Le mancanze che tollerate

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sol
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Messaggio da sol » sab dic 10, 2011 4:03 pm

alce ha scritto:le botte categoricamente no. Castigo immediato. Le parolacce... tipo "brutta e cattiva o caccona e puzzona.... cerco di non ridere e le dico che assolutamente non può dirmi certe cose, che ha il diritto di essere arrabbiata e piangere e non volermi parlare (cose che ovviamente fa!) ma che non può insultarmi visto che io non lo faccio mai. Lei spesso se fa qualcosa che non va bene e la sgrido mi risponde offesa "io non sono cattiva, sono bella!" allora intervengo per sottolineare che io non le ho detto "cattiva", che l'ho richiamata su un azione che non va bene e che lei è bella e che la amo anche se fa cose che non vanno, e che le cose che non "vanno" appungto NON VANNO FATTE (cazzo!) :-). Per il resto tollero tantissimo, soprattutto se sono cose che fa per imitazione mia... se dico minchia e lei ripete... posso solo dirle che IO ho sbagliato a dire minchia, che non è bello e che me ne vergogno.
:grsm: mi hai ricordato il nostro periodo di " blutta, cattia, ttupida e cazza..", dove cazza doveva rappresentare il femminile della prima parola insegnatagli dal cuginetto caro!


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madda77
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Messaggio da madda77 » sab dic 10, 2011 4:23 pm

io non sono intransigente, se non su poche cose che ritengo basilari, ed attinenti principalmente alla sua incolumità e alla sua salute.
Concordo con chi ha evidenziato che i confini del "rispetto" sono assai relativi perchè legati a quello che si reputa importante o meno in quella data famiglia.
Io, per dire, lascio tranquillamente che mio figlio si alzi se ha mangiato o non vuole più farlo (mentre per molti questa è una vera e propria mancanza di rispetto verso gli adulti).
E comunque, tutto è anche molto legato all'età del bambino, così non credo che abbia senso fare le "dure" su un qualcosa che un infratreenne fatica persino a capire, rispetto che imporsi con un dodicenne.
E comunque, a mio avviso, piuttosto che fissare paletti e regole qua e là e pretenderne il rispetto (pena la perdita di autorità o la formazione di bimbi maleducati ed ingestibili), vale molto di più il BUON ESEMPIO, che viene recepito meglio ed in modo molto più efficace di mille parole.
per dire, quando io o mio marito sbagliamo con nostro figlio, subito, in automatico gli chiediamo scusa.
Io non ho mai chiesto a mio figlio di scusarsi con noi o altri quando sbaglia.
Gli evidenzio, con tono pacato, quando e perchè sbaglia.
ora lui chiede scusa quando sà di aver fatto qualcosa che non doveva (e spesso prima ancora che io lo riprenda).
Cerco di evitare il più possibile i bracci di ferro o gli out-out (tranne che per le cose che reputo non negoziabili e che sono davvero poche) e di non dare più peso alle cose di quello che esse hanno.
Così, in merito a botte o parolacce, non l'ho mai fulminato o sgridato come se avesse commesso chissà quale delitto, ma mi sono sempre limitata a spiegargli con dolcezza che non sono cose belle perchè sono un modo per ferire e far star male chi le subisce.
E devo dire che ne sto vedendo i frutti, perchè sta imparando a gestire meglio le sue frustrazioni (certo, il merito è anche di un pizzico di maturità in più che un anno fà non aveva) e, quando proprio gli scappa, talvolta chiede scusa prima ancora che io glielo faccia notare.
Ecco, per me l'importante è che gli sia arrivato il messaggio che "è sbagliato".
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Rita
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Messaggio da Rita » sab dic 10, 2011 6:37 pm

poi diennea volevo anche dire che te hai una bella responsabilità essendo maestra di bimbi.....non devi tollerare parolacce, gesti violenti, anche perchè i nostri figli passano a scuola diverse ore al giorno quindi è già dall' ambiente scuola in quanto comunità che si devono tenere a bada......e questo rientra anche nell'educazione che le insegnanti devono esigere dai bambini educazione che va a braccetto con il rispetto :ok:
anche perchè se sono in molti a usare parolacce si sentono autorizzati a farlo anche quando sono a casa per non parlare poi di bambini/adolescenti che hanno ormai "preso il vizio" e quando parlano non possono più farne a meno
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sol
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Messaggio da sol » dom dic 11, 2011 3:19 pm

Però.. Sulle parolacce, finchè son piccini, si può essere elastici. Non ho mai dato un peso eccessivo al turpiloquio, chissà, forse perchè anche nella mia famiglia di origine veniva e viene usato, qui e lì, per colorire le frasi..Certo, sia Max che io, abbiamo rinunciato al 99% del linguaggio pre Luca, pro Luca! Ci sono comportamenti che mi sembrano più volgari e irrispettosi, ma, anche in questo caso, tendo a procrastinare il bilancio di "figlio educato/ ineducato".
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madda77
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Messaggio da madda77 » dom dic 11, 2011 5:09 pm

sol ha scritto:Però.. Sulle parolacce, finchè son piccini, si può essere elastici. Non ho mai dato un peso eccessivo al turpiloquio, chissà, forse perchè anche nella mia famiglia di origine veniva e viene usato, qui e lì, per colorire le frasi..Certo, sia Max che io, abbiamo rinunciato al 99% del linguaggio pre Luca, pro Luca! Ci sono comportamenti che mi sembrano più volgari e irrispettosi, ma, anche in questo caso, tendo a procrastinare il bilancio di "figlio educato/ ineducato".
Sol, io la penso come te, però non ci sorvolo come se avesse detto una parola qualsiasi.
In casa cerchiamo di stare molto attenti...io riprendo mio marito a cui scappa con più facilità e lui subito si scusa (il marito intendo :ola: ).
ma qualche volta scappa anche a me (specie quando sono alla guida :ghgh: ).
Devo ammettere che, malgrado il nostro impegno, lui le sta imparando dagli altri bimbi e dalla cuginetta: per ora ripete ogni tanto "scema", "cretina", "stupida" (che infatti noi in casa non usiamo) e una volta gli è uscito un vaff....o dopo averlo sentito dire alla cugina.
personalmente ho notato che se lo rimprovero con viso tirato ed in modo duro, lui mi ride in faccia, ci prende gusto e me la ripete una seconda volta con ghigno di sfida.
Così ora mi limito a dirgli con viso e tono serio ma pacato che quella è una brutta parola e ferisce le persone.
Poi mi comporto come se nulla fosse, evitando musi, offese o prese di distanza.
PER ME, è l'approccio migliore in relazione alla sua età.
per lui quelle parolE sono una novità, le dice e le ripete per sola imitazione, e se nno gli si dà eccessivo peso, perdono da soli il gusto di pronunciarle (sempre però ribadendo il messaggio che è sbagliato dirle )
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