Marta è stata una scelta più di testa che di pancia, a dire la verità.Laste ha scritto:Io, per contraddire Lucia qui sopra, ho avuto la terza figlia di testa e non di pancia.
Diciamocelo, dopo Ruggero e con la fatica di Dario non avevo voglia di fare un terzo figlio.
Ma sapevo che più avanti me ne sarei pentita.
Ho cominciato la ricerca con un senso di soffocamento, diventato via via eccitazione, e commozione, e gioia.
Ad oggi sono felice di aver "osato" perché la mia non-pancia era soprattutto dovuta alla fatica e al rilassamento che mi veniva dall'aver raggiunto dei traguardi con gli altri figli.
Però...se deciderai di fare un secondo figlio,metterei in conto la possibilità di cercare supporto. Io ad esempio dopo la terza gravidanza ho avuto degli incontri con la psicologa del consultorio per parlare dei problemi di gestione dei 3, che mi mettevano in crisi.Le sensazioni che descrivi per la prima gravidanza non sono da sottovalutare
Per il terzo figlio sono combattuta. Il desiderio di averne un altro è grande ma adesso vedo quanta fatica faccio con due e questa cosa mi frena tantissimo. Come te, Lav, ho paura di pentirmene in futuro ad aver lasciato le cose così come sono. Non mi sento ancora completa, però....