Ci riprovo... con più calma.
Tirando le somme di 2 mesi di asilo... potremmo dire che l'inserimento serve a me. E servirebbe ben più lungo di un paio di settimane.
Non c'è mai stato un giorno in cui mi abbia chiesto di non andare. A parte un paio di giorni nelle prime settimane in cui mi era sembrata provata più che altro emotivamente, e allora l'ho tenuta a casa, durante i finesettimana finisce sempre che mi chiede se indomani ci può andare all'asilo.
Quando torna a casa, all' una, vola in cucina con qualche disegnino, e ci tiene subito a comunicarmi se la sua amica Gioia c'era o no, e così anche le altre della sua cricca. E se il Mattia si è seduto vicino a lei sulla panchina o meno.
Racconta cosa ha mangiato, se sono andati in passeggiata, ecc... ha un sacco di cose da comunicarmi.
La qual cosa da un lato mi rassicura e mi rasserena, dall'altra mi pare di essere tornata ai primi giorni dalla dimissione dall'ospedale appena nata, quando l'avevo sistemata nella culletta accanto al letto e aspettavo con ansia che piagnucolasse per avere la scusa per tirarmela nel letto.
Aspettavo sta crisi, sta crisi, e con la scusa me la tenevo a casa...e invece non arriva.
L'altroieri infine c'è stata la prima riunione di classe.
All'inizio dell' anno mi avevano fatto compilare una specie di questionario, e una delle domande era "cosa vi aspettate dell'esperienza dell'asilo". Io avevo risposto che mi aspettavo per quanto possibile che venisse rispettata e incoraggiata la sua individualità e la sua personale interpretazione del mondo e delle situazioni.
Alla riunione hanno comunicato il programma didattico di quest'anno nonchè l'argomento. (e questo per dire che pur essendo una piccola dell'asilo, il programma didattico ce l'hanno eccome)
Dunque l'argomento sarà la natura e nello specifico il Bosco. Che da noi è parte integrante della nostra vita essendoci più bosco che case.
Per quanto riguarda il programma ci hanno comunicato che intendono seguire una teoria didattica che presuppone "l'insegnamento" se così si può chiamare, a prescindere dallo spazio strettamente scolastico. Così saranno favorite al massimo uscite e passeggiate nel territorio. Appunto bosco, Rocca del Castello e borgo Vecchio, parcogiochi pubblico pur avendo un bel giardino attrezzato anche l'asilo. E partendo da situazioni o cose che attirano l'attenzione in primis i bimbi stessi intavolano il percorso didattico vero e proprio. Proponendo quesiti e stimolando delle vere e proprie discussioni tra bimbi. Per favorire l'espressione dei personali e specifici punti di vista.
Pare stiano seguendo dei corsi di aggiornamento che sviscerano questo modo di insegnare.. che a me personalmente sa molto di unschooling. -e non può che trovarmi grossomodo d'accordo- Un'altro corso di aggiornamento riguarda l'espressione artistica grafica considerata non più come passatempo, ma come linguaggio vero e proprio che merita quindi di essere interpretato e accolto adeguatamente, oltre che favorito. (ma va???)
Dunque tutto considerato non posso che trovarmi soddisfatta dell'approccio, per quanto iniziale. Del corpo docenti, dell'approccio e anche dell'entusiasmo che mostra lei, che è specchio di come si trova penso e dell'atmosfera che respira quotidianamente.
Però concedetemela una battutina sarcastica vi prego.... tutti sti scienziati che studiano come è meglio istruire ed educare bimbi in età prescolare... Fior di pedagogisti che alla fine di studi lunghissimi concludono che non serve stare in un'aula per insegnare loro delle cose.. o che i disegni sono un modo di esprimere emozioni e vissuti e che quindi vanno considerati come linguaggio vero e proprio.. Ok le tecniche vere e proprie saranno anche da studiare per poi applicarle, ma non ditemi che sono teorie innovative..
Asilo ..respiro profondo.. tiriamo le prime somme. :)
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Re: Asilo ..respiro profondo.. tiriamo le prime somme. :)
Forse tu dimentichi che la maggioranza dei genitori, in Italia, ha un'istruzione bassa o medio-bassa.
Per tutti costoro le teorie che citi SONO innovative!
E mi permetto di dire che la scolarizzazione dei figli e' spesso l' unico modo di far evolvere i loro genitori.
Per tutto il resto... Beh ti rammento che i figli non sono nostri, ma del mondo. Finita l' esogestazione, quando prendono coscienza di essere altro da noi, col nostro supporto via via più discreto, e' sano e giusto che trovino la loro strada anche accanto a persone diverse dai genitori!
Per tutti costoro le teorie che citi SONO innovative!
E mi permetto di dire che la scolarizzazione dei figli e' spesso l' unico modo di far evolvere i loro genitori.
Per tutto il resto... Beh ti rammento che i figli non sono nostri, ma del mondo. Finita l' esogestazione, quando prendono coscienza di essere altro da noi, col nostro supporto via via più discreto, e' sano e giusto che trovino la loro strada anche accanto a persone diverse dai genitori!
Re: Asilo ..respiro profondo.. tiriamo le prime somme. :)
Mi fa molto piacere che tu stia trovando un po' quello che cercavi nell'asilo per la tua bimba....mi sembra proprio una bella realtà. Comunque io ho nonne, zie e mamma mestre tra scuole elemetare e materna e corsi sul disegno infantile e sulla didattica come quella applicata al tuo asilo li facevano già trent'anni fa! Molto dipende dalle realtà sociali in cui si vive, immagino. E concordo con Trilli sul ruolo della scuola....
Quindi avanti così!
Quindi avanti così!
Re: Asilo ..respiro profondo.. tiriamo le prime somme. :)
Te l'avevo detto che magari lei sarebbe andata volentieri! Sono contenta!