Sheireh ha scritto:La mia differenza è che ho un trascorso da figlia unica che NON voleva amicizie, che giocava in casa da sola, o con gli adulti o con il computer.
E sono stata tanto felice così... .
Io uguale uguale a Sheireh, da figlia unica.
Perciò guardo con un certo sospetto l'impostazione del pezzo citato da Maia, in cui sembra che PER FORZA per fare il bene dei figli unici si debba attuare un certo comportamento.
Secondo me... è qualcosa da proporre ma non imporre.
I miei genitori hanno spesso tentato di seguire quel modello, ma di fronte alla realtà della mia poca voglia di avere a che fare con i coetanei, hanno avuto rispetto della mia individualità senza far caso alle teorie psicologiche sui figli unici.
Sono grata loro di questo.
Sono stata una figlia unica felicissima nell'infanzia, anche se più avanti stressata dalle aspettative esclusive dei genitori, ma questa è un'altra storia...
Tuttavia, ho fortemente voluto due figli.
Perché sebbene sia stata entusiasta dell'essere la sola figlia di famiglia da piccola, e pure da grande ho l'impressione che le rotture di palle ci sarebbero state ugualmente anche a non esserlo, da adulta mi sono sentita... incompleta. Sola. Mancante di un'esperienza preziosa. Nonostante due cugine e due amiche che mi sono state per molti versi sorelle, che amo e mi sono accanto nelle difficoltà.
Quando guardo alex e fede che giocano insieme (o che si menano, il che accade quasi altrettanto spesso ahaha!) ho un sorriso speciale, per quello che non ho mai avuto, e sono contenta di avere dato.
Certo, è uno stato d'animo soggettivo, e ogni mamma ha il diritto di essere "egoista", perché trovo assurdo che si passi sopra al cuore di una donna per dare PER FORZA un fratello al proprio cucciolo. Il bene non è solo quello del cucciolo, è quello di tutta la famiglia, e in un caso del genere il bene della madre è altrettanto importante.
Segnalo inoltre che mio marito è così lontano emotivamente da sua sorella che era diventato pro-figlio unico, ho faticato a convincerlo a mettere in cantiere Federico! C'è da dire che ora è contento di aver cambiato idea.