hai proprio azzeccato: oggi visita dalla pediatra: ha mal di gola! Ragion per cui oggi non si è addormentato al seno, stasera FINALMENTE ci ha pensato il papà e con successo!Sheireh ha scritto:Potrebbe anche avere un po' di mal di gola (può essere una conseguenza della sesta malattia, alcune volte).
Vorrei anch'io poter applicare questa regola, ma tommaso inizia a piangere così tanto da non poterlo ignorare (soprattutto se ci sono ospiti poco avvezzi ai pianti a ultrasuoni dei bimbi). Purtroppo tommy è fatto così: se vuole la tetta ti porta allo sfinimentopala4ever ha scritto:Se ti può aiutare con Anute ho messo io la regola che quando mamma è seduta a tavola la tetta non c'è. Lei tenta ogni tanto di chiederla, ma magicamente si rassegna. Poi quando mi alzo mi fa segno piagnucolando di sedermi sul divano..... :cisssss:
Bobulina siamo separate alla nascita e a quanto pare pure i nostri figli! Anche tommy ha una soglia di tolleranza delle frustrazioni bassa. Forse quello che mi pesa è proprio questo: piange tanto, piange spesso, per ogni cosa. le mie giornate ultimamente hanno il sottofondo del lamento e la mia pazienza è agli sgoccioli! Nessuno riesce a consolarlo (né papà, né le zie le rare volte che ci sono) e alla fine il compito di calmarlo è tutto mio, perchè "gli dai la tetta", "perché sei la mamma". Per carità, è vero sono la mamma, abbiamo un legame speciale, ma dopo un anno di cure ininterrotte, vorrei poter allentare la presa. Mi sento un ingrata a scrivere queste cose, sono a casa, dovrei essere serena e dedicarmi a mio figlio, godendomi questo periodo, invece scalpito perchè vorrei tornare al lavoro e riprendermi in parte i miei spazi. Sono proprio in crisi, mannaggia...Bobulina ha scritto:Leggo con grande interesse questo post perchè mi rispecchio in molte delle sensazioni che avete descritto.
Anche io sono mamma di un bimbo ciuccione, che ha una soglia molto bassa di resistenza alle frustrazioni, che con la tetta passa tutto, che si addormenta al seno, che la notte sta a volte attaccato per delle ore, che la mattina al risveglio mi sento come se mi avesse investito un furgone, che anche a me piace tanto allattare ma che certe volte un po' sono stanca, un po' ho paura di creare un limite a Dario come se lo costringessi in qualche modo a tenerlo legato a me.. sono una mamma che non allatta più in pubblico con la stessa fierezza e orgoglio dei primi mesi, che qualche volta vorrebbe nascondersi e non dover continuamente dare spiegazioni.. sono una mamma a cui non manca per niente il ciclo ma che vorrebbe risentire certe sensazioni verso il proprio compagno e non continuare a vederlo come un coinquilino o poco più..
E' vero che fino a qualche mese fa ero insensibile a certe affermazioni sui limiti dell'allattamento prolungato, forte anche delle tante letture fatte sull'argomento.. ora a volte mi ritrovo a chiedermi se ci possa essere un fondo di verità, se forse non farei davvero un atto di rispetto nei confronti del mio bambino se lo lasciassi libero di "crescere" mentre spesso lo vedo comportarsi come un neonato..
Non lo so, l'idea di smettere non ce l'ho ancora, vorrei continuare ma.. spesso tanti dubbi mi assalgono..
Grazie mille per questo prezioso confronto!
Sono contenta di avere iniziato una discussione che può essere utile ad affrontare questo periodo di transizione. Senza questo spazio di confronto mi sarei sentita molto sola, visto la mancanza di comprensione e appoggio nella mia "rete sociale"...