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Posted: Tue Nov 11, 2008 1:27 pm
by Vavi
Elly wrote:per Vavi:
Ho urlato la mia rabbia!

ok ma io ti facevo solo notare che da come l'hai scritto urli contro di Fairy, non contro il pensiero negativo, quindi di porre un attimo di attenzione alle partenze in quarta ok?
Ti ripeto che hai scritto che non sei d'accordo con lei salvo poi spiegare nel discorso seguente che in realta' non sei d'accordo con le parenti...

Elly wrote:Non intendo invece giustificare quelli che tu intendi “luoghi comuni nord sud” perché ho semplicemente riportato dei dati oggettivi e riscontrabili al di la delle opinioni personali. Ciao Ciao


Probabilmente abbiamo un concetto diverso di dato oggettivo... o hanno spostato la clinica Santa Rita al sud? :cisssss:

Ciao ciao anche a te

Posted: Tue Nov 11, 2008 1:31 pm
by Rie
Lorina wrote:Ma perchè rischiare?

Il rischio viene spesso ingigantito, ed è un paravento per la comodità dei medici.
Come ho detto, la mia visione è diversa (anche la tua, visto quel che pensi del parto senza analgesia, direi pure con troppa veemenza).
Ma trovo importantissimo "il parto che la mamma desidera".
Capisco il sentimento di Fairy, e ho vissuto anch'io il dispiacere di un parto non-tuo, che ti causa un disagio emotivo legato all'arrivo del tuo cucciolo.
Evitare ciò per un secondo parto, è un valore aggiunto.
E francamente le controindicazioni mediche non sono insormontabili. A Milano, oltre che a Monza (proprio lì mia cognata ha avuto il suo parto vaginale dopo tc), ci sarebbero molti professionisti e molte strutture pronti a sostenere il desiderio di fairy senza inutili allarmismi.
(sempre che l'effettivo andamento della seconda gravidanza lo consentisse)

Posted: Tue Nov 11, 2008 1:52 pm
by lenina
Lorina wrote:Al corso preparto ho sentito che è possibile in alcuni casi provare il parto naturale dopo il cesareo. Secondo me lo potrai sapere solo alla fine della gravidanza. Ma perchè rischiare?


rispondo a questo.

tu hai fatto l'epidurale.

I rischi di complicazioni in percentuale sono identici.

Solo che in un caso se ne parla tanto nell'altro troppo poco.