Una notizia che continua a farmi pensare

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Lella
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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da Lella » gio gen 21, 2016 11:24 am

CisePunk ha scritto:però... Chiara, mia figlia che ora ha 21 anni, non ha mai nemmeno lontanamente pensato di fare una cosa simile. Anzi ha pure lo stesso ragazzo (il primo) da 5 anni.
Non lo so... non mi convince questo fatto che dipende dai social.
Mi sono iscritta a FB perché avevo visto che si era iscritta lei, altrimenti non mi avrebbe mai appassionato (sono una vecchia bacucca che ama ancora le BBC e IrcNet).
Ritorno a pensare che dipende moltissimo dall'educazione, ma pure dall'indole della persona e con quella c'è poco da fare.
no un attimo, non abbiamo detto che dipende dai social, ma che sicuramente la rete espone a più adescamenti, ovvio che certi adescamenti devono trovare terreno fertile per agire.
Come è vero che gli adescamenti possono anche capitare per strada o nella vita di tutti i giorni.


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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da CisePunk » gio gen 21, 2016 11:27 am

Lella ha scritto:
CisePunk ha scritto:però... Chiara, mia figlia che ora ha 21 anni, non ha mai nemmeno lontanamente pensato di fare una cosa simile. Anzi ha pure lo stesso ragazzo (il primo) da 5 anni.
Non lo so... non mi convince questo fatto che dipende dai social.
Mi sono iscritta a FB perché avevo visto che si era iscritta lei, altrimenti non mi avrebbe mai appassionato (sono una vecchia bacucca che ama ancora le BBC e IrcNet).
Ritorno a pensare che dipende moltissimo dall'educazione, ma pure dall'indole della persona e con quella c'è poco da fare.
no un attimo, non abbiamo detto che dipende dai social, ma che sicuramente la rete espone a più adescamenti, ovvio che certi adescamenti devono trovare terreno fertile per agire.
Come è vero che gli adescamenti possono anche capitare per strada o nella vita di tutti i giorni.
Ora comprendo meglio.
Se devo dirla tutta, quando ero più piccola, "l'adescatrice" (passatemi il termine) ero io, ma non per sesso, bensì per trovare persone con cui condividere una passione come quella dei fumetti. Siccome non esistevano - come invece è oggi - delle ludoteche o gruppi in cui ritrovarsi e discutere dei propri beniamini, lasciavo il mio numero di telefono e indirizzo nell'ultima pagina dei fumetti che rivendevo.
A ripensarci oggi mi vengono i brividi... Giusto per capire quanto ero innocente nella mia testa!
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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da CisePunk » gio gen 21, 2016 11:30 am

E vogliamo parlare dello scambio lettere via riviste? Non so voi ma io ho conosciuto un mare di gente vicina e lontana tramite la posta. Però, tranne casi isolati di telefonate pornografiche (alle quali rispondevo in modo adeguato per far perdere interesse all'interlocutore), non ho mai avuto problemi né mi è mai saltato in testa di avere qualcosa in cambio.
Continuo a pensare che i mezzi esistevano anche prima, ma la mentalità era differente.
Che non è "si stava meglio quando si stava peggio". Semplicemente non esisteva proprio l'idea.
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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da sweet » gio gen 21, 2016 11:41 am

Però si stava bene anche prima...e non era peggio no? Beh era una battuta questa però l'infanzia e l'adolescenza non era minata come oggi. Certo che c'erano casi disperati anche allora ma non so...ora mi sembra proprio più facile inciampare in situazioni ambigue (vedi l'incidente dei figli di Lidia)
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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da CisePunk » gio gen 21, 2016 11:47 am

sweet ha scritto:Però si stava bene anche prima...e non era peggio no? Beh era una battuta questa però l'infanzia e l'adolescenza non era minata come oggi. Certo che c'erano casi disperati anche allora ma non so...ora mi sembra proprio più facile inciampare in situazioni ambigue (vedi l'incidente dei figli di Lidia)
Quello che non possiamo stabilire è se invece è un problema di maggiore informazione rispetto a prima. Il giornalismo ha cambiato modo di operare. Si cerca sempre di enfatizzare il più possibile i problemi (anche mentendo) e, se capita un misfatto, improvvisamente vengono rivelati tutti i casi dello stesso tipo per giorni e giorni, dando l'impressione che la diffusione sia maggiore del normale. In verità è soltanto un metodo giornalistico di fare notizia.
Potrebbe anche essere che il problema fosse diffuso anche prima ma non reso pubblico per tante ragioni (vedi problemi di tipo culturale, sociale, non si denunciavano questi fatti, risultava scandaloso ed era tabù, ecc.).
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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da sweet » gio gen 21, 2016 11:49 am

Hai ragione, sì
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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da Lella » gio gen 21, 2016 11:54 am

CisePunk ha scritto: Potrebbe anche essere che il problema fosse diffuso anche prima ma non reso pubblico per tante ragioni (vedi problemi di tipo culturale, sociale, non si denunciavano questi fatti, risultava scandaloso ed era tabù, ecc.).
anche questo può essere
Io ricordo che quando ero ventenne rimasi sbalordita nel vedere quanti ragazzi si prostituivano la sera in una particolare zona di Milano....
per cui si il fenomeno c'era già più di vent'anni fà anche per quanto riguarda i ragazzi
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Re: Una notizia che continua a farmi pensare

Messaggio da CisePunk » gio gen 21, 2016 12:02 pm

Lella ha scritto:
CisePunk ha scritto: Potrebbe anche essere che il problema fosse diffuso anche prima ma non reso pubblico per tante ragioni (vedi problemi di tipo culturale, sociale, non si denunciavano questi fatti, risultava scandaloso ed era tabù, ecc.).
anche questo può essere
Io ricordo che quando ero ventenne rimasi sbalordita nel vedere quanti ragazzi si prostituivano la sera in una particolare zona di Milano....
per cui si il fenomeno c'era già più di vent'anni fà anche per quanto riguarda i ragazzi
E qui mi torna in mente "i ragazzi dello zoo di Berlino". Consideriamo anche questo aspetto.
Probabilmente il problema era diffuso anche prima ma riguardava certe categorie sociali. Oggi si sviluppa trasversalmente attraverso tutte le categorie sociali, quindi ci tocca più direttamente.
Avrebbe fatto notizia, negli anni 70/80, che un tossico si prostituiva per denaro (anche se a 13 anni)? Non credo. Avrebbe solo confermato quello che era: un tossico.
Ci avrebbe scandalizzato più di tanto leggere che un gay si prostituiva? No, c'eravamo abituati. Diciamolo.
Oggi è diverso da questo punto di vista. Ci scandalizziamo e preoccupiamo perché non riguarda solo quel ceto, quel gruppo, ma può riguardare chiunque e spesso pure con un'alta cultura e di buona estrazione sociale.
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