Adottare o sostenere?

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Messaggio da Cosetta » mer set 29, 2010 8:47 am

Kyuubi ha scritto: @Azur, a te invece volevo dire che ho finalmente capito cosa intendi ( ci ho messo un pò, non capivo chi delle due fraintendeva l'altra ...), il punto della questione è che tu non ''concepisci'' l'adozione come un semplice voler fare del bene, mentre io sì. Per questo per me l'adozione e il sostegno a distanza sono paragonabili, altrochè.
cioè tu ti prendi in casa un bambino per sempre, diventa a tutti gli effetti legali tuo figlio, tuo erede, fratello dei figli che hai già, e lo percepisci come "un'opera di bene" che hai fatto?


Azur
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Messaggio da Azur » mer set 29, 2010 9:33 am

Paola M. ha scritto:sarebbe come qualcuno ti dicesse, ma perché hai fatto una figlia? Non conveniva prendere 20 cani dal canile municipale?
Non sono paragonabili le due azioni.
scusate, quoto quanto ho scritto nell'altro thread, perché adottare=fare una buona azione è davvero un sentire diffuso (tra vicino all'adozione non ci è mai vissuto) ma assolutamente fuori luogo.
E non è "per me, secondo me".
È oggettivamente così.
NESSUN figlio può essere un'opera di bene.
Altrimenti non sarà figlio.
Azur ha scritto:Non che sia deprecabile dire che adottare è "una bella cosa" (mica è brutta in effetti ;D ) solo che è non è quello il punto -il motore e il significato- dell'adozione.

Ovviamente c'è un sentire "sociale" -o "cristiano" per chi crede- della famiglia che si apre all'esterno, un credere nella condivisione e nell'accoglienza, che si intreccia con il desiderio di un figlio e per alcuni sfocia nell'idea di adozione,
ma non credo che l'adozione possa mai nascere dall'idea di "voler fare del bene".
E se capita credo che difficilmente possa diventare una vera adozione - in cui io ti riconosco visceralmente come figlio e tu mi riconosci visceramente come madre-; sarà un'affiliazione forse, come era in passato in Italia e come è ancora oggi in alcuni paesi molto poveri, in cui il figlio adottato è sempre un po' diverso, un po' di serie B.

Prima ho risposto forse con un po' di veemenza perché che l'adozione sia "un'opera di bene" è un luogo comune estermamente diffuso e duro a morire.
Poi ok, hai pure un figlio, ma è una cosa secondaria, secondo il parere comune.

Poi come dice Sole alcune adozioni (quelle internazionali) hanno anche dei costi, quindi volendo decidere di adottare in assenza di problemi di fertilità può anche essere letto al contrario come atto estremamente egostico.
Ci sono molti altri modi ben più efficaci di usare le proprie risorse -sia economiche che di tempo che emotive- SE lo scopo è fare del bene.

Probabilmente non sono riuscita a spiegarmi molto bene, ma spero che qualcosina si sia capito...
È un po' come se all'annuncio di una nuova gravidanza tutti ti dicessero "oh, ma che bella cosa, ma come siete stati bravi, c'è proprio bisogno di nuove nascite per combattere la denatalità".
L'affermazione non è falsa, ma non ha nulla a che vedere con il perché hai cercato un figlio.
E ovviamente ringrazio Lelia per la sua testimonianza, che vale più di mille discorsi teorici.

@Kyuubi
le mie domande sono le stesse di Cos...
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Messaggio da Azur » mer set 29, 2010 9:50 am

Mirko e i furetti ha scritto:2) preferirei sostenere 100 bambini con la stessa cifra con cui potrei adottarne 1.
Ecco Mirko, quello che non riesco a capire io però è come si possano confrontare due cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra.

Anche far nascere e crescere Sveva ha avuto/avrà un costo,
perché allora non rinunciare a lei e usare quei soldi per aiutare 100 bambini in un paese povero?

La risposta immagino sia perché desideravi immensiamente un/una figlio/a,
il tuo progetto di vita era quello, non era fare del bene.

Non sono cose paragonabili.

***
E un ultimo pensiero:
spesso quando si parla di adozione così, en passant, sembra che l'unica cosa importante dell'adozione sia il costo.

Immagino questo sentire venga dal fatto di cui sopra (adozione=opera di bene) sommato a scarsa/errata informazione.

Quindi, per chiarire un po' le cose:
1- L'adozione nazionale è interamente e completamente gratuita.
Servono diverse cose, ma non denaro.

2- L'adozione internazionale ha costi variabili (a seconda dell'ente che si occupa dei tramiti burocratici e del paese in cui ci si dovrà recare), che si aggirano in media tra i 12 e i 16mila euro.
Non sono pochi, ma è bene o male il costo di un utilitaria.

Il 90% delle famiglie che adottano sono famiglie normalissime, con lavori normalissimi, case normalissime.
Che questi soldi li mettono a parte poco a poco, che se serve chiedono un prestito ai parenti o un mutuo in banca (ne esistono di specifici proprio per l'adozione internazionale) da ripagare con calma negli anni.

Tale e quale alla rateizzazione dell'auto.
Tale e quale a quanto un figlio biologico ha un improvviso bisogno il cui costo supera il normale budget familiare.
Se i soldi servono si cercano, e si fa in modo di trovarli.

Scusate la puntualizzazione, ma da alcuni messaggi precedenti in questo post pare quasi che uno si svegli, passi in banca e
"toh guarda, ho 10mila euro che mi avanzano: che faccio? ci adotto un bambino o ci sostengo un villaggio?"

L'adozione è tutt'altro.
L'adozione è avere un figlio.

Credo che nessuno di voi quando ha iniziato a pensare al proprio figlio abbia pensato unicamente in termini economici
(ovviamente è necessario pensare anche a quello, ma è una parte minima del progetto-figlio, che è ben altro)

E mi dà parecchio fastidio questo parlare solo e unicamente di soldi quando si parla di adozione
(che è anche il motivo per cui (Mirko ;D) mi dà fastidio il chiamare il sostegno a distanza adozione: non fa altro che aumentare la -già notevole- confusione su questi temi)
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Messaggio da Kyuubi » mer set 29, 2010 9:54 am

Cos73 ha scritto:cioè tu ti prendi in casa un bambino per sempre, diventa a tutti gli effetti legali tuo figlio, tuo erede, fratello dei figli che hai già, e lo percepisci come "un'opera di bene" che hai fatto?
Parlo in linea teorica perchè non ci sono passata, e questo tengo a precisarlo.
Ma credo che non lo considererei un'opera di bene, perchè sarei riuscita nel mio intento solo se riuscissi a vederlo in tutto e per tutto come mio figlio.

Voi che non pensate che l'adozione si possa intendere come ''opera di bene'', come spiegate quelle coppie che adottano pur avendo già figli e non avendo problemi ad averne altri? Non credo nel loro caso sia solo voglia viscerale di avere un figlio, dacchè potrebbero farne uno ''di pancia'' o lo hanno già fatto...
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Messaggio da Nini09 » mer set 29, 2010 10:06 am

mi intrometto solo per dire una cosa: ma adottare adesso è diventata un' opera di bene? Un'opera di bene è non buttare i vestiti usati ma darli a chi ne ha bisogno, è andare alle mense per i poveri ed aiutare....è sostenere una famiglia a distanza.... aprire il tuo cuore ad una creatura "non tua" , e farla diventare a tutti gli effetti parte della tua famiglia , va molto al di là di un'opera di bene
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Messaggio da Mirko e i furetti » mer set 29, 2010 10:12 am

Azur ha scritto:Ecco Mirko, quello che non riesco a capire io però è come si possano confrontare due cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra.
perché, detto terra terra, io non so se riuscirei a considerare un bambino adottato da me mio.
forse non ci ho pensato abbastanza, o forse sono limitato.
però se non avessi avuto la fortuna di poter avere figli miei credo che non avrei voluto figli.
quindi non volendo adottare (perché oh... non riesco ad immaginarmi padre adottivo... sparatemi) ma avendo comunque l'imperativo di amare, e amare vuol dire anche aiutare avrei dedicato delle mie risorse all'affido sia temporaneo sia a distanza.

che poi è una cosa che voglio fare anche se ho una figlia, tranquillità economica permettendo.

comunque sbaglio a mettere in relazione le due cose, è vero.
Azur ha scritto: Anche far nascere e crescere Sveva ha avuto/avrà un costo,
perché allora non rinunciare a lei e usare quei soldi per aiutare 100 bambini in un paese povero?

La risposta immagino sia perché desideravi immensiamente un/una figlio/a,
il tuo progetto di vita era quello, non era fare del bene.

Non sono cose paragonabili.
colpa del gene egoista? :ehehe:

comunque si, ho capito, le cose non sono paragonabili.
ma siccome non sono empatico verso l'adozione e visto che la domanda era l'uno o l'altra ho dato la mia risposta.

facendo un paragone scemo se ti chiedono "preferisci spendere 1000 euro in un vestito o andare a fare un giro in macchina?" che fai?
ti impunti sul fatto che le due opzioni non sono collegate o dai una preferenza?
Azur ha scritto: ***
E un ultimo pensiero sparso:
spesso quando si parla di adozione così, en passant, sembra che l'unica cosa importante dell'adozione sia il costo.

Immagino questo sentire venga dal fatto di cui sopra (adozione=opera di bene) sommato a scarsa/errata informazione.

Quindi, per chiarire un po' le cose:
1- L'adozione nazionale è interamente e completamente gratuita.
Servono diverse cose, ma non denaro.

2- L'adozione internazionale ha costi variabili (a seconda dell'ente che si occupa dei tramiti burocratici e del paese in cui ci si dovrà recare), che si aggirano in media tra i 12 e i 16mila euro.
Non sono pochi, ma è bene o male il costo di un utilitaria.

Il 90% delle famiglie che adottano sono famiglie normalissime, con lavori normalissimi, case normalissime.
Che questi soldi li mettono a parte poco a poco, che se serve chiedono un prestito ai parenti o un mutuo in banca (ne esistono di specifici proprio per l'adozione internazionale) da ripagare con calma negli anni.
Tale e quale alla rateizzazione dell'auto.
Tale e quale a quanto un figlio biologico ha un improvviso bisogno il cui costo supera il normale budget familiare.

Scusate la puntualizzazione, ma da alcuni messaggi precedenti in questo post pare quasi che uno si svegli, passi in banca e
"toh guarda, ho 10mila euro che mi avanzano: che faccio? ci adotto un bambino o ci sostengo un villaggio?"

L'adozione è tutt'altro.
L'adozione è avere un figlio.

Credo che nessuno di voi quando ha iniziato a pensare al proprio figlio abbia pensato unicamente in termini economici
(ovviamente è necessario pensare anche a quello, ma è una parte minima del progetto-figlio, che è ben altro)
grazie per le delucidazioni.

saluti suscià
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Messaggio da Lelia » mer set 29, 2010 11:26 am

Kyuubi ha scritto:Voi che non pensate che l'adozione si possa intendere come ''opera di bene'', come spiegate quelle coppie che adottano pur avendo già figli e non avendo problemi ad averne altri? Non credo nel loro caso sia solo voglia viscerale di avere un figlio, dacchè potrebbero farne uno ''di pancia'' o lo hanno già fatto...
Su questo ti risponderà meglio Azur, visto che è esattamente la sua situazione.

Io di mio posso dirti che i miei genitori adottivi, quando hanno adottato me (anche se tecnicamente il mio era un affidamento, un po' sui generis però perché i genitori biologici cmq non c'erano più e si sapeva che l'affidamento sarebbe stato "a tempo indeterminato") avevano già un figlio biologico.
E quindi? Non è che amino meno me perché hanno pure un figlio biologico. Si può desiderare moltissimo un'adozione pur avendo già figli biologici. Onestamente non capisco il tuo discorso. Secondo te solo le coppie infertili possono amare un figlio adottivo visceralmente? Ma non esiste. Io conosco tante famiglie con figli biologici e figli adottivi, e ti garantisco che l'amore è fortissimo per tutti quanti (ed è fortissimo anche tra fratelli, per altro).
Anche perché il percorso per adottare è cmq lungo e molto impegnativo per la coppia, se non c'è una motivazione più che solida e una disponibilità totale vai tranquilla che in fondo al percorso neanche ci arrivi (giustissimamente).
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Messaggio da Azur » mer set 29, 2010 11:41 am

Mirko e i furetti ha scritto:comunque si, ho capito, le cose non sono paragonabili.
ma siccome non sono empatico verso l'adozione e visto che la domanda era l'uno o l'altra ho dato la mia risposta.

facendo un paragone scemo se ti chiedono "preferisci spendere 1000 euro in un vestito o andare a fare un giro in macchina?" che fai?
ti impunti sul fatto che le due opzioni non sono collegate o dai una preferenza?
mah, per continuare a fare la rompiballe ;D per reggere il paragone adozinoe/sostegno, le due domande dovrebbero essere un pochetto più sbilanciate, tipo "preferisci spendere 1000 euro in un vestito o trasferirti per 8 anni a Nairobi?"
al che si, anche in questo caso ti risponderei che le due cose sono un tantinello troppo diverse per legarle in una frase con "o... o...." e la domanda anche in questo caso non regge ;D

Il fatto che tu (come la maggior parte delle persone) non sia interessato all'adozione non lo trovo per niente strano, i figli in genere arrivano per vie naturali, e l'adozione è (per gli animali e per l'uomo) in genere un'eccezione, a cui per lo più si arriva partendo da una spinta esterna (spesso l'infertilità, o la conoscenza pregressa di un bambino che si ritrova in seguito in condizioni di adottabilità).
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