi ora parliamo di quanto sia bello essere nel XXI secolo e avere i cesarei, i medici e il latte artificiale e tutto questo e' vero.

Pero' a livello evolutivo non fra 2 ma magari fra 20 generazioni tutta questa modernita' chissa' che non possa nuocere. Mirko ed io ne parlavamo qualche giorno fa e la facilita' con cui si tira fuori il bisturi non e' detto che sia proprio positiva.

Il parto e' nostro, e' un nostro momento ed e' un momento importante. Per cui capisco il rimpianto di Fairy che e' quello di molte donne che dopo aver subito un taglio cesareo si rendono conto che forse non era affatto necessario.