Due storie di allattamento - the end a pag 2
Sono tornata a rileggermi il romanzo incompiuto di Federichino perché abbiamo appena superato il traguardo dell'anno.
Quanti ricordi ci sono già...
Comunque mi è capitato di considerare che, rispetto al primo allattamento, questo secondo sia meno... esclusivo
Attualmente sono in un periodaccio di debilitazione e mi è calato il latte. Rimedio: NON ho introdotto il latte vaccino, e continuo ad allattare Fede solo io, abbastanza spesso, per far aumentare la produzione. Eppure sono tranquilla. Anche se fosse il preludio di un addio.
Con alex l'allattamento faceva parte di un rapporto in cui la simbiosi era molto più forte. Con un fratello maggiore che ti interrompe le poppate, più caos per casa e meno silenzi, è diverso...
Effetto collaterale dell'amore che si moltiplica?
ahahah!
Quanti ricordi ci sono già...
Comunque mi è capitato di considerare che, rispetto al primo allattamento, questo secondo sia meno... esclusivo
Attualmente sono in un periodaccio di debilitazione e mi è calato il latte. Rimedio: NON ho introdotto il latte vaccino, e continuo ad allattare Fede solo io, abbastanza spesso, per far aumentare la produzione. Eppure sono tranquilla. Anche se fosse il preludio di un addio.
Con alex l'allattamento faceva parte di un rapporto in cui la simbiosi era molto più forte. Con un fratello maggiore che ti interrompe le poppate, più caos per casa e meno silenzi, è diverso...
Effetto collaterale dell'amore che si moltiplica?
ahahah!
Non so bene cosa ci faccia in questa sezione il mio post… probabilmente è un retaggio pre-Mamme Si Diventa. Lo spostate, magari?
Volevo raccontarvi la fine dell’allattamento di Federico…
E’ stato un romanzo d’avventura con un protagonista ingombrante, appassionato, volitivo (lui), e una figura femminile soffice e accogliente (io).
Nella miglior tradizione di simili opere, fino all’ultima pagina c’è stata suspance.
Smetterà? Non smetterà?
Questa previsione
Federico non è Alex. Se mai ci fosse stato bisogno di dimostrarlo, ne ho avuta l’ennesima prova.
Federico è uno Sturm und Drang d’acqua cheta pronta a mutarsi in uragano.
Per settimane ha indugiato lungo il confine del bisogno meramente affettivo, con suzione caotica e inefficace, e la norma dell’allattamento prolungato.
Nel mio non offrire/non rifiutare, era più che mai intransigente sul Non Rifiutare. Solo a provarci... urla belluine assai più terrificanti dei vagiti del tempo che fu.
Ma alla fine, dopo poppate creative nelle posizioni plastiche più impensabili, dopo avermi spesso allungato la sedia (!) reclamando “mamma, latte”, dopo le sue labbra da cucciolo cresciuto e i suoi beati, ultimi abbandoni, è arrivato anche per lui il momento dell’addio.
Non è Alex, che aveva deciso ed era sicuro. Alex che è sole e terra salda.
E’ Fede. Fede che cambia, che cerca, che si perde nelle mille facce della realtà. Fede che è luna e acqua oscura.
Fede che somiglia a me.
E’ stato bello, mio piccolo tesoro.
Se sono onesta con me stessa, senza illudermi nel sogno del terzo figlio, so che questa è l’ultima volta.
E’ stato dolce dividerla con te.
Volevo raccontarvi la fine dell’allattamento di Federico…
E’ stato un romanzo d’avventura con un protagonista ingombrante, appassionato, volitivo (lui), e una figura femminile soffice e accogliente (io).
Nella miglior tradizione di simili opere, fino all’ultima pagina c’è stata suspance.
Smetterà? Non smetterà?
Questa previsione
si è dimostrata quanto mai fallace!Perché so che verrà il giorno in cui, come Alex, Federico volterà la testina e i suoi occhi diranno senza parole: mamma, ti voglio bene, ma smettiamo insieme? Mamma, mi aiuti a crescere?
Federico non è Alex. Se mai ci fosse stato bisogno di dimostrarlo, ne ho avuta l’ennesima prova.
Federico è uno Sturm und Drang d’acqua cheta pronta a mutarsi in uragano.
Per settimane ha indugiato lungo il confine del bisogno meramente affettivo, con suzione caotica e inefficace, e la norma dell’allattamento prolungato.
Nel mio non offrire/non rifiutare, era più che mai intransigente sul Non Rifiutare. Solo a provarci... urla belluine assai più terrificanti dei vagiti del tempo che fu.
Ma alla fine, dopo poppate creative nelle posizioni plastiche più impensabili, dopo avermi spesso allungato la sedia (!) reclamando “mamma, latte”, dopo le sue labbra da cucciolo cresciuto e i suoi beati, ultimi abbandoni, è arrivato anche per lui il momento dell’addio.
Non è Alex, che aveva deciso ed era sicuro. Alex che è sole e terra salda.
E’ Fede. Fede che cambia, che cerca, che si perde nelle mille facce della realtà. Fede che è luna e acqua oscura.
Fede che somiglia a me.
E’ stato bello, mio piccolo tesoro.
Se sono onesta con me stessa, senza illudermi nel sogno del terzo figlio, so che questa è l’ultima volta.
E’ stato dolce dividerla con te.
Mi sono letta tutto, tutto d'un fiato come a l mio solito
e ho la mente che balbetta.
giuro.
La mente che incespica sulle parole, per l'emozione di uno sturm un drang che ha cambiato gli approcci, anzi no, ha introdotto un lieto fine "diverso" nonostante l'aproccio identico della sua mamma.
Ora Alex e fede hanno un qualcosa in più dell'essere fratelli,
il latte vaccino,
giuro, lo dico sorridendo perche penso che fede salterà anche il biberon
e si darà direttamente alla tazza,
ha fretta lui
di raggiungere l'aura magica.
e sai di che parlo.
vai FEDE, ti aspettiamo a battagliare fra grandi uffà.
e ho la mente che balbetta.
giuro.
La mente che incespica sulle parole, per l'emozione di uno sturm un drang che ha cambiato gli approcci, anzi no, ha introdotto un lieto fine "diverso" nonostante l'aproccio identico della sua mamma.
Ora Alex e fede hanno un qualcosa in più dell'essere fratelli,
il latte vaccino,
giuro, lo dico sorridendo perche penso che fede salterà anche il biberon
e si darà direttamente alla tazza,
ha fretta lui
di raggiungere l'aura magica.
e sai di che parlo.
vai FEDE, ti aspettiamo a battagliare fra grandi uffà.