ne parliamo?

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Moderator: Paola

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laste
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Post by laste »

tati wrote:ecco, vi leggo e mi viene ancora lo stesso pensiero che ho da anni ormai.
io sempre detto non siamo noi a dover cambiare vita per un bambino, ma è lui nascendo e crescendo accanto a noi a "intrufularsi" nelle nostre giornate.
non il contrario.


tati sono arrivata solo qui e ti quoto
e' la stessa idea che ho sempre avuto io
poi e' ovvio che cucino in base ai gusti di ruggero e programmo le uscite in base alle pappe di dario ma direi che il giorno non ruota solo in base a loro ma e' un caotico e disarmonico tentativo di far coincidere molte esigenze di molte persone,4 piu' un gatto :cisssss:
Ruggero 8 maggio 2004,Dario 14 maggio 2007,[color=magenta]Irene 17 dicembre 2010[/color]
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Quando sei nato non puoi piu' nasconderti
e quando sei genitore ancora meno
b71
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Post by b71 »

Noi eravamo una coppia collaudatissima. Leo è entrato
nella nostra vita e si è accomodato al nostro vivere un po' da zingari.
Io mi sono adeguata a questo nuovo ruolo di mamma a tempo pieno
piano piano, con fatica, e poi con sempre maggior coscienza.
Le rinunce non hanno pesato molto in questa nuova dinamica, forse
perché la nostra vita era già cambiata tantissimo col nuovo lavoro
di mio marito. L'arrivo di un figlio è stato come agganciare un nuovo vagone
a un treno in corsa. Siamo tutti e 3 sullo stesso binario.
La vera rinuncia, per me, sarà tornare nei crismi della normalità.
Anche se certi giorni, e certe notti, rimpiango e invidio le condizioni
che oggi mi precludono di pensare a una sorellina come a un futuro immediato.
Per ora imbocco gli sci e resto ancora un po' fuori pista.
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kia
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Post by kia »

noi abbiamo desiderato questo figlio moltissimo e dopo neanche molto è arrivato, bello, sano, poco incline al sonno e con problemini digestivi ma niente di serio.... eppure la nostra vita di coppia è un po' allo sbando. Io del resto ho faticato ad adattarmi al ruolo di madre più di quanto non immaginassi. Lui ha sofferto per le mie ansie, le mie depressioni e si è buttato a capo fitto in un lavoro nuovo, mollando quello vecchio che nostro figlio aveva appena sei mesi, creando delle difficoltà economiche e delle tensioni non indifferenti. Dal parto ad oggi sono trascorsi 21 mesi e avremo fatto l'amore forse due o tre volte. Lui vorrebbe, io ho il rifiuto ma non per lui, in generale è come se non mi percepissi più donna (è anche vero che non sono mai stata passionalissima però insomma prima non si poteva lamentare). Non lo cerco, non cerco coccole tra di noi, non mi interessano. So che è sbagliato, so che lo faccio soffrire, so che prima o poi lo perderò ma per ora non riesco a sforzarmi di migliorare la nostra condizione. Lui non ne parla, nasconde la testa sotto la sabbia, fa finta di non vedere il problema e ovviamente non perdiamo occasione per litigare.
Mi rendo conto che sono io la str...a, sono io che mi nego, sono io che non sono più certa del nostro rapporto ma ora non voglio considerare il problema perché l'unica alternativa possibile (la separazione, anche solo temporanea) la escludo, visto che nostro figlio adora sia me che suo padre e io non potrei mai farlo soffrire così piccolo....

Come vedi per me la situazione è buia ma ti assicuro che dopo quello che ho passato nel periodo del post parto, per ora mi accontento di aver recuperato una serenità personale come mamma e come persona. Spero di recuperare il mio rapporto coniugale ma ora ci sono problemi concreti che assorbono le mie energie e che mi impediscono di concentrarmi sul mio matrimonio.
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