Paola M. ha scritto:Tessa, credo sia faticoso anche per voi adattarvi alle esigenze della Lup, dico faticoso dal punto di vista pratico, perché non dovrebbe esserlo per lui?
Io sono convinta che queste crisi servano a crescere e crescere con una disabilità in casa è per forza un percorso tortuoso, non minimizzare la sua fatica ma digli che è per amore che anche voi lo fate, non so se servirà perché parlare da questa parte della barricata è evidentemente più semplice, però è l'unica cosa che mi viene in mente e che probabilmente farei.
Non ci avevo pensato, perchè non mi ero messa alla sua altezza.
Lui va all'asilo con il pulmino dalle 9 alle 15 e torna col pulmino,
Lucrezia ha due maestre che la seguono e la coccolano (tanto) a casa,
Lui va a musica una volta a settimana,
Lei ha terapia tutti i giorni con tre ragazze diverse,
Lui sta con me e lei ha una babysitter del comune che la fa giocare,
lei 0 regole, che regole può avere se non le capisce
lui le regole base di un bambino di quasi 6 anni.
Tutto questo è stato architettato per fare in maniera che tommy stia con me e il babbo liberamente e indipendentemente dai periodi di reclusione forzata di lucrezia,
...e se lui recepisse il messaggio all'incontrario?
Cioè che Lup ha una montagna di persone che la coccolano e lui solo mamma?
Io gli dedico tanto tempo esclusivo, forse la separazione dei fratellini è stata spinta troppo oltre?
Stamani siamo stati all'asilo a parlare con le insegnanti perchè Tommaso è particolarmente insofferente in questo periodo ed è venuto fuori che è un bimbo che vuole primeggiare e essere al centro dell'attenzione.
Ieri ha pianto per entrare all'asilo e la prima cosa che mi hanno poi chiesto era se Lucrezia era di nuovo in ospedale.
Sembra quasi che lui ,poverino, non abbia il diritto di avere un po' di crisi di fine anno senza che gli si senta male la sorella.
La famiglia con un componente disabile viene etichettata dall'esterno come la famiglia disgraziata,quindi disgraziati anche tutti i suoi componenti.
Io non mi arrabbio per gli sguardi, mi incazzo quando mi guardano la bambina e mi dicono:
-Che disgrazia...
Magari con Tommaso lì accanto.
Perchè l'avere un bimbo disabile deve avere sempre una connotazione negativa?
Certo non mi ritengo fortunata, ma l'ignoranza di non vedere in quella bambina col palloncino e le codine solo le ruote e la testa piccina mi urta, anche perchè, mentre le dicono con voce mielata queste cose, lei sente comunque che c'è una voce intorno a lei, si gira e pianta dei gran sorrisoni, mentre il fratello capisce perfettamente la connotazione di quelle parole e , come minimo scappa, come miglior prestazione sferra un calcio alla signora tanto dispiaciuta per noi.
Io lo brontolo, ma lui esterna semplicemente quello che vorrei fare io, invece sto lì a sentire il solito pippone sull'amnio, ma cos'ha, ma perchè, che peccato, sarebbe stata tanto una bella bambina...
La mia è una bella bambina, particolare, ma bellissima e molto amata.
Vorrei tanto che le persone che la guardano vedessero prima questo di tutto il resto, e se non ce la fanno proprio , che si facciano i fattacci loro.
Io sono rinata con Lucrezia, ho imparato cos'è la VITA, quella vera, quella che si strappa giorno per giorno con i denti.
Quando mi guardano con la testa piegata e il sorriso pietoso, io rispondo con un mesto sorriso, mesto per la loro limitatezza.
Stringo le treccine alla mia angioletta e riprendo la passeggiata con tommy e cane al seguito e in un sussuro sentirmi dire:
-Le ci mancava anche il cane!