forse in quel caso Cos dipenderebbe dall'indole del figlio
nel senso che se so che è un tipo spericolato ,poco attento
non lo manderi o farei di tutto per fargli cambiare idea
però ad es. un filgio già maggiorenne magari deciderebbe di andarci comunque senza la mia approvazione :fammipensare:
COSA VOGLIAMO PER LORO
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nene70 wrote:loffin wrote:Io però non riesco ad avere paura di queste scelte (dai capelli alle tette) perché se mi si vendono bene può anche essere che poi le attui anch'io io, ho più paura dell'ignoto ad esempio, che so? se mia figlia mi dicesse di voler entrare in una setta.
Ho fiducia in quelle scelte che dipendono dalla loro volontà, sono certa le faranno in linea con quei quattro valori che ho loro trasmesso (e ne le tette né i capelli viola, in fondo, vanno contro le mie convEnzioni) ma temo scelte annebbiate dall'amore (magari un uomo violento per Madda o una zoccola per Lapo) o dalla fede in qualcosa (per questo capisco più la paura del comunismo di mia madre che non le tette o i capelli viola).
anche io...
soprattutto perchè non te lo direbbe,paola...
udio, su questo squoto, cioè mi auguro, come ho detto all'inizio, che il loro essere contenti passi comunque dalla mia approvazione, che sappiano e abbiano la costanza, la voglia e l'amore necessario per convincermi fino alla nausea che quello che stanno facendo è cosa buona e giusta.
In tutto ciò, davvero, non ho mai sentito mia sorella dire: è la mia vita, faccio quel che voglio perché è giusto sia così, ma l'ho vista sedersi a spiegare il perché di certe scelte, l'ho vista alzarsi felice perché le era stato detto: ho capito, hai ragione.
Forse sta in questo il mio voler sempre dire l'ultima parola nelle discussioni, la necessità che l'interlocutore, (se mi sta a cuore naturalmente sennò manco ci discuto), capisca che il mio pensiero ha una sua bontà d'esistere, che non vuol dire che l'altro cambi idea, ma vuol dire che approvi che su di me è un pensiero tagliato su misura, che ha una sua elaborazione, ed è frutto di un percorso ragionato.
Così vorrei facessero i miei figli, non vorrei mai mi rispondessero: è la mia vita, sono maggiorenne, devi lasciarmi LIBERO, vorrei che la libertà di essere se stessi se la guadagnassero facendomi ragionare e non fregandosene dei miei sentimenti.
Alla luce di questo modo di porsi credo che potrei accettare tantissime cose che oggi mi paiono assurde.
Faccio l'esempio della caccia di cosetta, dovrebbero dimostrarmi che non è una barbarie, una guerra impari con gli animali, che si possa gioire nel rincorrere ed ammazzare povere bestie, che non trovano altro hobby meno violento ecc .. praticamente una missione impossibile! Indi, se venisse loro la fregola della caccia, preferirei dicessero: manco lo cheido a mia madre! ahhahaha
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Cos73 wrote:Come vi ponete davanti a scelte spiacevoli, ma comunque in linea coi vostri valori?
(ad es spiacevole nel senso che vi pone preoccupazioni per l'incolumità fisica, pur non disapprovandola negli scopi... che ne so, un missionario in un paese pericoloso)
Non potrei fermarli, se lo scopo fosse tanto alto, ne soffrirei ma non li fermerei.
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