mik wrote:wow, ricordo una maxi-discussione al gruppo di lettura riguardo ai parametri secondo i quali un libro potesse essere definito un classico (il libro scatenante era "il giovane holden")...
io amo leggere i classici; per molto tempo per me leggere ha significato prevalentemente leggere classici.
purtroppo devo ammettere che, dopo un'infanzia e un'adolescenza da lettrice accanita (e purtroppo ci sono dei super-classici che credo di aver letto troppo presto per apprezzarli come avrebbero meritato), mi sono un po' impigrita (paradossalmente, gli anni dell'università sono stati i peggio, sotto questo punto di vista) e leggo molto meno di quello che vorrei/dovrei.
proprio come sprone, ho deciso di partecipare anch'io al gruppo di lettura e lì spesso vengono proposti dei classici (per la serie "pochi ma buoni", appunto).
come ho detto in un altro post, un classico letto da poco e che ho amato è stato "memorie di adriano". anche "furore" del già citato steinbeck mi ha colpito tanto... mi sa che leggerò anche "uomini e topi", allora.
un altro romanzo splendido che ho letto di recente e che ha lasciato il segno è "cecità" di josé saramago, ma... si può considerare un classico?! mi sa di no.
in generale sono stata una grande ammiratrice di orwell e kafka, mi piace calvino (ma ho ancora alcuni suoi libri fondamentali da leggere) e ho apprezzato abbastanza joyce ("gente di dublino" e "ritratto dell'artista da giovane"; dell'ulisse invece ho letto solo alcune parti, ma onestamente non mi ritengo all'altezza).
e poi i vari romanzi di svevo, "cronaca di una morte annunciata" di garcía márquez (da urlo! "cent'anni di solitudine invece verso la fine mi ha... stufato), i racconti romani di moravia ("gli indifferenti" non l'ho trovato altrettanto interessante), la delusione per "mrs dalloway" di virginia woolf e "tempi difficili" di dickens (consiglio anch'io "great expectations", invece), la sorpresa in positivo de "il deserto dei tartari"...
è un argomento in cui perdersi, davvero!
un classico d'eccezione che vorrei leggere prossimamente (adorato da mio marito) è il don chisciotte di cervantes.
e un'enorme lacuna spicca tra la miriade di classici che non ho ancora affrontato: i russi.
Mik!
Il don Chisciotte l'ho letto in lingua originale.
Son 1.212 pagine. Me lo ricordo ancora!
È bellissimo.
Lo lessi in treno all'università. :)