io credo che se tu in fondo non sentissi l'esigenza di ritargliarti un po' di spazio io problema non te lo porresti nemmeno. Credo invece che probabilmente sei combattuta tra due "impulsi": da un lato l'amore che provi per tuo figlio e che ti spinge a fare tutto in sua funzione; dall'altro il desiderio, legittimo, di un po' di libertà, di curarti solo di te stessa. Ecco quando questo secondo impulso si affaccia in maniera un po' più "prepotente" tu tenti di reprimerlo, forse perché ti senti "ingiustamente" in colpa nei confronti di tuo figlio. Il senso di colpa a volte è nascosto, è un meccanismo di reazione che in alcuni casi scatta automatico: tu non lo riconosci come tale ma il risultato è proprio quello di farti rinunciare a qualcosa che in fondo desidereresti....
Per quella che è la mia esperienza ti dico che io, pur stando fuori per la maggior parte della giornata per via della professione, a volte sento il bisogno di ritargliarmi spazi che non siano per svolgere il lavoro ma solo per quello svago che prima di diventare mamma era così scontato e che adesso diventa un privilegio. Una volta al mese esco a mangiare la pizza con le amiche.... mi sento in colpa un pochino ma ti assicuro che le due ore che sono fuori mi diverto... certo dopo un po' sento la necessità di rientrare a casa.... però insomma sono momenti tutti miei che credo siano comunque importanti!!
Non c'è una regola, in questi casi, ci sono mamme che sentono più forte il desiderio di starsene un po' senza marmocchi e donne che invece non hanno questo bisogno. In nessuno dei due casi credo sia giusto imporsi niente. Segui il tuo istinto e se senti che hai bisogno di "staccare" fallo: forse ti sentirai in colpa verso tuo figlio ma se ci pensi bene a lui non faresti alcun male mentre a te stessa potresti fare un gran bene!!
Ciao
..la giusta distanza
Moderator: Paola
- Rie
- Admin
- Posts: 7933
- Joined: Fri Dec 15, 2006 4:51 pm
Niente è obbligatorio, si intende. Se si è appagati negli spazi costantemente condivisi, ci sarà tutto il tempo di riavere i propri con figli grandi.
Dal tuo post, invece, emerge che quegli spazi autonomi li desideri ora.
Negarteli insano non è. Ma disagio te lo causa.
E allora... partiamo da qui. Già questo tuo desiderio significa che la tua vita extra-mamma non può avere perso tutte le attrattive.
Cosa succede, però?
1) Valuti le tue esigenze meno importanti
2) Capita qualcosa per cui devi rinunciare, a favore di bisogni di tuo figlio.
2) è imprevedibile, non puoi farci niente. Ma la legge di Murphy per cui la sfiga incombe su di noi non dura in eterno
e se provi, riprovi, e ancora caparbiamente provi, verrà il giorno in cui riuscirai ad andare a quella benedetta pizza con le amiche, senza che la febbre, il virus intestinale, la macchina rotta, la festa del compagno d'asilo, ci si mettano in mezzo. Tanto più che, mi pare, puoi agevolmente lasciare il bimbo a tuo marito: se è pargolo-dipendente come te (a differenza del mio, talora pargolo-fobico) almeno non sarà isterico quando richiedi il papà-sitting!
Il vero problema è 1). Perché viene da dentro di te.
Ma, fidati, non è mission impossible!
Magari parti dalle cose piccole, come dice Miks (direi che la palestra o il corso di aggiornamento, ahimè, come inizio sono tipo montagna da scalare!). In alternativa, puoi partire da quelle a cui tieni di più, e che se non le fai ti lasciano in un limbo, come dice Cos.
Basta cominciare. Meno propositi e più azione, anche terra terra, e anche a costo di forzarti la mano.
Te lo dice una mamma che di solito pensa troppo e agisce poco!
Eppure l'anno scorso si è concessa, per scampare all'avvilimento del nulla culturale, quattro pomeriggi a teatro da sola.
All'inizio mi sono sentita come privata di un pezzo di cuore, spaesata, in colpa. Invece... smaltito lo strappo al cordone ombelicale virtuale, sono stata bene. Mi sono sentita viva; tutta mia, e più completa e ricca nel momento in cui sono tornata dai bimbi.
Dal tuo post, invece, emerge che quegli spazi autonomi li desideri ora.
Negarteli insano non è. Ma disagio te lo causa.
sissy1103 wrote:Anche se avvolte desidererei fare qualcosa per me le esigenze di Andrea mi sembrano sempre più importanti delle mie..
E allora... partiamo da qui. Già questo tuo desiderio significa che la tua vita extra-mamma non può avere perso tutte le attrattive.
Cosa succede, però?
1) Valuti le tue esigenze meno importanti
2) Capita qualcosa per cui devi rinunciare, a favore di bisogni di tuo figlio.
2) è imprevedibile, non puoi farci niente. Ma la legge di Murphy per cui la sfiga incombe su di noi non dura in eterno

Il vero problema è 1). Perché viene da dentro di te.
Ma, fidati, non è mission impossible!
Magari parti dalle cose piccole, come dice Miks (direi che la palestra o il corso di aggiornamento, ahimè, come inizio sono tipo montagna da scalare!). In alternativa, puoi partire da quelle a cui tieni di più, e che se non le fai ti lasciano in un limbo, come dice Cos.
Basta cominciare. Meno propositi e più azione, anche terra terra, e anche a costo di forzarti la mano.
Te lo dice una mamma che di solito pensa troppo e agisce poco!
Eppure l'anno scorso si è concessa, per scampare all'avvilimento del nulla culturale, quattro pomeriggi a teatro da sola.
All'inizio mi sono sentita come privata di un pezzo di cuore, spaesata, in colpa. Invece... smaltito lo strappo al cordone ombelicale virtuale, sono stata bene. Mi sono sentita viva; tutta mia, e più completa e ricca nel momento in cui sono tornata dai bimbi.
"Ci sono persone rotonde, mia cara signora, ci sono bambini a forma, diciamo, di triangolo, perché no, e ci sono... Ci sono bambini a zigzag"
(David Grossman)
(David Grossman)
- Patrizia
- Ambasciatore
- Posts: 6591
- Joined: Mon Dec 18, 2006 8:31 am
- Contact:
Lella wrote:Io non sento ancora il bisogno di dedicare il mio tempo libero solo a me stessa o meglio di ritagliarmi delle ore senza i miei figli, forse anche perchè già stò fuori casa per buona parte della giornata.
Non lo vivo però come una costrizione ma come un comportamento naturale.
anche per me è così!
le uniche cose per me sono il lavoro a maglia serale e la lettura a letto prima di addormentarmi ... ma sto bene così
se senti l'esigenza di fare qualche cosa per te, cerca di individuare una cosina ... e paritre da quella, magari con l'aiuto di tuo marito
Patrizia (40 anni)
felice mamma di
Sofia (8 anni e 7 mesi)
Leonardo (6 anni e 7 mesi)
Letizia (3 anni e 3 mesi)
felice mamma di
Sofia (8 anni e 7 mesi)
Leonardo (6 anni e 7 mesi)
Letizia (3 anni e 3 mesi)