Si può dire che io abbia sofferto di esogestazione più di mia figlia...mi spiego meglio: Francesca è nata con taglio cesareo per fallita induzione dopo sette ore emmezza di travaglio. Me l'hanno messa vicino, in sala operatoria, e lei mi ha ciucciato il labbro...poi, l'hanno portata via per lavrla, ed io ho patito e magonato perché volevo tenermela con me. Ho avuto delle complicanze a causa dell'epidurale (sapete quel mal di testa terribile che colpisce il 3% delle pazienti? Ebbene, io rientravo in quella percentuale...il solito culo!!!) e sono rimasta in ospedale per sei giorni dopo aver partorito, senza potermi muovere. Non potevo alzare la testa neanche per mangiare, ma la bimba l'ho voluta con me da subito. Però soffrivo perché non potevo cambiarle i pannolini (ci pensava mio marito, oppure le ostetriche) e prendermi cura di lei in tutto. Il terzo giorno, ero in pieno baby blues. Inoltre, ho avuto un crollo perché mio padre, mancato sei mesi prima che io restassi incinta, non c'era per vedere la tanto desiderata nipotina. Le ostetriche mi hanno convinta ad accettare il Tavor (che io non volevo per via dell'allattamento) ed a lasciare la piccola al nido per quattro ore, giusto il tempo di fare una dormitella...risultato: alle cinque del mattino mi hanno trovata a guardare le foto che avevo fatto a Francesca col mio cellulare mentre piangevo che volevo la mia bambina!!! Così, mel'hanno riportata e mi sono addormentata con lei.
A casa, si è abituata a stare nella carrozzina ed ha sempre dormito da sola ma perché la vedevo tranquilla. Se piangeva, però, la prendeo immediatamente e la tenevo con me, alla faccia di tutto ciò che avevo sentito, compreso il consiglio di una mia zia che mi suggeriva di fare come lei che, tornata a casa dal'ospedale, ha chiuso suo figlio in cucina nel carrozzino e l'ha lasciato piangere per tutta la notte...una cosa di una crudeltà assurda, secondo me. Comunque, anche se ha sempre dormito da sola, di giorno l'abbiamo sempre coinvolta in tutto (le parlavamo, la tenevam in mezzo a noi sull'ovetto mentre mangiavamo) e l'abbiamo sempre supercoccolata. Purtroppo, ho avuto sempre pochissimo latte ed ho avuto bisogno dell'aggiunta perché la bimba aveva cominciato a perdere peso ma, al contrario di ciò che mi dicevano (di lasciar perdere che tanto era inutile, per quel poco che glie ne davo non valeva la pena ecc ecc) ho continuato ad attaccarla al seno e sono riuscita a portarla fino allo svezzamonto (cinque mesi emmezzo) con anche il mio latte. Ora, purtroppo, non ne ho più neanche una goccia ed a volte soffro più io di lei della mancanza di questo contatto meraviglioso che si ha quando si allatta... Ne ho sentite tante di cazzate sui bambini che devono piangere per farsi i polmoni, sui bambini che non devono essere tenuti in braccio perché poi prendono il vizio, sui bambini che fanno i capricci già appena nati per ottenere ciò che vogliono (come se un bimbo di pochi mesi fosse già un'abile stratega!!!) ma me ne sono sempre fregata. Credo che l'empatia col proprio figlio ed il buon senso siano la cosa migliore. Mia figlia è una bambina serena e tranquilla, dunque, se i risultati sono questi, ben vengano le coccole!!!
Esogestazione: ovvero la fisiologica dipendenza del neonato
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- Utente NM
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- Joined: Tue Aug 11, 2009 9:26 am
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[color="Blue"][font="Palatino Linotype"]Mi sono innamorata subito di te...
Era inevitabile!
Infondo,
quando ci siamo viste per la prima volta,
già ci conoscevamo...
Ma che emozione quando i nostri occhi
si sono incrociati in quel magico istante!
E' stato amore a prima vista,
un amore speciale mai provato prima,
un'amore che, a pensarci bene,
durava già da mesi.
Un amore infinito sbocciato nel mio cuore
mentre tu, piccola mia,
sbocciavi nella mia pancia.[/font][/color]
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Era inevitabile!
Infondo,
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già ci conoscevamo...
Ma che emozione quando i nostri occhi
si sono incrociati in quel magico istante!
E' stato amore a prima vista,
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durava già da mesi.
Un amore infinito sbocciato nel mio cuore
mentre tu, piccola mia,
sbocciavi nella mia pancia.[/font][/color]
- Sheireh
- Ambasciatore
- Posts: 17185
- Joined: Tue Feb 26, 2008 4:35 pm
Mamyale, grazie per la tua testimonianza di "istinto che prende il sopravvento" su tutto ciò che ci dicono e che vogliono farci credere.
Io a leggere del bimbo di tua zia, ho subito sentito il magone che mi ha riempito gli occhi di lacrime. Mi sono messa nei panni del bimbo e son stata male per lui.
Io a leggere del bimbo di tua zia, ho subito sentito il magone che mi ha riempito gli occhi di lacrime. Mi sono messa nei panni del bimbo e son stata male per lui.


"Mi viene in mente solo un'espressione leggendoti: pacha mama ossia madre terra in lingua quechua" - Marylizard

Quando è nato Gabriel era Ottobre, per motivi di salute suoi siamo stati separati alla nascita per ben sette giorni ho potuto vederlo soltanto un quarto d'ora due volte al giorno, senza poterlo prendere in braccio. Quando finalmente me l'hanno portato, l'ho preso in braccio e non l'ho più lasciato, a volte neanche per andare in bagno.
Purtroppo non sono riuscita ad allattarlo, il tiralatte non è stato uno stimolo sufficiente, ma l'istinto mi ha chiesto di compensare con la vicinanza fisica. Siamo stati praticamente un solo corpo per il primo mese, spesso anche pelle a pelle sotto le coperte. Piano piano ho provato a farlo dormire in culla, ma la culla era accanto al mio letto, ed io dormivo con un braccio nella culla, la mano sul suo petto.
Ha avuto libero accesso al lettone fino oltre l'anno.
Risultato è che adesso si addormenta in pochi istanti, sereno, e dorme quasi sempre tutta la notte, oppure se si sveglia viene nel lettone e poi dopo un po' torna via.
Il secondogenito invece è nato d'estate, era davvero caldo, così era insofferente al contatto fisico prolungato. Inoltre è stato messo prestissimo in cameretta "da solo" (in realtà con il fratello).
Sarà una coincidenza, ma per mettere a letto lui ci vogliono i corpi speciali, e almeno un'ora, un'ora e mezza ogni santa sera.
Purtroppo non sono riuscita ad allattarlo, il tiralatte non è stato uno stimolo sufficiente, ma l'istinto mi ha chiesto di compensare con la vicinanza fisica. Siamo stati praticamente un solo corpo per il primo mese, spesso anche pelle a pelle sotto le coperte. Piano piano ho provato a farlo dormire in culla, ma la culla era accanto al mio letto, ed io dormivo con un braccio nella culla, la mano sul suo petto.
Ha avuto libero accesso al lettone fino oltre l'anno.
Risultato è che adesso si addormenta in pochi istanti, sereno, e dorme quasi sempre tutta la notte, oppure se si sveglia viene nel lettone e poi dopo un po' torna via.
Il secondogenito invece è nato d'estate, era davvero caldo, così era insofferente al contatto fisico prolungato. Inoltre è stato messo prestissimo in cameretta "da solo" (in realtà con il fratello).
Sarà una coincidenza, ma per mettere a letto lui ci vogliono i corpi speciali, e almeno un'ora, un'ora e mezza ogni santa sera.