Il nostro cuore prende il volo
oh mamma!
dev'essere durissima per tutti davvero....
certo la famiglia adottiva non pare molto pronta...
spero tanto che assistenti sociali e psicologo si facciano più presenti,
e facciano la scelta migliore per questo bimbo....
un abbraccio a tua sorella,
e un pensiero speciale per questo piccolino...
dev'essere durissima per tutti davvero....
certo la famiglia adottiva non pare molto pronta...
spero tanto che assistenti sociali e psicologo si facciano più presenti,
e facciano la scelta migliore per questo bimbo....
un abbraccio a tua sorella,
e un pensiero speciale per questo piccolino...
Guarda, prescindendo da tutta la situazione e dagli errori commessi, ti garantisco che comunque e giustamente il bambino piangerà.
E per fortuna che piange.... perché significa che è in grado di creare dei legami affettivi forti, che è un bambino forte.
Ho visto bambini tolti alla famiglia naturale perché maltrattati e abusati piangere le prime sere perché lontano da casa (seppure la ci stavano male), così come ho visto bambini piangere in nuove famiglie nonostante ci stessero benissimo.
Io stessa ho pianto e mi sono chiesta se fosse la cosa giusta quando uno dei nostri bimbi ha pianto per ore la prima sera da noi.
Quello che un po' mi da pensare è l'intermittenza della situazione, che potrebbe solo creare ulteriori difficoltà all'inserimento.
Non conosco le distanze, ma credi che la famiglia di tua sorella potrebbe andare a trovare a casa loro la nuova famiglia?
Questo agevolerebbe il passaggio e farebbe conoscere al bimbo il nuovo ambiente, i nuovi giochi e i nuovi spazi che non sono sicuramente quelli di un albergo.
Comunque vada, in bocca al lupo a tutte e tre le famiglie.
E per fortuna che piange.... perché significa che è in grado di creare dei legami affettivi forti, che è un bambino forte.
Ho visto bambini tolti alla famiglia naturale perché maltrattati e abusati piangere le prime sere perché lontano da casa (seppure la ci stavano male), così come ho visto bambini piangere in nuove famiglie nonostante ci stessero benissimo.
Io stessa ho pianto e mi sono chiesta se fosse la cosa giusta quando uno dei nostri bimbi ha pianto per ore la prima sera da noi.
Quello che un po' mi da pensare è l'intermittenza della situazione, che potrebbe solo creare ulteriori difficoltà all'inserimento.
Non conosco le distanze, ma credi che la famiglia di tua sorella potrebbe andare a trovare a casa loro la nuova famiglia?
Questo agevolerebbe il passaggio e farebbe conoscere al bimbo il nuovo ambiente, i nuovi giochi e i nuovi spazi che non sono sicuramente quelli di un albergo.
Comunque vada, in bocca al lupo a tutte e tre le famiglie.
Mammma, in realtà le assistenti hanno detto che mia sorella potrà tenere i contatti ma solo dopo 3 mesi da ora.
Vedere prima mia sorella e mio cognato sarebbe, secondo loro, uno chock. Le distanze non sono enormi, per fortuna, si tratta di un 250 km circa, quindi iper fattibile.
Loro vogliono tenersi in contatto, si sono già messi d'accordo che quando Carolina e Rachele (sua e mia figlia) verranno battezzate, loro verranno a festeggiare insieme a noi.
Ma intanto deve passare del tempo e tante, tante lacrime...
Vedere prima mia sorella e mio cognato sarebbe, secondo loro, uno chock. Le distanze non sono enormi, per fortuna, si tratta di un 250 km circa, quindi iper fattibile.
Loro vogliono tenersi in contatto, si sono già messi d'accordo che quando Carolina e Rachele (sua e mia figlia) verranno battezzate, loro verranno a festeggiare insieme a noi.
Ma intanto deve passare del tempo e tante, tante lacrime...
Non parlavo tanto di contatti dopo.
Sul lasciar passare alcuni mesi concordo e dopo rimarranno sicuramente in contatto.
Parlavo piuttosto dell'accompagnamento adesso.
E' ovvio che a un bambino, per di più allontanato da quelli che sono i suoi genitori, non piaccia stare in un albergo quanto piuttosto in un ambiente familiare.
Quindi se loro potessero fargli vedere qualche volta la nuova casa sarebbe a pio parere meglio.
Sul lasciar passare alcuni mesi concordo e dopo rimarranno sicuramente in contatto.
Parlavo piuttosto dell'accompagnamento adesso.
E' ovvio che a un bambino, per di più allontanato da quelli che sono i suoi genitori, non piaccia stare in un albergo quanto piuttosto in un ambiente familiare.
Quindi se loro potessero fargli vedere qualche volta la nuova casa sarebbe a pio parere meglio.