bambini bilingue

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
betty matteo
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Messaggio da betty matteo » dom set 28, 2008 2:09 pm

ciao sicuramente nn c'entra molto ma io sono di bergamo e mio marito un orgoglioso e fiero fiorentino, mio figlio fa un miscuglio tra i vocaboli fiorentini (visto che nn hanno un vero e propio dialetto) e il dialetto bergamasco (arabo quindi figurati quanto e' buffo!!!)
pero' in qualsiasi posto si decida di vivere e ' bene mantenere gli usi e costumi, in questo caso la lingua di entrambi, magari visto che abitate qui per ora l'italiano e' per forza di cose la prima lingua ma con l'andare del tempo, senza fretta ne obbligo ne potra' i,parare anche un'altra senza problemi penso!!!


beatrix

Messaggio da beatrix » dom set 28, 2008 2:54 pm

OT Flavia, grazie mille per le tue spiegazioni. Ora mi vado a spulciare ben bene il sito.
Io ho sempre sentito musica in casa, ed è verissimo quello che dici, che se decidi di cominciare a studiarla parti con le regole, che non per tutti sono intuitive, e per tanti anni è frustrante quello che puoi fare (leggere-suonare/cantare) rispetto alla percezione della vastità dei suoi e delle infinite possibilità che percepisci con l'ascolto. Oddio non so come spiegarlo! Però c'è un abisso.
Io ho avuto la fortuna di ascoltarne sempre in casa molta da piccolissima, e di cominciare a studiarla volontariamente, il pentagramma come l'enigmistica, insomma. Poi la cosa è morta lì, ma mi è rimasto un immenso piacere per l'ascolto, e abbastanza basi da poter fare delle cose da dilettante. Ed è una cosa che mi piacerebbe tanto trasmettere ai miei figli.
Che bellezza che esistono realtà come quella di cui ti occupi tu!
Azur
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Messaggio da Azur » dom set 28, 2008 5:46 pm

Flavia,
interessantissimo quello che scrivi...
Io infatti sono cresciuta in una casa da cui la musica era bandita e il mondo della musica mi è totalmente precluso....
Ma è possibile "riabilitarsi" da adulti?
O presuppone un lavoro immane?

penelopecruz ha scritto:Ho letto..
Azur, mi si e' aperto un mondo! adesso mi sento molto piu responsabile della plasticita' neuronale di Penelope. Manda i titoli dei libri, prestooo!
si, il code mixing e' quello che faccio io qui a Barcellona perche' sono impedita sia in spagnolo che in catala',ormai il mio sistema nervoso si e' assestato da un pezzo.

Effettivamente il code switching rispecchia anche la realta' multiculturale che viviamo ad Amman, dove incontriamo persone di nazionalita' diversa tra cui anglofoni, spagnoli e italiani. e' bello avere questa nuova consapevolezza, penso che sara' sicuramente di aiuto a Penelope
Chiara,
ecco alcuni titoli:

1) The bilingual Family: A handbook for parents
by Edith Harding_Esch, Philip Riley
(Vari esempi di famiglie multi e bilingui. "Smonta" alcuni preconcetti tipici relativi al bilinguismo, presenta vari casi di studui basati su famiglie reali. )

2) Growing up with 2 languages: A pracical guide
by Una cunningham-Andersson
scritto da una coppia bilingue/biculturale, propone questo "modello".
Consigliato a chi ha dubbi sul portare avanti o meno il bilinguismo,
con vari esempi pratici. Più "semplificato" del precedente.

3) A parents' & teachers' guide to bilingualism
by Colin Baker

4) Raising Bilingual Children

5) One Child Two Languages
by Patton Tabors,

6) Language Strategies for Bilingual Families – The One-Parent-One-Language Approach by Suzanne Barron-Hauwaert

7) Raising Multilingual Children: Foreign Language Acquisition and Children
by Tracey Tokuhama-Espinosa
http://www.Multi-Faceta.com
Interessante, presenta parecchie situazioni più complesse del "semplice" bilinguismo mamma/papà.

13) Bilingualism in development
By Ellen Bialystok
Piuttosto tecnico (parecchia teoria linguistica)

14) "Third Culture Kids. The Experience of Growing Up Among Worlds" by David
Pollock and Ruth Van Reken.
Non parla del bilinguismo ma del formarsi dell'identità del ragazzino/bambino quando questo si trova a cavallo fra due o più culture, molto interessante.
Azur
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Messaggio da Azur » dom set 28, 2008 5:48 pm

PS:comuqnue quello che mi ha aiutato di più in questi anni, soprattutto all'inizio, e senza il quale probabilmente il nostro progetto di bilinguismo sarebbe fallito miseramente, è stata una mailing list di famiglie nata proprio per confrontarsi su questo "problema".
Te la consiglio assolutamente!

Breve presentazione dal sito http://www.nethelp.no/cindy/biling-fam.html (il sito è scarsissimo, non spaventarti! la m-list è attiva :D )

The BILINGUAL FAMILIES Mailing List

If Dad speaks one language and Mom another... or if together they converse in yet another language... or if the language spoken in the street is not the same as the one you speak at home... then these pages are for you!

Are you bringing up children to be bilingual???
Oh boy!... it's not an easy task you have set yourselves, is it?
But don't worry! Help is at hand!

Our first suggestion is that you join the Bilingual Families Discussion Group. Through daily communications you will be able to follow the different threads or issues raised by you and other members.

The majority of people involved are families in the same boat as yourselves and "The List" - as it's known once you are on it - is a great place to share problems and to offer and be offered solutions. By joining the list you will be drawing on a pool of experience that has been getting wider ever since the whole thing got started some years ago.

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Flavia

Messaggio da Flavia » dom set 28, 2008 6:22 pm

Azur ha scritto:Flavia, interessantissimo quello che scrivi...
Io infatti sono cresciuta in una casa da cui la musica era bandita e il mondo della musica mi è totalmente precluso....
Ma è possibile "riabilitarsi" da adulti?
O presuppone un lavoro immane?
Beh, se vuoi imparare a suonare uno strumento FORSE sì però dipende moltissimo anche da quanto eri potenzialmente musicale...

Intorno ai 9 anni il tuo "valore" di musicalità si stabilizza... quello che è rimasto è rimasto, non puoi recuperare (ma, se per questo, non puoi neanche superare il livello con cui sei nata)... ma qual'è questo valore? Pare che ci siano dei test ma che vanno eseguiti quando sei molto piccola per valutare il tuo livello iniziale ma ... ammetto di non essermi mai informata in modo accurato su questo...

Senza averti sentito non saprei dire.. ti faccio un esempio, la tua situazione è esattamente quella di mio padre o di mio marito... loro sono terribili (mio padre è agghiacciante, quando "canta" riesci a confondere "la bambola" di Patti Pravo con la marcia trionfale dell'Aida, pensa un pò... ) eppure mio zio suonava decentemente la chitarra da giovane e mia cognata è molto intonata (anche se insiste per far ascoltare a sua figlia lo zecchino d'oro -___-). Stessa famiglia, risultati diversi.
nene70
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Messaggio da nene70 » dom set 28, 2008 6:28 pm

ciao penelope..
il mio cuginetto vive in costarica, mamma costarichena,papà italiano e ..nonno di miami..
parla senza problemi tre lingue, senza confusioni o incertezze o alcunchè..
e se qualcuno è in ritardo,quelli siamo noi,che non gli stiamo dietro a sta peste,che passa dallo spagnolo all'americano, chiamandoti cumpare alla velocità della luce..
avete due lingue diverse che fanno parte di lui e credo sia più che giusto insegnargliere entrambe.
e benvenuta, non te l'avevo ancora detto, sono elena :D
Flavia

Messaggio da Flavia » dom set 28, 2008 6:30 pm

beatrix ha scritto:Io ho sempre sentito musica in casa, ed è verissimo quello che dici, che se decidi di cominciare a studiarla parti con le regole, che non per tutti sono intuitive, e per tanti anni è frustrante quello che puoi fare (leggere-suonare/cantare) rispetto alla percezione della vastità dei suoi e delle infinite possibilità che percepisci con l'ascolto. Oddio non so come spiegarlo! Però c'è un abisso.
Ah, il solfeggio, che gioia :sick:
Io ho avuto la fortuna di ascoltarne sempre in casa molta da piccolissima, e di cominciare a studiarla volontariamente, il pentagramma come l'enigmistica, insomma. Poi la cosa è morta lì, ma mi è rimasto un immenso piacere per l'ascolto, e abbastanza basi da poter fare delle cose da dilettante. Ed è una cosa che mi piacerebbe tanto trasmettere ai miei figli.
Che bellezza che esistono realtà come quella di cui ti occupi tu!
Per me e mia sorella è stato lo stesso, solo che noi abbiamo continuato, io il flauto e mia sorella l'oboe.

In tutta Italia ci sono molte iniziative ma a Roma in modo partticolare. A breve dovrebbero uscire le date dei concerti che si terranno a S.Cecilia specifici per mamme in gravidanza (ma che io e te purtroppo supereremo, sono verso marzo/aprile, purtroppo) e altri per bambini in verie fasce d'età. Quest'anno poi ne faranno uno anche per adulti, per solo ascolto, ma non so con che modalità.
I concerti per i bambini invece sono molto carini: tutti su un tappetone, bambini liberi di muoversi, disterdersi, esplorare, e musicisti tutti intorno. Vengono alternati brani di musica classica con brani composti appositamente per essere efficaci con i bambini e spesso vengono coinvolti anche i genitori.
Non c'entra niente con le lezioni che vengono fatte durante l'anno ma è comunque un'esperienza molto carina...

Poi volevo ringraziare tutte voi, mid ate speranza che questo lavoro non sia del tutto vano!!!!

:bacio:
lety69

Messaggio da lety69 » lun set 29, 2008 7:07 am

Flavia75 ha scritto:Però prutroppo, soprattutto in Italia, è molto raro avere persone che la pensano come te. Ti basta vedere il thread sulle ninne nanne... è quanto di più sbagliato si può fare ed è indicativo di come funzione in Italia l'idea di musica. Si parla di ninne nanne ma alla fine l'interesse è sulla filastrocca da recitare al bambino "Tu cosa dici?" non sulla musica da cantare... e questo atteggiamento peggiora con il passare degli anni. Ho visto bambini alla materna impicciarsi ad imparare canzoni che musicalmente erano ridicole ma con dei testi complicatissimi. Ma alla fine era il testo che dovevano imparare ed era così difficile ed impegantivo che a cantare non ci pensavano proprio...

Mio figlio che ha un ritardo del linguaggio (6 anni) alla scuola materna viene stimolato a cantare queste canzonicine.......
Ti assicuro che non le -assimila- qualcosa può ricordarsi ma solo la parte finale delle frasi.......
La logopedista una volta mi ha parlato della -musicalità- che c'è nelle parole.......
di quanto sia importante per l'aprendimento del linguaggio.....
ma allora perchè farle ripetere in modo meccanico????
In tre anni ha fatto tanti progressi...... ma gli è costato tanto impegno.
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