Un posto che non mi piace
Un posto che non mi piace
In un altro thread ho scritto che oggi (giovedì) avrei iniziato a lavorare di nuovo nel ristorante dove ero cuoca prima di restare incinta.
Da allora mi ero ripromessa di non tornarci più. E così è stato fino a oggi.
Ho lavorato lì per 2 anni. Non ho studiato da cuoca, né avevo mai lavorato come tale prima di allora.
Eppure non hanno mai perso occasione per ricordamelo. Preciso che non sono mai stati violenti, nè fisicamente né verbalmente. Eppure, per ogni errore, vedevo le loro occhiate e sentivo i loro toni pungenti.
Ci si lavora male: pessima organizzazione, posto piccolo e poco funzionale, mancanza di strumenti adatti a una cucina di ristorante, diciamo la verità, assenza di nozioni base della cucina e, soprattutto, della pasticceria.
Ho resistito 2 anni e , poi, per fortuna sono rimasta incinta.
Dicevo, ci sono tornata oggi perché mi hanno chiesto di fare dei dolci.
Nulla è cambiato, anzi, direi che c'è stato un peggioramento.
Mi è stata data carta bianca per la scelta delle ricetta, ma quando propongo degli ingredienti, la persona che lavora con me non è entusiasta. Lì si va per il risparmio, che capisco perché so che la situazione non è rosea.
A questo punto mi chiedo perché abbiano scelto me, pur sapendo che io non vado al risparmio sugli ingredienti.
Già 5 anni fa parlavo di pastorizzazione delle uova e di abbattimento (congelamento) dei cibi. Mi risposero che non era roba per loro, non potevano permettersi di fare cose complicate, ma più alla mano. Eppure sono le basi dell'HACCP, il protocollo sanitario dei locali.
Lavorare lì vuol dire andare alla cieca perché il più delle volte chiedono cose di cui non hanno neanche gli ingredienti e le attrezzature adatte.
Credo che domani mi porterò dietro la planetaria per lavorare meglio. Oggi ho impastato 3 kg di frolla a mano!
Scusate, sono stata prolissa. La mie domanda per questo post è: continuo a lavorare in queste condizioni per necessità o mollo il colpo?
Ho veramente bisogno di lavorare, ma non so se riesco in queste condizioni. Però immagino anche che ci sono tantissime persone costrette a lavorare in condizioni più precarie di questa. Forse sono io che pretendo troppo.
Da allora mi ero ripromessa di non tornarci più. E così è stato fino a oggi.
Ho lavorato lì per 2 anni. Non ho studiato da cuoca, né avevo mai lavorato come tale prima di allora.
Eppure non hanno mai perso occasione per ricordamelo. Preciso che non sono mai stati violenti, nè fisicamente né verbalmente. Eppure, per ogni errore, vedevo le loro occhiate e sentivo i loro toni pungenti.
Ci si lavora male: pessima organizzazione, posto piccolo e poco funzionale, mancanza di strumenti adatti a una cucina di ristorante, diciamo la verità, assenza di nozioni base della cucina e, soprattutto, della pasticceria.
Ho resistito 2 anni e , poi, per fortuna sono rimasta incinta.
Dicevo, ci sono tornata oggi perché mi hanno chiesto di fare dei dolci.
Nulla è cambiato, anzi, direi che c'è stato un peggioramento.
Mi è stata data carta bianca per la scelta delle ricetta, ma quando propongo degli ingredienti, la persona che lavora con me non è entusiasta. Lì si va per il risparmio, che capisco perché so che la situazione non è rosea.
A questo punto mi chiedo perché abbiano scelto me, pur sapendo che io non vado al risparmio sugli ingredienti.
Già 5 anni fa parlavo di pastorizzazione delle uova e di abbattimento (congelamento) dei cibi. Mi risposero che non era roba per loro, non potevano permettersi di fare cose complicate, ma più alla mano. Eppure sono le basi dell'HACCP, il protocollo sanitario dei locali.
Lavorare lì vuol dire andare alla cieca perché il più delle volte chiedono cose di cui non hanno neanche gli ingredienti e le attrezzature adatte.
Credo che domani mi porterò dietro la planetaria per lavorare meglio. Oggi ho impastato 3 kg di frolla a mano!
Scusate, sono stata prolissa. La mie domanda per questo post è: continuo a lavorare in queste condizioni per necessità o mollo il colpo?
Ho veramente bisogno di lavorare, ma non so se riesco in queste condizioni. Però immagino anche che ci sono tantissime persone costrette a lavorare in condizioni più precarie di questa. Forse sono io che pretendo troppo.
Re: Un posto che non mi piace
Teoricamente non puoi lavorare così, e non é giusto che tu sopporti umiliazioni e condizioni che quasi non ti permettono di lavorare. Impieghi come questo sarebbero da rifiutare.
Però bisogna anche mangiare e pagare le bollette per cui ti dico.... stringi i denti finché non trovi altro.
Almeno la paga é decente? Il lavoro potrebbe portare a qualcosa, per esempio conoscendo gente che può darti altre opportunità?
Puoi mettere dei piccoli paletti, delle condizioni, sfruttando il fatto che ti conoscono già e ti hanno richiamato loro, quindi di te si fidano e hanno stima?
Però bisogna anche mangiare e pagare le bollette per cui ti dico.... stringi i denti finché non trovi altro.
Almeno la paga é decente? Il lavoro potrebbe portare a qualcosa, per esempio conoscendo gente che può darti altre opportunità?
Puoi mettere dei piccoli paletti, delle condizioni, sfruttando il fatto che ti conoscono già e ti hanno richiamato loro, quindi di te si fidano e hanno stima?
Re: Un posto che non mi piace
Penso che più che altro non avessero scelta. Il ragazzo, entrato al mio posto, per quest'estate ha fatto una scelta diversa. Non so quando tornerà.
Poi c'è la mia amica che ha altri impegni e non ci sarà per qualche tempo. C'era un'altra persona che andava da loro da anni, ma mi hanno detto che non ce la fa più perché il lavoro è pesante. Ha scelto di fare le pulizie.
Non hanno mai preso nessuno perché un professionista costerebbe troppo.
Il lavoro è in nero. Con le pulizie guadagno di più, giusto per rendere l'idea.
Sì, ci tengo a tenermelo, ma mi si sono ripresentati gli scheletri negli armadi. Infatti sono ancora qua, sveglia, a pensarci.
Pensa che ho detto di comprare la bacca di vaniglia. Mi è stato risposto che costa troppo (€3,50). Ho dovuto usare la fialetta alla vaniglia.
Poi c'è la mia amica che ha altri impegni e non ci sarà per qualche tempo. C'era un'altra persona che andava da loro da anni, ma mi hanno detto che non ce la fa più perché il lavoro è pesante. Ha scelto di fare le pulizie.
Non hanno mai preso nessuno perché un professionista costerebbe troppo.
Il lavoro è in nero. Con le pulizie guadagno di più, giusto per rendere l'idea.
Sì, ci tengo a tenermelo, ma mi si sono ripresentati gli scheletri negli armadi. Infatti sono ancora qua, sveglia, a pensarci.
Pensa che ho detto di comprare la bacca di vaniglia. Mi è stato risposto che costa troppo (€3,50). Ho dovuto usare la fialetta alla vaniglia.
Re: RE: Re: Un posto che non mi piace
Conoscere qualcuno no. Faccio esperienza, ecco.Talita ha scritto:
Almeno la paga é decente? Il lavoro potrebbe portare a qualcosa, per esempio conoscendo gente che può darti altre opportunità?
Re: Un posto che non mi piace
Scelta difficile quella che devi affrontare.
Ma il lavoro al ristorante lo svolgeresti continuando a fare le pulizie o il lavoro di collaboratrice domestica saresti costretta a mollarlo?
Perché se è così, io continuerei solo con le pulizie, tanto più che dici di essere retribuita di più.
Ma il lavoro al ristorante lo svolgeresti continuando a fare le pulizie o il lavoro di collaboratrice domestica saresti costretta a mollarlo?
Perché se è così, io continuerei solo con le pulizie, tanto più che dici di essere retribuita di più.
Re: RE: Re: Un posto che non mi piace
Continuerei a fare tutto, anzi mi è arrivata una nuova richiesta per la nonna di una mia amica.Seem83 ha scritto:Scelta difficile quella che devi affrontare.
Ma il lavoro al ristorante lo svolgeresti continuando a fare le pulizie o il lavoro di collaboratrice domestica saresti costretta a mollarlo?
Perché se è così, io continuerei solo con le pulizie, tanto più che dici di essere retribuita di più.
E di questa sono felice perché è una persona a cui tengo molto.
Re: RE: Re: Un posto che non mi piace
Ok, ho capito, quindi avresti un buon incremento delle entrate che vi permetterebbe di dormire leggermente più tranquilli. Allora andrei avanti finché tu o Alessandro non trovate altro. Mi spiaceTropical ha scritto:Continuerei a fare tutto, anzi mi è arrivata una nuova richiesta per la nonna di una mia amica.Seem83 ha scritto:Scelta difficile quella che devi affrontare.
Ma il lavoro al ristorante lo svolgeresti continuando a fare le pulizie o il lavoro di collaboratrice domestica saresti costretta a mollarlo?
Perché se è così, io continuerei solo con le pulizie, tanto più che dici di essere retribuita di più.
E di questa sono felice perché è una persona a cui tengo molto.
Re: Un posto che non mi piace
Vai e resisti fino a che il tuo parco clienti pulizie non arriva al punto giusto
Lavoro in un posto del genere da 21 anni… Dove si va a preferenze e non ti mettono in condizione di fare il tuo lavoro nel miglior modo… Ma ci ho pagato il
Lavoro in un posto del genere da 21 anni… Dove si va a preferenze e non ti mettono in condizione di fare il tuo lavoro nel miglior modo… Ma ci ho pagato il