Il premio è educativo?
Il premio è educativo?
Quando faccio il mio dovere cucinando e pulendo casa, consapevole del fatto che è un dovere di chiunque abiti in una casa e non solo mio, è buona cosa che sia apprezzato e gratificato.
È vero che non va bene esagerare con i premi, però ci sono bambini che vanno stimolati… E una gratifica può aiutare.
Iphone mi pare un tantino esagerato
È vero che non va bene esagerare con i premi, però ci sono bambini che vanno stimolati… E una gratifica può aiutare.
Iphone mi pare un tantino esagerato
Re: Il premio è educativo?
Io provo a vederla anche da un altro punto di vista, premettendo che anche noi a fine anno a volte, dietro loro espressa richiesta, prendevamo un pensiero.
La domanda che mi porrei, nel caso avessi un figlio che non trovasse motivazione o slancio nell'impegnarsi, è appunto quella del perché non trova gratificazione nel risultato/voto buono o nel semplice complimento del genitore.
Insomma credo, penso, che dietro il disinteresse totale (inteso quello addirittura per la promozione) ci sia sempre un motivo.
La domanda che mi porrei, nel caso avessi un figlio che non trovasse motivazione o slancio nell'impegnarsi, è appunto quella del perché non trova gratificazione nel risultato/voto buono o nel semplice complimento del genitore.
Insomma credo, penso, che dietro il disinteresse totale (inteso quello addirittura per la promozione) ci sia sempre un motivo.
Re: Il premio è educativo?
Mio figlio non trovava gratificazione dal bel volto perché questo lo poneva al centro dell'attenzione e di complimenti, con una carenza di autostima dietro si sentiva in imbarazzo. Io da ragazzina ricordo benissimo la sensazione di imbarazzo quando i miei genitori mi facevano un complimento.
E io di autostima ne avevo anche in eccesso, ma il complimento dei miei genitori fosse scolastico o sportivo mi metteva a disagio.
Con mio figlio la piccola gratifica settimanale: tre euro da spendere in edicola) è servito da fattore scatenante. Ha iniziato a impegnarsi per ottenere il premio, ma poi ha scoperto che andare bene era gratificante anche a livello personale
Che la maestra E i compagni che riconosceva nel suo valore non era poi così male
E io di autostima ne avevo anche in eccesso, ma il complimento dei miei genitori fosse scolastico o sportivo mi metteva a disagio.
Con mio figlio la piccola gratifica settimanale: tre euro da spendere in edicola) è servito da fattore scatenante. Ha iniziato a impegnarsi per ottenere il premio, ma poi ha scoperto che andare bene era gratificante anche a livello personale
Che la maestra E i compagni che riconosceva nel suo valore non era poi così male
Re: RE: Re: Il premio è educativo?
La penso come te. Ho chiesto anche se loro pensassero a un motivo per questo disinteresse.Lella ha scritto: penso, che dietro il disinteresse totale (inteso quello addirittura per la promozione) ci sia sempre un motivo.
La mamma mi ha risposto dicendo che gli ha proposto di andare al centro ascolto della scuola. Il bambino stesso le ha riferito che il suo unico problema durante l'anno è stato un ragazzino da cui era infastistido nell'ora di educazione fisica. Questione risolta grazie a una riunione e all'intervento degli insegnanti.
Mi hanno raccontato un po' anche cosa fa lui a casa. Mi hanno fatto l'esempio di un disegno di educazione tecnica fatto male. La mamma gli ha detto di sistemarlo ed è andata avanti con le sue faccende, mentre il bambino l'ha sistemato a mano (senza aiuto di strumenti tecnici), peggiorando il disegno.
Le ho spiegato che forse potrebbe anche essere una richiesta di attenzione da parte del figlio e che, magari, potrebbero correggere insieme i compiti.
Capisco che si torni a casa stanchi dal lavoro e che lì ci sono altre cose da fare, però un controllo in più dei compiti, ci deve essere. Ovvio che io non ci sono passata ancora e mi risulta ancora difficile capire la stanchezza di genitori che lavorano e alla sera devono aiutare i figli, eh.
Mi ha anche detto che spesso non li completa.
Comunque, oggi lo vedrò e saprò dirvi di più.
Re: Il premio è educativo?
Tornando al tema del thread, la gratificazione deve esserci. La quantità la scelgono i genitori. Per me una PS4 è eccessiva, ma forse per loro, avendo un solo bambino, può essere giusta e motivo per farlo studiare.
La casalinga anche deve avere gratificazione. Se si occupa di casa e famiglia ed è sempre #Mainagioia, credo che anche la casalinga non trova spinte nel farlo.
La casalinga anche deve avere gratificazione. Se si occupa di casa e famiglia ed è sempre #Mainagioia, credo che anche la casalinga non trova spinte nel farlo.
Il premio è educativo?
Spesso far sentire il figlio ascoltato è la soluzione stessa del problema. Io figlio manifesto un problema e magari non so verbalizzarlo nel modo giusto. Tu genitore te ne prendi carico anche solo parlandone… Questo mi fa sentire non solo importante ai tuoi occhi, ma il fatto che non sottovaluti un mio disagioTropical ha scritto:La penso come te. Ho chiesto anche se loro pensassero a un motivo per questo disinteresse.Lella ha scritto: penso, che dietro il disinteresse totale (inteso quello addirittura per la promozione) ci sia sempre un motivo.
La mamma mi ha risposto dicendo che gli ha proposto di andare al centro ascolto della scuola. Il bambino stesso le ha riferito che il suo unico problema durante l'anno è stato un ragazzino da cui era infastistido nell'ora di educazione fisica. Questione risolta grazie a una riunione e all'intervento degli insegnanti.
Mi hanno raccontato un po' anche cosa fa lui a casa. Mi hanno fatto l'esempio di un disegno di educazione tecnica fatto male. La mamma gli ha detto di sistemarlo ed è andata avanti con le sue faccende, mentre il bambino l'ha sistemato a mano (senza aiuto di strumenti tecnici), peggiorando il disegno.
Le ho spiegato che forse potrebbe anche essere una richiesta di attenzione da parte del figlio e che, magari, potrebbero correggere insieme i compiti.
Capisco che si torni a casa stanchi dal lavoro e che lì ci sono altre cose da fare, però un controllo in più dei compiti, ci deve essere. Ovvio che io non ci sono passata ancora e mi risulta ancora difficile capire la stanchezza di genitori che lavorano e alla sera devono aiutare i figli, eh.
Mi ha anche detto che spesso non li completa.
Comunque, oggi lo vedrò e saprò dirvi di più.
#mainagioia Demotiva in qualsiasi campo
Infatti Mr Mainagioia se la figlia porta a casa un sette le risponde la prossima volta vorrei un otto.
E se prende il massimo dei voti ha fatto solo il suo dovere. Che noia che barba che noia. Sì, ha fatto il suo dovere però un wow che brava sarebbe gradito
Re: RE: Re: Il premio è educativo?
La motivazione potrebbe davvero essere questa, e più che richiesta di attenzione secondo me in prima media molti hanno proprio bisogno di aiuto per capire il "nuovo mondo": nuove regole, nuovi sistemi, richieste diverse da parte dei professori ma anche dai compagni e dall'ambiente in generale.Tropical ha scritto:forse potrebbe anche essere una richiesta di attenzione da parte del figlio e che, magari, potrebbero correggere insieme i compiti.
Capisco che si torni a casa stanchi dal lavoro e che lì ci sono altre cose da fare, però un controllo in più dei compiti, ci deve essere.
Il livello di cambiamento secondo me è assolutamente paragonabile a quello tra materna ed elementari, e molti bambini hanno problemi di adattamento all'inizio... (poi c'è chi li manifesta con malesseri psicosomatici, chi più apertamente, chi non si raccapezza con metodo e mole di studio...)
Re: Il premio è educativo?
Secondo la mia psicologa poi bisogna educarli al positivo: se per farti capire che si sta meglio a ricevere dei bei voti ti devo invogliare con un premio, il fine giustifica i mezzi.
Quando ti sarai abituato alla sensazione positiva nell'aver fatto bene il tuo lavoro il premio in sé avrà meno importanza
Quando ti sarai abituato alla sensazione positiva nell'aver fatto bene il tuo lavoro il premio in sé avrà meno importanza