Per carità : provare è lecito! solo che dalle cose che scrive Denise (giusto?!) mi pare di capire, che la signora in questione sappia di sbagliare ma nn riesce proprio a farne a meno.Linda Eva ha scritto:Si, brava, è quello che intendevo io (avevo usato la seconda persona perché mi riferivo all'obiezione di Agnese)!!!
Peccato che io non sappia aiutarti sul libro giusto!!!
Sarebbe da chiedere a qualche NoiNonna!!!! :cisssss:
Scusate che dico così, ma io lavoro coi disabili, penso sempre che bisogna SEMPRE provarci e mai gettare la spugna, ma appunto in questo caso ARIGINARLA e CONFINARLA IN UN RUOLO PRECISO E SE ESCE DALLO STECCATO paga pegno, sia l'unica.
Purtroppo con alcune persone vale solo la CONTENZIONE (mentale ovviamente, lungi da me la contenzione fisicaaa!!! :occhiodibue: )
Ma tesorina, tanto per contestualizzare, che infanzia ha avuto sta poraccia?! se fossi nei tuoi panni la detesterei, ma da fuori mi fa molta pena..nn dev'essere bello essere cosi...se se ne rende conto poi...frustrante!
Tuo marito non la odia, nel senso che non può odiarla e basta! probabilmente ha un sentimento contrastante che lo manda in tilt. ovvio quello che viene fuori è solo la parte che la detesta, ma è impossibile per un figlio odiare veramente i genitori. E' una roba piu forte di noi...
E poi occhio, che i mostri piu brutti ed inconsci coi figli possono uscire (piu coscienza si ha di quel che si è passato, meno rischio c'è)
Scusa Lenni, he!? faccio l'educatrice, parlo senza personalismi ma solo cercando l'occhio critico esterno.
Riassumendo :
NON PUOI FARLA FUORI COMPLETAMENTE, VIVRESTE MALISSIMO.
MA SE LEI VUOL PARTECIPARE LE REGOLE LE FATE VOI.
DEVE IMPARARE A RISPETTARLE E A STARE AL SUO POSTO.
VOI DOVETE ESSERE SUPER FERMI IN QUESTO.
NON AVER PAURA LA VOSTRA INTELLIGENZA AVRA' LA MEGLIO.