I classici

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Maura
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Re: I classici

Post by Maura »

Il signore delle mosche di William Golding è un romanzo che narra la storia di un gruppo di ragazzini che si ritrova su un'isola deserta senza adulti e deve sopravvivere.
È un libro duro perchè illustra le dinamiche umane che si innescano in situazioni di rischio pericolo e paura, dinamiche cui i bambini non sono esenti, anzi.
È scritto superbamente e certe descrizioni dell'isola tolgono il fiato. Anzi, è proprio la bellezza straordinaria dell'isola a rendere la violenza che si sviluppa nel gruppo ancora più evidente e drammatica.

Golding era un maestro elementare.
Scrisse qsto libro spinto dall'esperienza che aveva avuto negli anni osservando i bambini.
La sua idea è che il male vive anche in loro.

Detta cosi sembra una visione apocalittica ma nella sua prospettiva amara c'è tanta verità. Lui ha semplicemente avuto il coraggio di scriverla.
Enrico 09.03.09
Veronica 22.03.2011

"Ho il corpo di una diciottenne.
Lo tengo in frigo".
(Spike Milligan)

"È ovvio che occuparsi degli altri fa bene, ed è un gesto cosi dannatamente giusto, e anche inevitabile, necessario: ma non mi è mai venuto da pensare che potesse c'entrare davvero con il senso della vita. Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso del l'animo, o di miseria, dipende dai casi"
(A.Baricco)
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Nat
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Re: I classici

Post by Nat »

beh no
io del libro "vaccata" posso dimenticarmi cose e relazioni (spesso l'intero libro)
posso anche saltare qualche pagina
e indipendentemente dalla lunghezza lo leggo in 2/4/3 sere
mentre il classico (o libro che reputo bello) me lo voglio gustare bene

se lo leggi la sera con la palpebra calante prima che riesci ad entrare nella storia ce ne vuole
va a finire che lo lascio sul comodino per settimane
e non me lo godo
perchè io devo leggere tutto di un fiato

però penso sia personale la cosa
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Maura
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Re: I classici

Post by Maura »

Nat io come te.
Ed è la ragione per cui dopo viki ho quasi smesso di leggere. Perchè siccome ho una testa di rapa e per ne i libri leggeri sono uno spreco di tempo, son finita a non leggere niente. Bel traguardo.
Qst'estate ho cambiato rotta. Mi son detta, intanto leggi poi prima o poi tornerai alle cose che ti piacciono davvero.

Il mio problema è che sono cresciuta con in testa la frase per me illuminante del mio prof del liceo. "I libri che una persona può leggere in una vita ci stanno in una stanza piccolissima. Vanno scelti con cura".
Io l'ho fatta mia.

Già. Peccato che il suddetto prof dormisse tre ore per notte e passasse il resto della notte a leggere.
Enrico 09.03.09
Veronica 22.03.2011

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