Ma il nido è indispensabile?
da educatrice posso dirti che è solo questione di scelte.Chloe83 ha scritto:Me lo chiedo sempre, quando mi imbatto (dal pediatra, di solito) in mamme sostenitrici di questa teoria. E sono alle volte mamme non lavoratrici, quindi il nido è per loro una scelta d'elezione, non obbligata.
Secondo loro, il nido è essenziale. Il bambino senza nido è deprivato perchè "a casa non farà mai esperienze così arricchenti" (voi mamme "nidanti" confermate? Ma che gli fanno fare?), serve "a socializzare" (ma a me risultava che prima dei 3 anni i bambini, anche per via del loro normalissimo egocentrismo, siano portati a socializzare poco, tant'è che prima di quell'età anche messi assieme ad altri bimbi, privilegino il gioco parallelo), che serve "ad avere tempo per se stesse" (ma io mi sento bene così).
Io l'idea del nido non l'avevo nemmeno presa in considerazione... oltretutto da bambina lo odiavo... ma quando l'ho detto mi hanno fatto gli occhiacci, una mi ha detto che "non fa bene ai bambini stare sempre con la mamma".
Hanno ragione? Fa male, a mia figlia, non essere mandata al nido? (ovvimente non ora, loro parlavano di bimbi di almeno 6 mesi, meglio un anno). E' da madri degeneri pensare di mandarla, casomai, alla materna, giusto perchè poi non sia troppo duro l'impatto con le elementari? Davvero le tolgo qualcosa?
Mi aiutate a rifletterci un pò su?
lavorandoci posso "spifferarti" che in effetti proponiamo molte attività ai bambini, spesso non replicabili a casa: travasi con la pasta, psicomotricità, tempere a dita, manipolazione di farina riso ecc.
è anche vero che, come dici tu, la socializzazione non avviene, o meglio, non ai livelli della scuola dell'infanzia.
personalmente considero "socializzazione" piccoli atteggiamenti quali condivisione dei giochi e rispetto dell'altro, cose che però possono anche imparare ai giardini o frequentando una ludoteca con te.
per concludere, affinchè il nido sia per la tua cucciola una bella esperienza devi crederci tu per prima.
se quindi non hai esigenza di mandarla per motivi di lavoro/tempo per te, il nido non è un'esigenza dei bambini, arrivano tranquilli alla materna anche senza nido
TataGisella ha scritto:da educatrice posso dirti che è solo questione di scelte.
lavorandoci posso "spifferarti" che in effetti proponiamo molte attività ai bambini, spesso non replicabili a casa: travasi con la pasta, psicomotricità, tempere a dita, manipolazione di farina riso ecc.
è anche vero che, come dici tu, la socializzazione non avviene, o meglio, non ai livelli della scuola dell'infanzia.
personalmente considero "socializzazione" piccoli atteggiamenti quali condivisione dei giochi e rispetto dell'altro, cose che però possono anche imparare ai giardini o frequentando una ludoteca con te.
per concludere, affinchè il nido sia per la tua cucciola una bella esperienza devi crederci tu per prima.
se quindi non hai esigenza di mandarla per motivi di lavoro/tempo per te, il nido non è un'esigenza dei bambini, arrivano tranquilli alla materna anche senza nido
tatagisè...mi vuoi sposare? :cisssss:
Ecco, sì Silvi. E' anche questo.Silvi ha scritto:senti io penso che tua figlia ha 3 mesi, e che è naturale che tu voglia tenerla con te per te e per lei, poi però crescerà, tu vedrai di cosa secondo te ha visogno lei, e di cosa hai bisogno tu (in quest'ordine) ora è presto, ma il nano per esempio è un bambino iperattivo (non nel senso della patologia eh) e socievole. ora è ancora molto attaccato a me ma secondo me ne avrà bisogno l'anno prossimo. Tu aspetta, osservala ed ascoltati. Saprai la risposta che è la tua risposta e la risposta della tua piccola in particolare. I bimbi non sono tutti uguali e nemmeno le mamme. Chiunque sostenga tesi contrarie è cieco secondo me.
Che probabilmente entrambe ragioniamo da mamme di bambine molto piccole.
Però è ovvio che se la vedessi pronta ce la manderei e asseconderei le sue preferenze come già faccio ora.
Non è pensabile decidere di mandare un figlio al nido a priori, anche se non c'è una necessità di carattere lavorativo.
Perchè per un bambino può essere una sofferenza e per un altro una gioia (e lo stesso vale per le mamme).
Bisogna conoscerli e poi decidere; è chiaro, ora che Sveva ha 6 mesi la decisione è quella di rimanere a casa. Che vuol anche dire che non ho fretta di lasciarla e tornare a lavoro ma si può cambiare idea anche più avanti o non cambiarla affatto ed entrambe le cose possono andare bene.
In casa di mia madre no, non sarebbero state replicabili.TataGisella ha scritto: spesso non replicabili a casa: travasi con la pasta, psicomotricità, tempere a dita, manipolazione di farina riso ecc.
A casa mia non vediamo l'ora e coi colori a dita ci ho già lavorato (per mio diletto, costringendola a lasciare le impronte delle sue zampe ahahahah).
Però come dici tu anche una ludoteca può offrire spunti interessanti; per bambini meno "tranquilli" (che poi, cosa vorrà mai dire) come il Nano sicuramente quello è un'ambiente perfetto.
Per il bambino più timido che si perde in fantasticherie e adora disegnare in silenzio pur amando la compagnia magari stare a casa è meglio.
Ecco, io invece le pulizie domestiche le ho già delegate da tempo (e economicamente mi conviene anche: se pagassi un nido spenderei di più di quanto non spenda per la colf), non ho l'esigenza di "occuparla" mentre io faccio altro... il che credo faccia una differenza enorme quando si tratta di organizzare la sua (ma anche la mia) giornata.Lupina ha scritto:Il problema del mandarlo al nido si presenta piuttosto con certi tipi di bambino tipo il mio.
Ovvero che si annoiano.
Mio figlio, a diciotto mesi, non stava buono in casa mentre magari io tentavo di fare le pulizie. Mio figlio tentava di suicidarsi lanciandosi dalle scale, oppure correva con un carrellino sbattendo nei muri, oppure mentre io ripiegavo i panni appena tolti dal filo, tentava di arrampicarsi sulla libreria, mettendo a repentaglio la sua incolumità.
La psicomotricità in effetti non la possiamo fare a casa, tanto meno con mamma culodipietradotata. Però tempere, pasta di sale, casini vari sono cose che pensavo di fare anch'io con lei (parecchio più avanti, ovvio), sentire che vengono proposte anche all'asilo mi fa piacere, vuol dire che qualche idea l'ho imbroccata anche da sola. :red:TataGisella ha scritto:da educatrice posso dirti che è solo questione di scelte.
lavorandoci posso "spifferarti" che in effetti proponiamo molte attività ai bambini, spesso non replicabili a casa: travasi con la pasta, psicomotricità, tempere a dita, manipolazione di farina riso ecc.
è anche vero che, come dici tu, la socializzazione non avviene, o meglio, non ai livelli della scuola dell'infanzia.
personalmente considero "socializzazione" piccoli atteggiamenti quali condivisione dei giochi e rispetto dell'altro, cose che però possono anche imparare ai giardini o frequentando una ludoteca con te.
per concludere, affinchè il nido sia per la tua cucciola una bella esperienza devi crederci tu per prima.
se quindi non hai esigenza di mandarla per motivi di lavoro/tempo per te, il nido non è un'esigenza dei bambini, arrivano tranquilli alla materna anche senza nido
La parte grassettata del tuo intervento mi tranquillizza moltissimo, davvero, mi fa sentire libera di scegliere in base alle mia propensione (che come hanno detto potrebbe anche cambiare, col tempo, oppure no) senza rischiare di far danno.
Grazie di cuore!
Che il nido sia indispensabile, no, non ritengo lo sia.
Per quanto mi (ci) riguarda, però, è stata un'esperienza bellissima per Sofia.
Per esigenze lavorative l'ho mandata al nido a 10 mesi, ci ha fatto quindi due anni.
Sofia è una bambina con un carattere molto solare, socievole, testona da paura e molto interessata agli altri, detesta la solitudine.
Al nido è stata proprio felice.
E io mi sono resa conto che ha imparato tante cose, che a casa non avrei potuto spiegarle altrettanto bene: come relazionarsi con gli altri bimbi, come aspettare il proprio turno senza ansie, come condividere le cose.
Tanto per dire, due giorni fa l'ho portata al suo vecchio nido a salutare le sue educatrici, ne è stata felicissima.
E io sono felice che abbia vissuto questa bella esperienza.
Ciò non toglie che questo è il caso di mia figlia, non generalizzo.
Per quanto mi (ci) riguarda, però, è stata un'esperienza bellissima per Sofia.
Per esigenze lavorative l'ho mandata al nido a 10 mesi, ci ha fatto quindi due anni.
Sofia è una bambina con un carattere molto solare, socievole, testona da paura e molto interessata agli altri, detesta la solitudine.
Al nido è stata proprio felice.
E io mi sono resa conto che ha imparato tante cose, che a casa non avrei potuto spiegarle altrettanto bene: come relazionarsi con gli altri bimbi, come aspettare il proprio turno senza ansie, come condividere le cose.
Tanto per dire, due giorni fa l'ho portata al suo vecchio nido a salutare le sue educatrici, ne è stata felicissima.
E io sono felice che abbia vissuto questa bella esperienza.
Ciò non toglie che questo è il caso di mia figlia, non generalizzo.