Campagna #Bastatacere
Campagna #Bastatacere
E' una campagna partita da fb, in cui le donne denunciano le violenze verbali e figurate vissute durante la gravidanza e il parto.
Ognuna racconta le sue vicissitudini. Vi scrivo quello che è successo a me. Se volete, lasciate il vostro racconto.
Alle 20:30 arriviamo nell'ospedale in cui avevo deciso di partorire (50 km da casa mia) con contrazioni ogni 5 minuti dalle 6:30 del mattino.
La prima ostetrica mi fa la visita e valuta un collo accorciato e dilatazione di 3 cm. Dal monitoraggio non si vede granché. Dopo avermi mandato a fare un giro a piedi per un'ora, mi visita una seconda ostetrica. Per lei sono a 3 cm e mezzo, ma ho il collo più centrale. Secondo il ginecologo non sono pronta e con una puntura di Buscopan e la raccomandazione di fermarci in un ospedale più vicino in caso di evento importante (rottura delle acqua).
Vado avanti tutta la notte con contrazioni dolorose ogni 5 minuti, cercando di dormire tra una e l'altra.
Alle 7 non ce la faccio più e mi faccio portare nell'ospedale vicino.
Mi contorco sul lettino col monitoraggio e l'ostetrica "Se stai male con queste, cosa farai con quelle vere?". Per fortuna ho trovato un ginecologo umano: "Valutiamo con la visita". Ero 5 cm!
Vai di pratiche e assegnazione stanza. L'ostetrica viene per mettermi un catetere sul braccio e una flebo. Le chiedo di cosa si tratta e mi risponde "Sono vitamine". Per indagini successive scopro che era ossitocina.
Dopo il giro visite mi porta in sala parto e alle 11:10 nasce mio figlio dopo un'episiotomia e una Kristeller senza il mio consenso. Le chiedo di appoggiarlo al petto nudo e lei mi risponde che non capisce queste cose moderne. Guardo mio figlio, nero come uno scarafaggio, riconosco solo il bianco dei suoi occhi.
Il ginecologo inizia a darmi i punti, ma io continuo a muovermi perché li sento. Mi portano via il bambino perché così "sarei stata più tranquilla" e continuano a cucire.
Il ginecologo va via e l'ostetrica mi pulisce. A un tratto la sento parlare con l'infermiera, riferendosi alle garze "Ecco. Lo sapevo che erano 5 e non 4. Era dentro".
Una volta in camera, mi portano mio figlio dopo un'ora.
#BASTA TACERE.
Ognuna racconta le sue vicissitudini. Vi scrivo quello che è successo a me. Se volete, lasciate il vostro racconto.
Alle 20:30 arriviamo nell'ospedale in cui avevo deciso di partorire (50 km da casa mia) con contrazioni ogni 5 minuti dalle 6:30 del mattino.
La prima ostetrica mi fa la visita e valuta un collo accorciato e dilatazione di 3 cm. Dal monitoraggio non si vede granché. Dopo avermi mandato a fare un giro a piedi per un'ora, mi visita una seconda ostetrica. Per lei sono a 3 cm e mezzo, ma ho il collo più centrale. Secondo il ginecologo non sono pronta e con una puntura di Buscopan e la raccomandazione di fermarci in un ospedale più vicino in caso di evento importante (rottura delle acqua).
Vado avanti tutta la notte con contrazioni dolorose ogni 5 minuti, cercando di dormire tra una e l'altra.
Alle 7 non ce la faccio più e mi faccio portare nell'ospedale vicino.
Mi contorco sul lettino col monitoraggio e l'ostetrica "Se stai male con queste, cosa farai con quelle vere?". Per fortuna ho trovato un ginecologo umano: "Valutiamo con la visita". Ero 5 cm!
Vai di pratiche e assegnazione stanza. L'ostetrica viene per mettermi un catetere sul braccio e una flebo. Le chiedo di cosa si tratta e mi risponde "Sono vitamine". Per indagini successive scopro che era ossitocina.
Dopo il giro visite mi porta in sala parto e alle 11:10 nasce mio figlio dopo un'episiotomia e una Kristeller senza il mio consenso. Le chiedo di appoggiarlo al petto nudo e lei mi risponde che non capisce queste cose moderne. Guardo mio figlio, nero come uno scarafaggio, riconosco solo il bianco dei suoi occhi.
Il ginecologo inizia a darmi i punti, ma io continuo a muovermi perché li sento. Mi portano via il bambino perché così "sarei stata più tranquilla" e continuano a cucire.
Il ginecologo va via e l'ostetrica mi pulisce. A un tratto la sento parlare con l'infermiera, riferendosi alle garze "Ecco. Lo sapevo che erano 5 e non 4. Era dentro".
Una volta in camera, mi portano mio figlio dopo un'ora.
#BASTA TACERE.
Campagna #Bastatacere
A me è sembrato un tantino eccessiva
Il mio parto non è certo stato rispettoso, ci fu anche una caposala che sbaglio completamente e mi disse che non era neanche in travaglio, in realtà avevo già la testa fuori. Ma non l'ho percepito come una violenza, ma come un'eccessiva medicalizzazione. Ovvio siamo numeri e non persone in un reparto
Ma chiamar la violenza mi sembra esagerato
Il mio parto non è certo stato rispettoso, ci fu anche una caposala che sbaglio completamente e mi disse che non era neanche in travaglio, in realtà avevo già la testa fuori. Ma non l'ho percepito come una violenza, ma come un'eccessiva medicalizzazione. Ovvio siamo numeri e non persone in un reparto
Ma chiamar la violenza mi sembra esagerato
Re: Campagna #Bastatacere
mamma mia Tropy... terribile.
Re: Campagna #Bastatacere
Davvero
Io ammetto di esser stata coccolata in modo eccessivo e ho avuto un pre- , parto e post- spetatcolare. Quindi non posso dir nulla.
Io ammetto di esser stata coccolata in modo eccessivo e ho avuto un pre- , parto e post- spetatcolare. Quindi non posso dir nulla.
Re: Campagna #Bastatacere
io l'unica cosa che recrimino è stata la ricucitura... perchè l'ostetrica mi ha detto "dai porta ancora un pochino di pazienza, mettiamo due punti!" ma poi è arrivato il ginecologo, non ha detto buongiorno o buonasera, ha esclamato "che disastro qua" e ha iniziato a cucire che nemmeno quando si rattoppa uno straccio. Un punto vicino al clitoride me lo ha messo senza anestesia.
Ora ok io sarò delicatina, ma un approccio un pochino più umano e sopratutto più incoraggiante lo avrei apprezzato. Anche perchè ora ho qualche problema con la patata
Ora ok io sarò delicatina, ma un approccio un pochino più umano e sopratutto più incoraggiante lo avrei apprezzato. Anche perchè ora ho qualche problema con la patata
Re: Campagna #Bastatacere
O mamma peróTropical ha scritto:E' una campagna partita da fb, in cui le donne denunciano le violenze verbali e figurate vissute durante la gravidanza e il parto.
Ognuna racconta le sue vicissitudini. Vi scrivo quello che è successo a me. Se volete, lasciate il vostro racconto.
Alle 20:30 arriviamo nell'ospedale in cui avevo deciso di partorire (50 km da casa mia) con contrazioni ogni 5 minuti dalle 6:30 del mattino.
La prima ostetrica mi fa la visita e valuta un collo accorciato e dilatazione di 3 cm. Dal monitoraggio non si vede granché. Dopo avermi mandato a fare un giro a piedi per un'ora, mi visita una seconda ostetrica. Per lei sono a 3 cm e mezzo, ma ho il collo più centrale. Secondo il ginecologo non sono pronta e con una puntura di Buscopan e la raccomandazione di fermarci in un ospedale più vicino in caso di evento importante (rottura delle acqua).
Vado avanti tutta la notte con contrazioni dolorose ogni 5 minuti, cercando di dormire tra una e l'altra.
Alle 7 non ce la faccio più e mi faccio portare nell'ospedale vicino.
Mi contorco sul lettino col monitoraggio e l'ostetrica "Se stai male con queste, cosa farai con quelle vere?". Per fortuna ho trovato un ginecologo umano: "Valutiamo con la visita". Ero 5 cm!
Vai di pratiche e assegnazione stanza. L'ostetrica viene per mettermi un catetere sul braccio e una flebo. Le chiedo di cosa si tratta e mi risponde "Sono vitamine". Per indagini successive scopro che era ossitocina.
Dopo il giro visite mi porta in sala parto e alle 11:10 nasce mio figlio dopo un'episiotomia e una Kristeller senza il mio consenso. Le chiedo di appoggiarlo al petto nudo e lei mi risponde che non capisce queste cose moderne. Guardo mio figlio, nero come uno scarafaggio, riconosco solo il bianco dei suoi occhi.
Il ginecologo inizia a darmi i punti, ma io continuo a muovermi perché li sento. Mi portano via il bambino perché così "sarei stata più tranquilla" e continuano a cucire.
Il ginecologo va via e l'ostetrica mi pulisce. A un tratto la sento parlare con l'infermiera, riferendosi alle garze "Ecco. Lo sapevo che erano 5 e non 4. Era dentro".
Una volta in camera, mi portano mio figlio dopo un'ora.
#BASTA TACERE.
A volte la gente sceglie un lavoro sbagliato
Re: RE: Campagna #Bastatacere
Il dolore è personale. Ognuna può tradurlo a suo modo. Infatti nel mio racconto non ho mai parlato di violenza perché per me la violenza è ben altro.Pol&son ha scritto:A me è sembrato un tantino eccessiva
Il mio parto non è certo stato rispettoso, ci fu anche una caposala che sbaglio completamente e mi disse che non era neanche in travaglio, in realtà avevo già la testa fuori. Ma non l'ho percepito come una violenza, ma come un'eccessiva medicalizzazione. Ovvio siamo numeri e non persone in un reparto
Ma chiamar la violenza mi sembra esagerato
Ho letto racconti veramente eccessivi in questi giorni.
Però immagino anche una donna che viene visitata da diversi dottori perché si trova in un ospedale universitario.
Penso anche a donne che sono diventate numeri.
Il giorno dopo che ho partorito io, è arrivata una donna che aveva partorito in casa con l'aiuto del marito perché l'ostetrica, che mi ha fatto partorire, l'aveva rimandata a casa due ora prima.
Per fortuna questa ostetrica è andata in pensione.
Re: Campagna #Bastatacere
Ah, il primo ospedale dopo un mese ci ha mandato il conto del pronto soccorso [emoji38]