La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

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Trilli
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Re: RE: Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Trilli » mar feb 02, 2016 10:55 am

renocchia ha scritto:Allora abbiamo molto evidentemente dei punti di vista ancora più opposti di quanto credessi.
A me questo appiattimento verso un essere ambiguo non piace.
E lo dico da "maschiaccio " .
S me piace che ci siano le sfumature e le differenze.
Non auspico in una società in cui le donne scaricano al porto e gli uomini passano lo straccio.
Sarò conservatrice che ne so.
Ma a me la vostra visione mi appare come estrema.

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Io non ci vedo nessuna ambiguità.
Vedo invece lo sforzo di permettere a tutti di realizzarsi nella vita.
Rita Levi Montalcini raccontava che, lei ragazza, non era accettabile che una donna si dedicasse a professioni e studi superiori diversi dall'insegnamento primario o dall'infermieristica. Lei si impose fra mille difficoltà per realizzare il proprio desiderio di compiere studi di medicina.
Ciò fa di lei una persona dalla sessualità ambigua? Che avremmo perso se lei non avesse perseverato nel voler essere ciò che desiderava?
Io trovo terribile voler imporre alle persone ruoli sociali predefiniti. Anche perché l'esperienza ci insegna che questi ruoli cambiano nel tempo e anche nello spazio.
Una donna come te, un secolo fa, non avrebbe svolto la tua professione: sarebbe a casa a ricevere, a organizzare ritrovi dell'alta società (se benestante), o a crescere i propri figli e fare lavoretti di sartoria (se non benestante). Le donne erano considerate minus habentes, non abbastanza capaci o equilibrate per svolgere certe professioni. Si diceva addirittura che il ciclo rendesse le donne isteriche (da dove viene il termine?!?) quindi non razionali.
Essere donna italiana, nel ventennio, equivaleva a essere madre. Ora non è più così. Perché non accettare che domani essere donna e camionista, donna e pilota d'aereo, donna e tornitore siano fatti frequenti e normali?


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Re: RE: Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Cosetta » mar feb 02, 2016 10:59 am

Azur ha scritto:
Lella ha scritto:
Trilli ha scritto:Quella madre non lo terrebbe comunque, quel neonato.
Non nascerebbe neppure, fosse solo per lei.
Vedi Trilli è proprio qui il punto che mi lascia perplessa.
Io non trovo moralmente accettabile che si "commissioni" un bambino che alla nascita viene staccato dalla sua mamma naturale.

Se un domani si potrà sostituire la donna con un utero artificiale, quei bambini "fabbricati" sarà bello che ci siano perché senza la macchina non nascerebbero?
Io lo trovo inquietante.
Io mi ritrovo molto in questo pensiero.

Da madre adottiva, che si è arrovellata per mille notti insonni su quella che in letteratura è definina la (insanabile) "ferita dell'abbandono", ci ritrovo troppe analogie (lo so che non è lo stesso, però però però.... in parte lo è) non ce la faccio a considerarlo cosa da nulla.
A mettere il desiderio degli adulti davanti alla tutela di un (futuro) bambino.
Desiderio assolutamente legittimo, per carità, ma non per questo esaudibile a qualsiasi costo.

E non riesco neanche a passar sopra alla questione economica della maternità surrogata, e neanche al fatto che nella maggior parte dei casi questa abbia luogo in paesi non ricchi, e dove magari le procedure codificate non sono proprio cristalline.
Ma io pure ho dubbi sulla maternità surrogata e penso che siamo i soliti ipocriti perché faremo una legge che non la consente ma ne avalla i frutti mentre no, per carità, vieteremo l'adozione che invece la scoraggerebbe.
Potessero adottare, ricorrerebbero assai meno a questa pratica.
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Re: RE: Re: RE: Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Trilli » mar feb 02, 2016 11:02 am

Lella ha scritto:
Cosetta ha scritto:
Lella ha scritto:
Ma perché un domani? Succede già ma non dipende dalla legge italiana, che non lo permette infatti. Parte di quei bambini sono GIÀ frutto di queste pratiche, non ha fermato nessuno il fatto di non poter finora essere entrambi i genitori dal punto di vista legale.
Voglio dire: è successo e succede comunque, io francamente non mi sono chiesta se sia giusto o meno ma sono sicura che per questo bimbi vorrei il meglio come per tutti gli altri e per loro il meglio è accettarli e regolarizzarli. Non fermarsi a un principio e fare come se non esistessero.
ok i bambini che sono gà esistenti
parlo infatti di quelli per cui si sta decidendo magari a tavolino l'esistenza in quel modo sapendo a priori che il compagno omosessuale può adottarlo!


Poi è curiosa una cosa.
Quando si parla di diritti di genitori omosessuali, va bene tutto, va bene che si tolga la madre naturale a un neonato, va bene il latte artificiale, va bene che non ci sia l'alto contattto con la pelle della madre, va bene il mancato co-sleeping con la madre, va bene tutto, la mamma non serve c'è il suo surrogato maschile.
Quando si parla del bambino, di svezzamenti precoci, di latte artificiale, di mancanza di alto contatto fisico, si grida quasi allo scandalo, perché la mamma è insostituibile, allora vale solo per i nostri di figli???
Io non grido allo scandalo.
Ho allattato poco, non ho coslippato, sono tornata al lavoro presto. Una coppia omosessuale potrebbe tranquillamente fare di meglio ;-)

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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Pol&son » mar feb 02, 2016 11:03 am

Cosetta ha scritto:
Azur ha scritto:
Lella ha scritto: Vedi Trilli è proprio qui il punto che mi lascia perplessa.
Io non trovo moralmente accettabile che si "commissioni" un bambino che alla nascita viene staccato dalla sua mamma naturale.

Se un domani si potrà sostituire la donna con un utero artificiale, quei bambini "fabbricati" sarà bello che ci siano perché senza la macchina non nascerebbero?
Io lo trovo inquietante.
Io mi ritrovo molto in questo pensiero.

Da madre adottiva, che si è arrovellata

Ma io pure ho dubbi sulla maternità surrogata e penso che siamo i soliti ipocriti perché faremo una legge che non la consente ma ne avalla i frutti mentre no, per carità, vieteremo l'adozione che invece la scoraggerebbe.
Potessero adottare, ricorrerebbero assai meno a questa pratica.
Esatto
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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Trilli » mar feb 02, 2016 11:07 am

Poi non capisco il discorso del togliere la madre naturale a un neonato. Per me madre e padre non sono i donatori di spermatozoi e ovuli. Sono le persone che danno cure e amore.
A Presa diretta hanno intervistato una 'madre surrogata' californiana. Ha spiegato che per svolgere questo ruolo si deve dimostrare la propria indipendenza economica e superare controlli psicologici sia per la madre che per i suoi familiari. La donna non viene pagata ma le vengono rimborsate le spese mediche sostenute e retribuiti i mesi di forzata assenza dal lavoro. Non si fa per soldi, lì, ma solo per contribuire alla realizzazione di qualcun altro. Lei aveva tre figli suoi, e affermava che durante le gravidanze in surroga aveva ben chiaro nella mente che quelli non erano i suoi figli.

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Re: RE: Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Azur » mar feb 02, 2016 11:12 am

Cosetta ha scritto:Ma io pure ho dubbi sulla maternità surrogata e penso che siamo i soliti ipocriti perché faremo una legge che non la consente ma ne avalla i frutti mentre no, per carità, vieteremo l'adozione che invece la scoraggerebbe.
Potessero adottare, ricorrerebbero assai meno a questa pratica.
D'accordissimo sulla solita pessima ipocrisia.
L'ultima frase è purtroppo semi-smentita dai fatti: le statistiche dicono che negli ultimissimi anni (da quando hanno riaperto i centri per la procreazione assistita in Italia) i numeri delle disponibilità all'adozione delle coppie etero sono crollati (cioè da quando c'è possibilità di scegliere, adozione o procreazione ass., la maggioranza sceglie la seconda)
(certo probabilmente nel caso di coppie maschili si penserebbe forse più all'adozione, date le complicanze fisiologiche, no so....).
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Re: RE: Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Cosetta » mar feb 02, 2016 11:25 am

Azur ha scritto:
Cosetta ha scritto:Ma io pure ho dubbi sulla maternità surrogata e penso che siamo i soliti ipocriti perché faremo una legge che non la consente ma ne avalla i frutti mentre no, per carità, vieteremo l'adozione che invece la scoraggerebbe.
Potessero adottare, ricorrerebbero assai meno a questa pratica.
D'accordissimo sulla solita pessima ipocrisia.
L'ultima frase è purtroppo semi-smentita dai fatti: le statistiche dicono che negli ultimissimi anni (da quando hanno riaperto i centri per la procreazione assistita in Italia) i numeri delle disponibilità all'adozione delle coppie etero sono crollati (cioè da quando c'è possibilità di scegliere, adozione o procreazione ass., la maggioranza sceglie la seconda)
(certo probabilmente nel caso di coppie maschili si penserebbe forse più all'adozione, date le complicanze fisiologiche, no so....).
Io penso di sì. La coppia etero cerca una normalità (compresa la gravidanza) che una coppia omosessuale maschile non può avere comunque
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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Cosetta » mar feb 02, 2016 11:30 am

Trilli ha scritto:Poi non capisco il discorso del togliere la madre naturale a un neonato. Per me madre e padre non sono i donatori di spermatozoi e ovuli. Sono le persone che danno cure e amore.
A Presa diretta hanno intervistato una 'madre surrogata' californiana. Ha spiegato che per svolgere questo ruolo si deve dimostrare la propria indipendenza economica e superare controlli psicologici sia per la madre che per i suoi familiari. La donna non viene pagata ma le vengono rimborsate le spese mediche sostenute e retribuiti i mesi di forzata assenza dal lavoro. Non si fa per soldi, lì, ma solo per contribuire alla realizzazione di qualcun altro. Lei aveva tre figli suoi, e affermava che durante le gravidanze in surroga aveva ben chiaro nella mente che quelli non erano i suoi figli.

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L'ho vista anche io e ciò nonostante mi rimangono dei dubbi.
Ma sul discorso che genitore è chi dà cura e affetto concordo pienamente e non vedo questo dramma dello "strappare" alla madre naturale: per dire, se ti scambiano in culla all'ospedale non te ne accorgi nemmeno.
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