La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

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Re: RE: Re: R: RE: Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Trilli » lun feb 01, 2016 4:39 pm

Lucia76 ha scritto:
Tropical ha scritto:Sul profilo fb di una Nm oggi è stato postato questo. Mi è piaciuta molto la definizione di famiglia naturale come ossimoro
http://pierovereni.blogspot.it/2016/01/ ... ref=fb&m=1
Sinceramente lo trovo pieno di "sciocchezze", trovo più profondo e soprattutto vero l'articolo di cui ho messo il link oggi. E credo che la verità si imponga da sola come dato di fatto, non ha bisogno di tanti ragionamenti e costruzioni mentali che servono o a confondere o a indorare cose diverse. Mi viene in mente il discorso sulla teorizzazione del male (mi pare di Benedetto xvi), ossia il ragionamento fasullo che trasforma il male in bene e il bene in male. Ma sto andando oltre, scusate. Vado a dormire che è meglio ;-)
Ma come fai a dare come verità assoluta ciò che dice Camille Paglia? Chi ha sancito che ciò che lei dice sia il Verbo e non (come penso io) un cumulo di sciocchezze?
Ieri ho visto Presa diretta (sull'educazione all'affettività e la bufala gender) e sono rimasta sconcertata in particolare dagli attivisti di Militia Christi e dal loro assolutismo. È così per loro, perciò deve essere vero e valido per tutti.
Questa visione è la vera palestra dell'intolleranza, questo voler credere che sia errato e quindi da vietare o comunque da biasimare tutto ciò che non condividiamo.
Ad esempio, a mia figlia è stato detto in classe che, non essendo battezzata, è ancora sporca del peccato di Eva. Mi ha chiesto se fosse vero. Le ho risposto che chi crede sia vero fa bene a battezzare i propri figli. Io non credo che lo sia, e mi basta che lei si assuma la responsabilità degli sbagli che commette e cerchi di non ripeterli. Io non credo che la mia etica sia la sola valida, e cerco di trasmetterle il rispetto per l'etica altrui. Chi le dice certe cose, oltre a metterle addosso un marchio che sa di Inquisizione, mostra di non avere rispetto per chi la pensa diversamente, neppure se non gli arreca alcun danno.
È fondamentalismo anche questo, non solo quello islamico.

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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Trilli » lun feb 01, 2016 4:50 pm

Riflettevo sul fatto che le argomentazioni che si portano contro la stepchild adoption sono le medesime che, oltre quarant'anni fa, si portavano contro il divorzio.
Che avrebbe distrutto la famiglia tradizionale.
Che i bambini dei divorziati sarebbero stati traumatizzati, additati, pieni di problemi.
Per fortuna il Paese resse e, col tempo, si capì che fa più danno assistere alle umiliazioni, alle violenze, agli abusi in famiglia che vedere due genitori separati ma sereni e non privati della propria dignità.
Che il modello di famiglia si trasmette non per il fatto di essere sposati, ma per il rispetto, il sostegno, l'amore che uniscono i coniugi.
Soprattutto, che l'esistenza di una legge che consente il divorzio non obbliga nessuno, neppure una donna picchiata dal marito, a usufruirne.


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R: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Lucia76 » lun feb 01, 2016 4:54 pm

Io non prendo per verità assoluta ciò che dice la Paglia. Credo che nel suo discorso ci siano verità assolute perché oggettive ed evidenti: per procreare ci vuole un uomo e una donna, questa è la realtà, non è religione né voler imporre le proprie idee. Lei dice che infatti non è la "normalità", sbaglia? Se arriviamo a relativizzare questo davvero diventa difficile anche comprendersi.
Non ti (tu generico) impongo la mia visione, io non ho nulla contro gli omosessuali, ci mancherebbe pure, due persone adulte fanno quello che vogliono, se vogliono vivere insieme se vigliono ufficializzare la loro unione, nessun tipo di problema. Ma se si parla di bambini allora IO (che pur nella mia piccolezza d'opinione gli studi di pedagogia gli ho anche fatti) sono molto perplessa e molto preoccupata. Il discorso di lella è giustissimo a mio parere, mi riferisco al discorso figli. E cosa dire quando la psicologa ti dice che a quel figlio manca un riferimento maschile (ad esempio) e che invece gli servirebbe? Tutto inutile? Figura educativa maschile e femminile sono uguali? No. E non lo dico io, e neppure il papa, ma gli studi, la scienza ecc. Poi certo che se una mamma (o un padre) si trova da sola farà del suo meglio e anche di più, ma decidere a priori che quel bambino non avrà un padre o una madre perché tu adulto hai le tue idee... non lo trovo corretto né etico.
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Re: RE: Re: R: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Trilli » lun feb 01, 2016 5:07 pm

Lucia76 ha scritto:Io non prendo per verità assoluta ciò che dice la Paglia. Credo che nel suo discorso ci siano verità assolute perché oggettive ed evidenti: per procreare ci vuole un uomo e una donna, questa è la realtà, non è religione né voler imporre le proprie idee. Lei dice che infatti non è la "normalità", sbaglia? Se arriviamo a relativizzare questo davvero diventa difficile anche comprendersi.
Non ti (tu generico) impongo la mia visione, io non ho nulla contro gli omosessuali, ci mancherebbe pure, due persone adulte fanno quello che vogliono, se vogliono vivere insieme se vigliono ufficializzare la loro unione, nessun tipo di problema. Ma se si parla di bambini allora IO (che pur nella mia piccolezza d'opinione gli studi di pedagogia gli ho anche fatti) sono molto perplessa e molto preoccupata. Il discorso di lella è giustissimo a mio parere, mi riferisco al discorso figli. E cosa dire quando la psicologa ti dice che a quel figlio manca un riferimento maschile (ad esempio) e che invece gli servirebbe? Tutto inutile? Figura educativa maschile e femminile sono uguali? No. E non lo dico io, e neppure il papa,
Quindi torno a chiederti: le mamme sole? Bisognerebbe imporre loro il matrimonio o toglier loro i figli? Daniele Novara (psicopedagogista) ha chiarito che si parla di "ruolo" maschile, non di "genitore maschio" e che all'occorrenza quel ruolo lo dovrà ricoprire la madre.
Quanto alle verità assolute oggettive ed evidenti, per procreare ci vogliono due genitori sani fertili e in grado di procreare. Quindi niente fivet?
Infine, perché TU vuoi imporre ad altri la TUA visione sull'educazione dei figli? Tu non ricorrerai alla fecondazione eterologa e possibilmente neanche a quella non eterologa, tu non sposerà una donna e non cercherai una madre surrogata.
Ma perché devi impedire a ME di farlo? Chi ti dice che io, solo perché non la penso come te, debba essere per forza un cattivo genitore?
Torno a dire che le stesse argomentazioni erano usate contro il divorzio.

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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Trilli » lun feb 01, 2016 5:13 pm

Metto anch'io il mio link
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... a/2422816/

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Re: R: RE: Re: RE: Re: R: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Lucia76 » lun feb 01, 2016 5:27 pm

Trilli ha scritto:
Lucia76 ha scritto:Io non prendo per verità assoluta ciò che dice la Paglia. Credo che nel suo discorso ci siano verità assolute perché oggettive ed evidenti: per procreare ci vuole un uomo e una donna, questa è la realtà, non è religione né voler imporre le proprie idee. Lei dice che infatti non è la "normalità", sbaglia? Se arriviamo a relativizzare questo davvero diventa difficile anche comprendersi.
Non ti (tu generico) impongo la mia visione, io non ho nulla contro gli omosessuali, ci mancherebbe pure, due persone adulte fanno quello che vogliono, se vogliono vivere insieme se vigliono ufficializzare la loro unione, nessun tipo di problema. Ma se si parla di bambini allora IO (che pur nella mia piccolezza d'opinione gli studi di pedagogia gli ho anche fatti) sono molto perplessa e molto preoccupata. Il discorso di lella è giustissimo a mio parere, mi riferisco al discorso figli. E cosa dire quando la psicologa ti dice che a quel figlio manca un riferimento maschile (ad esempio) e che invece gli servirebbe? Tutto inutile? Figura educativa maschile e femminile sono uguali? No. E non lo dico io, e neppure il papa,
Quindi torno a chiederti: le mamme sole? Bisognerebbe imporre loro il matrimonio o toglier loro i figli? Daniele Novara (psicopedagogista) ha chiarito che si parla di "ruolo" maschile, non di "genitore maschio" e che all'occorrenza quel ruolo lo dovrà ricoprire la madre.
Quanto alle verità assolute oggettive ed evidenti, per procreare ci vogliono due genitori sani fertili e in grado di procreare. Quindi niente fivet?
Infine, perché TU vuoi imporre ad altri la TUA visione sull'educazione dei figli? Tu non ricorrerai alla fecondazione eterologa e possibilmente neanche a quella non eterologa, tu non sposerà una donna e non cercherai una madre surrogata.
Ma perché devi impedire a ME di farlo? Chi ti dice che io, solo perché non la penso come te, debba essere per forza un cattivo genitore?
Torno a dire che le stesse argomentazioni erano usate contro il divorzio.

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Trilli provo a risponderti, anche se l'ho già fatto non solo in questo post ma più volte in questo forum. Poi chiudo però, scusatemi.
Trovo totalmente fuori luogo quello che mi chiedi a proposito delle mamme sole. L'ho appena detto e lo ridico: le mamme sole (che di solito non scelgono di esserlo) si fanno un culo tanto per crescere ed educare i loro figli, direi che ne abbiamo esempi più che illustri e stimati in questo forum e ovunque vicino a noi. Sinceramente non so come facciano perché io mi sento una schiappa e ho l'aiuto di mio marito. Perché mai dovremmo togliere figli a una mamma sola? E ancora più assurdo, perché dovrebbe sposarsi o essere obbligata a farlo? Pensi davvero che qualcuno abbia in testa questi pensieri? Nessuno dice che un figlio cresciuto da una madre single cresce male o con problemi. NON LO DICE NESSUNO, o meglio nessuno di autorevole ecco. Resta il fatto che a quel figlio mancherà un padre. E questo non è indifferente. Potrà sentirsi abbandonato, potrà risentire della figura maschile con cui identificarsi se è maschio, potrà non avere niente di tutto questo e fare la vita più serena e felice del mondo, ma che a quel bambino manchi un pezzo (delle sue radici ad esempio) resta innegabile. Stessa cosa vista al femminile, ossia se manca la mamma. Che cosa c'è di strano o di falso? Nessuno accusa nessuno mi pare, non io almeno.
Su questo del ruolo educativo maschile e femminile c'è una letteratura infinita (compreso il prof. Novara che citi tu), così come c'è una notevole bibliografia sulla "assenza del padre" (assenza spesso non solo o non tanto fisica). Detto questo (che esula grandemente da un discorso religioso), resto perplessa e preoccupata sullo eliminare le differenze di genere per quanto riguarda la crescita e l'educazione di un bambino. Una volta fui quasi linciata per l'esempio che feci dell'essere senza una gamba, lo ricorderai forse. La penso ancora così, e ho spiegato le basi scientifiche e le evidenze di questo pensiero. Poi non nego la possibilità che un bambino possa crescere benissimo in una coppia di omosessuali, così come può crescere malissimo con due genitori etero, ma ciò non giustifica "esperimenti" perché si parla di vita umana.
per rispondere alle ultime domande, io non impedisco a nessuno di ricorrere all'eterologa o di fare chissà che altro, chi sono per impedirlo? Non sono io il legislatore ma se mi si chiede un parere (e il mio parere ha lo stesso identico peso del tuo così come di quello della Paglia o di chiunque altro) io lo esprimo. Accuso qualcuno di essere inadeguato o cattivo genitore? Mai fatto sinceramente.
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Re: R: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Lucia76 » lun feb 01, 2016 5:32 pm

(Ho visto ora che il mio post che hai quotato tu non era intero)
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Re: La famiglia tradizionale e quella meno tradizionale

Messaggio da Tropical » lun feb 01, 2016 5:34 pm

Diciamo che gli spunti in questo tipo di dibattito sono tanti. Ognuno la guarda a suo modo, c'è chi preferisce farne un problema di etica e chi di diritti.

Io preferisco pensare che regolamentare l'adozione sia meglio che vietarla del tutto perché ricordiamoci che per due donne resta più "semplice" avere un figlio. Allora, perché togliere questa possibilità agli uomini?

Non ricordo da chi è stato detto che due gay hanno un figlio per capriccio. Allora devo anche pensare che una coppia etero sterile facciano l'inseminazione per capriccio?

Concordo su Trilli sull'argomentazione del divorzio, di cui ne aveva parlato all'inizio Francesca. Ho visto dei manifesti dell'epoca e la loro unica difesa era quella di non pensare ai bambini.

Direi che adesso il divorzio è diventata normalità.
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