Caterina wrote:Attenzione, anche la Kinsella e i suoi I love a volte mi hanno fatto venire voglia di scagliare il libro contro il muro.
Ma questo è un mio problema verso la letteratura di genere.
Mi spiego: se è un fantasy io accetto TUTTO.
Accetto che tu sappia volare, che esistano fate e folletti, che esista la magia.
Mi immedesimo e divento io stessa protagonista del libro.
Ma se debbo dare per scontato che esistano donne con una compulsione per lo shopping che mentono al marito pur di comprare e mariti che per amore stringono i denti e non dicono niente, allora mi cade tutto. Non mi immedesimo ma non solo, arrivo anche ad odiare i protagonisti.
Non credo più ad una parola a tutto mi sembra assolutamente falso e commerciale.
Questa BJ che si presenta come una cicciona, che beve come una turca e fuma altrettanto non può starmi simpatica in nessun modo, perchè nella vita normale una donna del genere avrebbe la mia disapprovazione.
Ma è una donna che parte così per iniziare un percorso evolutivo comunque (con vari intoppi ma comunque evolutivo). Il libro parte dal fondo per (fra vari alti e bassi) risalire.
E comunque non è che sia grassa. Si sente grassa ma poi ci si rende conto che è solo un po' piena sicuramente non grassa.
Io li considero tutti libri da "treno". Libri da leggere in momenti in cui la concentrazione non è al top ma mi serve impegnare gli occhi. I sostitutivi delle confezioni dello shampoo in bagno.
Ma bisogna ammettere che Bridget ha aperto un filone (che può piacere o meno ma lo ha aperto)