Scena brutta brutta
Marte capisco il tuo punto di vista: da figlia che ne ha viste 4, pero' bisogna anche capire che non e' un episodio che fa una madre, non e' lo sclero di quell'attimo a far pensare che dietro a quella mamma ci sia una donna non in grado di dare affetto ad un figlio...Io di amore ai miei ne do in abbondanza, pero' mi sono capitati momenti di questo genere e posso capire anche se non giustificare....
Sole hai ragione quando dici che il bimbo e' la vittima, nessuno gli ha chiesto di rompersi le scatole al supermercato e subire un'ora di tortura sul carrello, pero' tocca, pero' dobbiamo anche andare a far la spese e in luoghi non adatti a loro, trascinarli in posta, in banca, negli uffici, e loro giustamente si stancano, hanno crisi di pianto e noi altrettanto giustamente, stanche, impotenti, esasperate, ogni tanto diamo fuori di matto
Sole hai ragione quando dici che il bimbo e' la vittima, nessuno gli ha chiesto di rompersi le scatole al supermercato e subire un'ora di tortura sul carrello, pero' tocca, pero' dobbiamo anche andare a far la spese e in luoghi non adatti a loro, trascinarli in posta, in banca, negli uffici, e loro giustamente si stancano, hanno crisi di pianto e noi altrettanto giustamente, stanche, impotenti, esasperate, ogni tanto diamo fuori di matto
simo ma io non sto parlando di affetto e amore! mia madre mi ha subissato di amore, anche troppo. io parlo di paura. di senso dell'abbandono. lo sclero, ripeto ci sta, ma questo è un METODO perchè i figli imparino a comportarsi come noi vogliamo.
poi magari non è il caso di questa, che era la prima volta che reagiva così e chissà quel giorno che le era capitato. non è questo il punto, non è lei il punto. il punto è quando la paura viene usata come metodo educativo. non si fa e basta, come dice il buon gonzales.
poi magari non è il caso di questa, che era la prima volta che reagiva così e chissà quel giorno che le era capitato. non è questo il punto, non è lei il punto. il punto è quando la paura viene usata come metodo educativo. non si fa e basta, come dice il buon gonzales.
indubbio che un gesto punitivo di questo tipo, fatto ad oltranza, usato per terrorizzare e' da condannare, cosi come la famigerata storia del lupo nero che ti viene a prendere e ti porta via se non fai il bravo, e che tante vittime ha fatto, su questo concordo in pieno, non sono metodi educativi efficaci, possono provocare dei traumi a livello emotivo, io mi riferisco al singolo episodio dettato dall'esasperazione del momento.....marte71 ha scritto:simo ma io non sto parlando di affetto e amore! mia madre mi ha subissato di amore, anche troppo. io parlo di paura. di senso dell'abbandono. lo sclero, ripeto ci sta, ma questo è un METODO perchè i figli imparino a comportarsi come noi vogliamo.
poi magari non è il caso di questa, che era la prima volta che reagiva così e chissà quel giorno che le era capitato. non è questo il punto, non è lei il punto. il punto è quando la paura viene usata come metodo educativo. non si fa e basta, come dice il buon gonzales.
è indubbio che a volte sia necessario fare delle cose indispensabili portandosi dietro i bambini. anche se loro non vogliono.Daria4ever ha scritto:Marte capisco il tuo punto di vista: da figlia che ne ha viste 4, pero' bisogna anche capire che non e' un episodio che fa una madre, non e' lo sclero di quell'attimo a far pensare che dietro a quella mamma ci sia una donna non in grado di dare affetto ad un figlio...Io di amore ai miei ne do in abbondanza, pero' mi sono capitati momenti di questo genere e posso capire anche se non giustificare....
Sole hai ragione quando dici che il bimbo e' la vittima, nessuno gli ha chiesto di rompersi le scatole al supermercato e subire un'ora di tortura sul carrello, pero' tocca, pero' dobbiamo anche andare a far la spese e in luoghi non adatti a loro, trascinarli in posta, in banca, negli uffici, e loro giustamente si stancano, hanno crisi di pianto e noi altrettanto giustamente, stanche, impotenti, esasperate, ogni tanto diamo fuori di matto
io personalmente cerco di ridurre al minimo tali occasioni e di fare tutto il possibile quando ho qualcuno che mi aiuta.
Ma se proprio sono obbligata ad andare a fare la spesa con Sveva al seguito, parto premunita, mi porto dietro da mangiare, da bere, da giocare, lo zainetto per mettermela sulla schiena, le ANTICIPO prima che andremo al supermercato e caricando la cosa di aspettative, saltando e dicendo "che bello, andiamo al supermercato".
E ovviamente non mi perdo a guardare le minchiate e le novità ma compro quel che mi serve, quando poi posso prendermi un'ora per me guarderò anche le minchiate che a lei non interessano.
E questo non perchè io sia la madre dell'anno ma proprio perchè se voglio evitare di sclerare devo mettere ENTRAMBE nella condizione di non sclerare.
Anche io sono stanca, io non ho nessuno e sto con mia figlia (e quelli di altri) tutto il giorno, tutti i giorni. Però ci provo a non sclerare, perchè non lo merita lei e fa stare peggio anche me.
Ci sono persone che decidono che quel giorno si fa la tal cosa perchè va a loro e i bambini che si adeguino. poi ovviamente si scocciano e iniziano a far le bizze (che scusa Lav ma proprio non sono "un gioco di forza") e allora la povera madre sclera che ci starà pure, però cazzo, datti una svegliata e cerca di capire che tuo figlio è un bambino, NON UN PICCOLO ADULTO e che per un po' di anni è normale e sano che le sue esigenze e i suoi bisogno vengano prima dei tuoi.
L'adultismo, ahinoi, è un modo diffusissimo di trattare i bambini peccato che sia sbagliato, i bambini non provano emozioni come le proviamo noi, non hanno lo stesso controllo ma SOPRATTUTTO sono a-morali per cui non agiscono per bene o per male, agiscono per curiosità, per istinto, sotto l'impulso dell'emozione del momento ma senza l'intenzione di far girare le palle alla mamma. Quella è una conseguenza.
Se mia figlia fa il cosiddetto "capriccio" io non lo reputo una sfida a me ma una reazione sua ad un evento che non può controllare e che la fa incazzare. Ora, che senso ha che io mi incazzi pure con lei che già è triste di suo? Nessuno.
Noi non conosciamo la madre in questione ma ne incontro tante ogni giorno e fermo restando che ognuno i figli li cresce come vuole perchè per fortuna c'è la libertà di educazione, le madri che reagiscono così di solito non lo fanno una volta ma quello è il loro metodo. Amen, facciano come pare a loro.
Ma IO non sto dalla loro parte, io sto dalla parte dei figli. Che a darsi man forte l'una con l'altra sono bravissime da sole.
P.S. i bambini sono la parte migliore dell'umanità non mi pare una frase difficile da capire o da interpretare.
e pure a me mi tocca di quotare temarte71 ha scritto:avete scritto giusto due righe in questo we eh? :cisssss:
questo è il punto!
a me della madre frega una beata cippa. lei è adulta, ha cognizione di causa. è stanca, distrutta, ha sclerato e si è pentita. bene, fatti suoi. se ne farà una ragione. a me importa il bambino. che tutte quelle belle cosine di testa ancora non le può avere. ha solo cuore, sentimento e PAURA, che di sua madre, mi spiace, non deve avere MAI.
e naturalmente quoto solange.
Il tuo ragionamento non fà una piegaSolange ha scritto:è indubbio che a volte sia necessario fare delle cose indispensabili portandosi dietro i bambini. anche se loro non vogliono.
io personalmente cerco di ridurre al minimo tali occasioni e di fare tutto il possibile quando ho qualcuno che mi aiuta.
Ma se proprio sono obbligata ad andare a fare la spesa con Sveva al seguito, parto premunita, mi porto dietro da mangiare, da bere, da giocare, lo zainetto per mettermela sulla schiena, le ANTICIPO prima che andremo al supermercato e caricando la cosa di aspettative, saltando e dicendo "che bello, andiamo al supermercato".
E ovviamente non mi perdo a guardare le minchiate e le novità ma compro quel che mi serve, quando poi posso prendermi un'ora per me guarderò anche le minchiate che a lei non interessano.
E questo non perchè io sia la madre dell'anno ma proprio perchè se voglio evitare di sclerare devo mettere ENTRAMBE nella condizione di non sclerare.
Anche io sono stanca, io non ho nessuno e sto con mia figlia (e quelli di altri) tutto il giorno, tutti i giorni. Però ci provo a non sclerare, perchè non lo merita lei e fa stare peggio anche me.
Ci sono persone che decidono che quel giorno si fa la tal cosa perchè va a loro e i bambini che si adeguino. poi ovviamente si scocciano e iniziano a far le bizze (che scusa Lav ma proprio non sono "un gioco di forza") e allora la povera madre sclera che ci starà pure, però cazzo, datti una svegliata e cerca di capire che tuo figlio è un bambino, NON UN PICCOLO ADULTO e che per un po' di anni è normale e sano che le sue esigenze e i suoi bisogno vengano prima dei tuoi.
L'adultismo, ahinoi, è un modo diffusissimo di trattare i bambini peccato che sia sbagliato, i bambini non provano emozioni come le proviamo noi, non hanno lo stesso controllo ma SOPRATTUTTO sono a-morali per cui non agiscono per bene o per male, agiscono per curiosità, per istinto, sotto l'impulso dell'emozione del momento ma senza l'intenzione di far girare le palle alla mamma. Quella è una conseguenza.
Se mia figlia fa il cosiddetto "capriccio" io non lo reputo una sfida a me ma una reazione sua ad un evento che non può controllare e che la fa incazzare. Ora, che senso ha che io mi incazzi pure con lei che già è triste di suo? Nessuno.
Noi non conosciamo la madre in questione ma ne incontro tante ogni giorno e fermo restando che ognuno i figli li cresce come vuole perchè per fortuna c'è la libertà di educazione, le madri che reagiscono così di solito non lo fanno una volta ma quello è il loro metodo. Amen, facciano come pare a loro.
Ma IO non sto dalla loro parte, io sto dalla parte dei figli. Che a darsi man forte l'una con l'altra sono bravissime da sole.
P.S. i bambini sono la parte migliore dell'umanità non mi pare una frase difficile da capire o da interpretare.
E' vero che poi tra le mamme c'è sempre poi chi è più paziente, più premurosa, più attenta ai bisogni dei bambini, rispetto ad altre, su questo non ci piove. Io forse considerandomi una via di mezzo, anche con sclerata abbastanza facile, riesco a provare empatia sia per quel povero bambino urlante che per la madre esasperata, ciò non significa giustificarla, solo cercare di capirla sena considerarla una pessima madre.
arrivo ora a rileggere..giusto quelle due pagine scritte al mio post e queoto quanto scritto qui sotto
farò più attenzione nei prossimi post.
è stata una scena che mi ha toccata molto, perchè ho percepito il terrore del bambino.
Forse non dovevo scrivere screanzata? Forse, ma a me rispetto a quell'episodio è sembrata proprio così.
Poi mica è detto che sia una screanzata come mamma in generale o nella vita ( cosa che forse sono io in prima persona..) ma in quel momento sì.
rispetto all'utilità..boh, che altro aggiungere. pensavo di poter scrivere le mie emozioni riguardo al mondo che mi circonda senza un'utilità certificata, per comunicare quello che sento, insomma.L'utilità credo che sia discrezione di chi l'ha scritto... una scena che ha toccato e che avrebbe toccato anche me, che la "sento" dal punto di vista del bambino e della sua sicurezza (e scrive una mamma che non ha nemmeno un libro di Gonzales in casa)
farò più attenzione nei prossimi post.
è stata una scena che mi ha toccata molto, perchè ho percepito il terrore del bambino.
Forse non dovevo scrivere screanzata? Forse, ma a me rispetto a quell'episodio è sembrata proprio così.
Poi mica è detto che sia una screanzata come mamma in generale o nella vita ( cosa che forse sono io in prima persona..) ma in quel momento sì.