Trilli wrote:Sì, scusate ragazzi, forse sono stata un po' fredda anche io.
A mia parziale discolpa vi dirò che da anni lottiamo perché genitori di bimbi meravigliosi e fragili accettino di sentirsi dire - magari con un po' più di tatto e di spiegazioni - quelle parole. Che sono macigni, sicuramente, ma anche chiavi che aprono porte altrimenti serrate. O magari tenute socchiuse a forza da qualche persona volenterosa. Sono talmente tanti, i bimbi che i genitori non accettano di vedere nella loro realtà, che a noi insegnanti viene il sangue amaro. E allora, forse, si diventa asettici.
Ma voi non siete come quei genitori, voi cercate il meglio per Leo, e sono sicura che saprete costruire, con tutta la rete che si occuperà di lui, un cammino fatto di piccole ma continue vittorie.
Un abbraccio
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Verissimo trilli, capita spesso anche a me nel mio lavoro, ed io lavoro con la fascia 15/18 anni, quindi fa ancora più "rabbia" pensare che si sarebbe potuto/dovuto aiutarli prima diversamente.