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Gli svaghi delle Noimamme
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caterina
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Messaggio da caterina » mar dic 03, 2013 12:41 pm

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Barbara Baraldi[/center]

SINOSSI
Zoe ha gli occhi gialli come quelli di un animale selvatico. Non ci sarebbe nessun problema se fosse un gatto o una civetta, ma non potendo volare via, un giorno ha dovuto imparare a graffiare. Da allora è Zoe la cattiva e i suoi unici amici sono Chloe, perennemente innamorata del ragazzo sbagliato, e il pianoforte. Solo quando si abbandona alle sue note Zoe riesce a riempire il vuoto che ha dentro e a lenire il dolore per la perdita di sua madre, morta in un misterioso incidente. Il suo cuore è una pietra, e Zoe è convinta che non si innamorerà mai. Fino a quando nella sua vita non irrompe Sebastian, un ragazzo dagli occhi di smeraldo capace di strappare il velo che la protegge dal mondo. Eppure Sam, proprietaria della caffetteria Bloody Mary, la mette in guardia: Sebastian è pericoloso, e lei dovrà rinunciare al suo amore. Zoe è disperata: come può ucciderla l'unica cosa che l'abbia mai fatta sentire viva? La risposta è sepolta in un lontano passato, un tempo buio in cui un Inquisitore arse sul rogo la stessa strega che lo infiammò d'amore...

COMMENTO
Ricordiamo che la Baraldi (è modenese) fa parte della scuderia Mondadori da tempo immemore, da quando cioè ha scritto la fortunatissima trilogia di SCARLETT.
Fortunatissima e azzeccatissima, perchè SCARLETT senza dubbio non ha niente di invidiare allegrandi trilogia YA che provengono da america o inghilterra.
Brava quindi la Baraldi che, per sfondare, si è data al fantasy anche se la sua vera passione è il giallo.
Comunque.
Ho letto questo libro su consiglio di un'amica blogger che voleva un mio parere e devo dire che il mio parere è stato negativo al massimo: una scrittura che definire elementare e scontata è - vi assicuro- riduttivo.
Dialoghi banali e puerili.
Personaggi stereotipati.
E il solito mondo goth che tanto è caro alla scrittrice (ma quello ci sta, lei ne è appassionata).
Ma proprio non ci siamo.
La YA adesso va di moda, e io leggo quasi tutto per farmi un'idea e capire cosa va e cosa non va nel panorama italiano. Ma si può scrivere una YA anche usando i giusti tempi verbali e costruendo frasi un poco più complesse, assicuro io.


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