maternità e mobbing

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superstrafra
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Messaggio da superstrafra » sab mag 28, 2011 1:53 pm

qua dovreste trovare il video (io non riesco a visualizzarlo)
http://www.radioradicale.it/scheda/2197 ... ia-ferreri


Smilla

Messaggio da Smilla » sab mag 28, 2011 2:12 pm

Patrizia ha scritto:Teresa, noi vecchie ne avevamo parlato già mille volte e io attendevo la tua testimonianza che facesse da contrappeso alla mia!

Io capisco le tue ragioni e quelle di qualunque imprenditore, perché non siete voi "i cattivi" ma è il sistema ad essere sbagliato e profondamente contro all'istituzione famiglia! Se solo da noi avessero pensato ad un asilo nido aziendale (i numeri c'erano, almeno 10 bambini li avrebbero tirati su) o al lavoro da casa (fattibilissimo al giorno d'oggi) sarebbe stato tutto diverso! Io avrei continuato a provare l'entusiasmo iniziale per il mio lavoro, conscia di poterlo conciliare con quanto di più prezioso ho nella mia vita. Invece sono stata costretta alla scelta e, nonostante io sia molto più felice e motivata ora, comunque ci ho perso molto.
Guarda questo non lo capisco neanch'io: cosa gli costa al presidente della cooperativa di pulizie (personale prettamente femminile 1000 donne contro 300 uomini) aprire un nido o una scuola materna aziendale (oltretutto siamo in una zona artigianale, aprire un nido o una materna lì penso che anche tutti i genitori che lavorano in quella zona - e sono tante aziende- sarebbero contenti di portare i piccoli lì a 2 passi dal lavoro)
laste ha scritto:sai cosa france?
io farei molta fatica a restare in un posto dove ho ottenuto qualcosa con una causa
in questi casi chiederei un indennizzo e me ne andreii, ma il lavoro sarebbe perso comunque e non so se da qualche parte nel libretto di lavoro figurerebbe la causa, che potrebbe essere un deterrente ad una nuova assunzione...

il libretto di lavoro è già andato in pensione da qualche anno, e anche se fosse ancora in auge, non risulterebbe la causa
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manu
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Messaggio da manu » sab mag 28, 2011 2:20 pm

Io manco ho la maternità, pensa quanto sto/stiamo indietro
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Messaggio da erica46 » mar giu 21, 2011 5:23 pm

infatti... in altri paesi la maternità dura anche 2 anni
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Messaggio da magica_emy » mar giu 21, 2011 5:32 pm

ahah.. io l'ho subito durante, tanto da farmi arrivare, inizialmente ad avere minacce d'aborto con distacco di placenta, ad indurmi, di conseguenza una sospensione di contratto per un mese- con decurtazione dello stipendio- (con relative lettere di minacce sul 'vanno presi provvedimenti'), fintanto che ho deciso di mandarli a fanculo e lasciare il lavoro.
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marcellotta
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Messaggio da marcellotta » mer giu 22, 2011 10:11 am

Teresa ha scritto:Io Porto, come spesso detto, testimonianza profondamente diversa.
Lavoravo a treviso (da terrona) e quando sono andata in maternita' ho chiesto il trasferimento in terronia. Il Direttore generale venne a trovarmi ( era giu per lavoro) con un mazzo di fiori e un ok formale al mio trasferimento.
Dopo un anno e mezzo sono rimasta incinta di Mena. Ho lavorato fino all'ultimo giorno, avevo 32 anni e in maternitaa ' l'azienda mi promosse quadro. Una promozione in maternita: fui commossa e ancora oggi nutro gratitudine verso quel tipo di management.

So Che non e' per tutti cosi' ma per onesta' vanno raccontate tutte le verita'.

Oggi non sono piu' una dipendete ( mi sono dimessa iin lacrime) e sono un'imprenditrice e confesso di avere enormj difficolta' da Donna ad assumere mamme di bambini piccolissimi.

Sono con un iPad e fatico a scrivere, ma vorrei motivare tutte le diffiolta' Che nutro quando mi trove di fronte potenziali dipendenti neomamme.

Al contrario, altrettanto spassionatamente, a parita' di competenze tecniche, tar un uomo di 50 anni e una donna, per certo assumer una donna...
questa tua frase, al di là delle motivazioni che possano suffragarla, fa' molta tristezza, soprattutto perchè proviene da una donna e da una madre.
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Lella
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Messaggio da Lella » mer giu 22, 2011 10:32 am

Io ho subito una sorta di mobbing sia al mio annuncio di essere incinta che al rientro, questo in occasione della prima gravidanza, con il secondo è andata già diversamente, un pò perchè ho fatto da "apripista" alle mie colleghe un pò perchè hanno poi verificato che il mio rendimento e la mia presenza non variava, proprio perchè in caso di malattia del bambino potevo contare sull'appoggio di mia suocera.
Non tutte le mamme in caso di malattia dei bambini possono contare sull'appoggio di qualcuno, io credo che sia questo il problema principale, la presenza continua che può venire a mancare in caso di malattia del bambino.
Non sempre si hanno strutture elastiche tali da gestire bene le assenze, soprattutto nelle piccole aziende.

Io credo che le politiche sociali dovrebbero andare incontro alle mamme permettendo loro un periodo di astensione (pagato) più lungo dove necessario e naturalmente anche più supporti come asili aziendali, orari elastici e/o part-time.
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Ambra
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Messaggio da Ambra » mer giu 22, 2011 10:59 am

Se lo Stato contribuisse nei confronti del datore di lavoro aiutandolo a pagare la
maternità tutto questo non esisterebbe,sono sicura.
È una questione di soldi e non di rendimento del dipendente.
Il datore di lavoro deve sempre anticipare all´INPS la quota e versare comunque
di tasca sua il 20%.
Ci vorrebbe un fondo apposta per le aziende che copra la maternità al 100% (che non sarebbe un dramma,visto che è un periodo "breve" se paragonato alla vita lavorativa
di una donna!),così che il datore di lavoro si faccia carico solo della sostituzione.
Sono sicura che se il sistema previdenziale fosse così impostato molte storie
di mobbing non ci sarebbero
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