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Posted: Fri Aug 15, 2008 6:03 pm
by Silvietta
SimoneB wrote:L'ho letto in tre notti, trovandolo più interessante nella seconda parte che nella prima, che si caratterizza per diverse situazioni da, diciamo così, fiction televisiva. Tutto sommato, l'ho trovato comunque non malvagio, soprattutto per il tema trattato. Il titolo, inoltre, è davvero bello.
Alla fine della giostra, mi sono chiesto, tuttavia, se la "Solitudine dei numeri primi" non sia soltanto dei "numeri primi", ma sia la solitudine tout court, che tutti o quasi sperimentiamo da quando veniamo al mondo.
Chiudo dicendo che il finale mi sembra molto chiaro, ma, essendo io duro di comprendonio, è probabile che non abbia capito un accidente.
In ogni caso, Rossana, se devi spendere tanti euro, lascia perdere, dato che si tratta di uno di quei romanzi che si leggono una volta soltanto.


Non avevo ancora letto mio marito. :D

Posted: Fri Aug 15, 2008 6:28 pm
by sbirulina
mi sembra di capire che non sono l'unica a cui è piaciuto solo il titolo...o poco di più.

Posted: Fri Aug 15, 2008 8:44 pm
by Patrizia
Patrizia wrote:io l'ho letto, è interessante anche se non del tutto spensierato (comunque nulla di truce, nè morti nè lutti o cose simili)

è bello perchè per tutta la durata del libro ti chiedi dove voglia andare a parare, è un vero e proprio ENIGMA

chi ama l'enigmistica ci va a nozze

per la suocera non so: la Kinsella è decisamente più leggera e spassosa


torno per dire che sono davvero fusa nonchè una cretina: quello che ho scritto si riferisce al libro di Jostein Gaarder "L'enigma del solitario"