Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

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Paola
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Paola » sab nov 14, 2015 1:38 pm

micmar ha scritto:
Paola ha scritto:
micmar ha scritto:
Sì, ma è nell'essere senza speranze che l'odio ha radici
un po' come i ragazzini palestinesi che si fanno esplodere, non hanno nulla da perdere, non hanno nulla
Mic, ora dirò una cosa impopolare ma se anche questi come quelli dell'attentato a Charlie erano già segnalati come terroristi, o addirittura condannati di atti terroristici, la Francia, tutta l'Europa deve RIVEDERE e urgentemente il suo concetto di libertà.

Se non hai nulla da perdere e vuoi morire per una causa che NON RIGUARDA la nazione che ti ospita vai nel tu paese.

Lo dico qui perché so che posso dirlo, pur vomitando sulla pagina del quotidiano LIBERO di oggi, pur non essendo razzista MA è ora di finirla di dare la colpa all'occidente di qualcosa che ha radici lontane e che non siamo in gradi di gestire, evidentemente.
è evidente che non sappiamo gestirlo, ma (e cerco di essere razionale)
1. non siamo più in grado di rimandare indietro, non tutti quelli che compiono attentai sono così evidentemente visibili
2. tornerebbero facilmente, non sono disperati che viaggiano sui barconi, ma sono persone che sono addetsrate da chi di soldi ne ha a palate

e seppure capisca quello che vuoi dire, mi rifiuto di considerare la repressione l'unica via possibile, perchè avrebbero vinto loro cazzo!
hanno vinto Michela.
Prendiamone atto...

E sul punto UNO ti dico: rimandiamo indietro ALMENO quelli che sono in odore di terrorismo.

Sai una cosa, faccio un esempio epr farmi capire.
Adesso per Expo chi voleva lavorare, anche il muratore, veniva passato allo scanner anche nella vita personale, non è potuto entrare un chiodo che non fosse stato attentamente analizzato sin dall'origine, tanto che, nonostante la lombardia sia una regione ad alto epricolo mafioso negli appalti pubblici, nessuna infiltrazione c'è stata, nemmeno minima.
E sai perché?
Perché un giorno l'EI FU ministro Martelli chiese a Falcone di fare una legge specifica su appalti e mafia, affinché vi fosse una differenza NETTA fra il delinquente comune e quello AFFILIATO alla MAFIA.

(ci sono stati i casi di corruzione che ben sappiamo, e subito dopo è stato chiesto di legiferare in tal senso, anche il corruttore come il mafioso non deve essere trattato da delinquente comune ma deve avere un capitolo delle leggi che riguardi QUEL tipo di reato e quindi disponga che se ti macchi del pagamento di una tangente TU NON POSSA mai PIU' aprire un'attività pubblica, tu e tutta la tua famiglia e discendenza a meno che si dissocino apertamente da te. Per expo e la mafia è stato così, alcune imprese sono state scartate perché avevano persone di Corleone che risultavano co-abitanti con pregiudicati mafiosi.)
E sai perché questo si è fatto?
Perché NON si poteva rischiare che Expo non venisse fatta e siccome la legge prevede che in caso di appalto mafioso l'appalto sia tolto all'impresa e dato ad altra impresa (cosa che non succede in caso di corruzione) non s'è voluto rischiare.

Ora, ho fatto questo esempio perché per me è stato LAMPANTE capire che il concetto di libertà, di diritto, di colpa dovesse essere RIVISTO.

Per il terrorismo Islamico va fatto uguale.
Se intercetto una chiamata, se so che in una predica ad una funzione religiosa, se ti scappa in una lite un "Per Allah" vai imemdiatamente da dove sei venuto, te e tutta la tua famiglia, senza passare dal via.

Così salvo tutti i mussulmani oggi dalle prime pagine di MERDA come quella di LIBERO.


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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Tropical » sab nov 14, 2015 1:38 pm

Non guardo più i tg, ma leggo a volte il televideo.

Qualche giorno fa avevo letto che era stato ucciso il califfo. Era stata confermata la notizia o no?
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Paola » sab nov 14, 2015 1:43 pm

micmar ha scritto:
Paola ha scritto:
micmar ha scritto:
ma questa è strumentalizzazione, non religione.
Quelli che si fanno esplodere sono dei cretini disperati, che si sono fatti plagiare da gente che sa benissimo cosa sta facendo e non lo fa certo per portare avanti principi religiosi.
Purtroppo non c'è differenza MIC, certo che ce l'hanno un portavoce ed è il califfo, e sono gli integralisti.
Da noi il Papa non se lo caga nessuno se non per le cose belle.
il califfo è un criminale, che piega la religione a scopi personali che fino a poco tempo fa coincidevano con quelli dell'occidente.
Michela il Califfo detta legge a questi ragazzi.
A me NON basta più che si dica che il califfo fa affari con le industrie di armi, con la mafia, con putin, con sticazzi e stimazzi.
A me interessa che un ragazzo, che NON SA NULLA di questi giri di potere, in PIENA LIBERTA', IN UN PAESE LIBERO e FELICE scelga il califfo anziché la pace, ma soprattutto anziché la sua VITA.

rubo da wikipedia, a proposito dei terroristi della strage a Charlie Hedbo.

Nel 2008, Chérif Kouachi era stato arrestato per terrorismo e condannato a tre anni di reclusione in quanto membro del gruppo terroristico di Abu Musab al-Zarqawi che reclutava e inviava estremisti combattenti in Iraq.

L'attentato del giorno successivo, è invece opera del trentaduenne Amedy Coulibaly, nato a Juvisy-sur-Orge e già condannato per furto di armi nel 2001. Nel 2010 era stato inoltre arrestato per aver aiutato il terrorista Smaïn Aït Ali Belkacem in un'evasione.
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Martina » sab nov 14, 2015 1:48 pm

Con sta gente non puoi trattare. Non ci puoi parlare. Non la puoi rimandare indietro col biglietto "persona indesiderata nel nostro paese", lui non ci ritornerà ma qualcun altro lo farà al posto suo...

Sono come un tumore di quelli terribili che non ti lasciano scampo. Finché esistono loro la vita altrui sarà sempre a repentaglio.

Però, ripeto, fatico a pensare a modalità di repressione non violente e non vorrei si arrivasse a questo punto. Sarebbe mettersi al loro livello? Ma a che punto siamo?
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da micmar » sab nov 14, 2015 1:54 pm

Non ne sono convinta Paola, non credo che barricarsi possa bastare. Sono state compiute sicuramente delle leggerezze ma io credo ancora nell'integrazione, nella cultura, sono le basi della mia esistenza e del mio lavoro.

Vi posto qui una vignetta che ha postato mirkaccio
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Paola » sab nov 14, 2015 2:02 pm

micmar ha scritto:Non ne sono convinta Paola, non credo che barricarsi possa bastare. Sono state compiute sicuramente delle leggerezze ma io credo ancora nell'integrazione, nella cultura, sono le basi della mia esistenza e del mio lavoro.

Vi posto qui una vignetta che ha postato mirkaccio
Michi proprio perché io credo nell'integrazione credo che vada fatta repressione verso chi è in odore di terrorismo, che non deve integrarsi.
In questo mi piacerebbe come a Nat una presa di posizione NETTA di tutti gli IMAM come ha fatto quello del CAIRO stamattina.
Chi è in odore di terrorismo va scomunicato (o roba del genere), e deve lasciare il paese che lo ospita immediatamente.
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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da Trilli » sab nov 14, 2015 2:12 pm

Sembrerà un OT ma non lo è.
Ho appena finito di leggere i risultati dell'ultimo invalsi, quello di terza media.
I ragazzi stranieri di seconda generazione (che qui da noi sono 70% mussulmani) hanno prestazioni molto più basse, ma di un 20-30%, rispetto ai coetanei italiani. Ciò inevitabilmente si riflette sulle loro scelte scolastiche e sulle opportunità professionali. Metteteci questo, metteteci la diffidenza che respirano intorno a loro (se non l'odio), che sfocia spesso in insulti tipo "negro di merda, torna al tuo paese" (sentita nella mia scuola, verso un marocchino di seconda generazione reo di aver reagito al furto del diario)...
Ecco, questi ragazzi non sono davvero integrati. Non lo sono le loro madri, col capo coperto. Non lo sono i loro padri, con le loro vecchie station wagon.
Stanno in un limbo, dove noi li abbiamo collocati, alfabetizzandoli e poi dimenticandoci di loro.
Accettandoli solo se ci fanno dimenticare di essere stranieri, vestendosi all'occidentale e mandando i figli a giocare all'oratorio.
Ma l'oratorio (meritorio che possa essere) non è uno spazio comune, neutro. Mi ci sentivo spaesata io, immagino il senso di straniamento che possono provare loro.
È un gap, un divario misto a disagio, sul quale l'integralismo può far presa con una certa semplicità.

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Re: Parigi, oltre al dolore, proviamo a riflettere insieme su cosa sta succedendo?

Messaggio da micmar » sab nov 14, 2015 2:12 pm

Paola ha scritto:
micmar ha scritto:Non ne sono convinta Paola, non credo che barricarsi possa bastare. Sono state compiute sicuramente delle leggerezze ma io credo ancora nell'integrazione, nella cultura, sono le basi della mia esistenza e del mio lavoro.

Vi posto qui una vignetta che ha postato mirkaccio
Michi proprio perché io credo nell'integrazione credo che vada fatta repressione verso chi è in odore di terrorismo, che non deve integrarsi.
In questo mi piacerebbe come a Nat una presa di posizione NETTA di tutti gli IMAM come ha fatto quello del CAIRO stamattina.
Chi è in odore di terrorismo va scomunicato (o roba del genere), e deve lasciare il paese che lo ospita immediatamente.
già la parola odore di terrorismo mi mette ansia
facciamo quindi come è stato fatto con le br negli anni Settanta? Non mi sembra ci sia riuscito molto bene.
Il rischio è quello di trasformare i carnefici in vittime, con conseguenze, sulle menti fragili, ancor più pesanti delle attuali.
vogliamo imporre leggi più severe sui reati di terrorismo? mi va anche bene, ma bisogna fare molta attenzione.

Se non sbaglio poi, i due di cui parlavi più su erano cittadini francesi, quindi la questione non così facile come appare.
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