:bacio:Anto 59 ha scritto:Sicuramente loro sono dei privilegiati perchè hanno le possibilità economiche di offrire ai propri figli luoghi ed opportunità studiati per loro e per lasciare agli altri componenti della famiglia una certa tranquillità,penso sempre invece a chi ha figli con problematiche simili ma non può offrire loro le stesse cose e che si trova giornalmente a combattere anche contro la burocrazia ottusa.
Una notte ho sognato che parlavi
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Di quello di Ervas io ho letto solo poco pagine.
Non mi piaceva.
Questo l'ho letto velocemente e ho apprezzato tantissimo la descrizione della moglie, della sua trasformazione a seguito della disabilità del figlio.
Per il resto lo trovato pesante.
Ma d'altronde la sua situazione è particolarmente pesante.
Tengo letto anche il suo sito (Insettopia) ma spesso lo trovo angosciante.
Anche se sicuramente ne ha motivo.
Non condivido l'angoscia per il futuro.
Ovviamente suo figlio rispetto a Vittorio è più grande e probabilmente ci sono poche probabilità di miglioramento.
Fra l'altro se non ricordo male comunica poco.
Come dire.
La direzione ci deve essere.
Ma giorno per giorno.
Facendo il possibile.
E da ignorante e da arrogante perchè non ho figli a funzionamento tipico, sono convinta che dovrebbe valere per tutti.
Non mi piaceva.
Questo l'ho letto velocemente e ho apprezzato tantissimo la descrizione della moglie, della sua trasformazione a seguito della disabilità del figlio.
Per il resto lo trovato pesante.
Ma d'altronde la sua situazione è particolarmente pesante.
Tengo letto anche il suo sito (Insettopia) ma spesso lo trovo angosciante.
Anche se sicuramente ne ha motivo.
Non condivido l'angoscia per il futuro.
Ovviamente suo figlio rispetto a Vittorio è più grande e probabilmente ci sono poche probabilità di miglioramento.
Fra l'altro se non ricordo male comunica poco.
Come dire.
La direzione ci deve essere.
Ma giorno per giorno.
Facendo il possibile.
E da ignorante e da arrogante perchè non ho figli a funzionamento tipico, sono convinta che dovrebbe valere per tutti.
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Non sono sicura al 100% ma mi sembra che anche Nati due volte sia una storia di vita vissuta .
Polpit se ti è sembrato pesante il primo libro di Nicoletti ti direi di non leggere neanche il secondo,e sì penso proprio che suo figlio sia non verbale o quasi,però c'è un bellissimo pezzo sulla settimana che alcuni ragazzi tra i quali Tommy hanno fatto a cavallo dove lui trovava un Tommy più grande e autonomo,salvo poi ritrovarlo come prima una volta finita questa esperienza.
Polpit se ti è sembrato pesante il primo libro di Nicoletti ti direi di non leggere neanche il secondo,e sì penso proprio che suo figlio sia non verbale o quasi,però c'è un bellissimo pezzo sulla settimana che alcuni ragazzi tra i quali Tommy hanno fatto a cavallo dove lui trovava un Tommy più grande e autonomo,salvo poi ritrovarlo come prima una volta finita questa esperienza.
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Sì, l'ho lettaAnto 59 ha scritto: c'è un bellissimo pezzo sulla settimana che alcuni ragazzi tra i quali Tommy hanno fatto a cavallo dove lui trovava un Tommy più grande e autonomo,salvo poi ritrovarlo come prima una volta finita questa esperienza.
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Perché Ervas non ti é piaciuto?
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Non mi piaceva come scriveva.
Ed ho fatto più di un tentativo.
Ed ho fatto più di un tentativo.
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Ma pensa. Domani lo prendo in mano.
Re: Una notte ho sognato che parlavi
Leggere Ervas è stata una passeggiata, una boccata d'aria, bello ma tanto tanto edulcorato. Nicoletti è un pugno allo stomaco e chi ha un figlio con disabilità sa di cosa parlo. Mi colpì il racconto delle uscite con il figlio, di quando entrava in crisi, degli sguardi delle persone che sulle prime non capivano che avesse una disabilità, del terrore di non sapere come sarà il loro futuro, della assenza o quasi delle istituzioni. Questo è tanto altro che ti lasciano un nodo alla gola, ma fanno anche tanto riflettere.