Il cacciatore di Aquiloni
La penso anch'io come te, però ricordo anche delle belle eccezioni:Lella ha scritto:Io ho letto il libro in vacanza e mi piacerebbe vedere il film, anche se so che il film non riuscirà mai a trasmettere le stesse emozioni, è stato così per tutti i film che ho visto dopo aver letto il libro.
La leggenda del pianista sull'oceano, di Tornatore, ad esempio. Tratto da un monologo di 90 paginette di Baricco, è un film complesso e ricco e per me è stato decisamente più emozionante del libro. Una sopresa.
Kubrick lo metto in cima alla lista. Tutti i suoi film (come quelli di Hitchcock) sono autentici capolavori della messa in scena. Anche Lolita è una bella eccezione, benché il romanzo di Nabokov sia superlativo, Barry Lindon, Arancia meccanica. E ci aggiungo anche Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud e Io non ho paura di Salvatores.Silvietta ha scritto:Un'altra eccezione per me è Shining. Il libro proprio non è paragonabile al film...così come Doppio Sogno di Schnitzler (Eyes Wide Shut).
A me è successa una cosa molto piacevole, ho divorato il libro un pò come tutte voi e poi sono andata a vedere il film e prima volta in vita mia non ne sono stata delusa.Lella ha scritto:Io ho letto il libro in vacanza e mi piacerebbe vedere il film, anche se so che il film non riuscirà mai a trasmettere le stesse emozioni, è stato così per tutti i film che ho visto dopo aver letto il libro.
Il film è riuscito a farmi rivivere quelle emozioni che ho provato mentre leggevo il libro: mi sono commossa, arrabbaiata, persa nelle descrizioni del libro (parola per parola, inredibilmente me le ricordavao tutte) che sullo schermo erano solo un dettaglio, un attimo.
Bello, proprio una bella sensazione.
Sono curiosa di vedere il film di "Mille spendidi soli", il librio mi è piaciuto forse più del primo.
Pur non amando Ammaniti, io ho trovato il libro bellissimo. E il film non ha tradito il gusto provato nella lettura.b71 ha scritto:Kubrick lo metto in cima alla lista. Tutti i suoi film (come quelli di Hitchcock) sono autentici capolavori della messa in scena. Anche Lolita è una bella eccezione, benché il romanzo di Nabokov sia superlativo, Barry Lindon, Arancia meccanica. E ci aggiungo anche Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud e Io non ho paura di Salvatores.