oddio Laura.LauraDani ha scritto:Quoto
Io in chiesa non ci vado quasi mai
Quando ci vado, mi rendo conto che chi pure è lì non ha ben presente l'enormità di quello di cui si va "parlando" nelle preghiere e nelle varie formulette
Stiamo parlando di un essere umano che è morto, morto morto
E che dopo qualche giorno, è risorto
Non era più morto
Ed è tornato a dirci che anche per noi sarà così
Se entrando in chiesa ricordassimo questo e ci credessimo davvero, intimamente, profondamente, secondo me l'emozione e lo stupore per questa meravigliosa notizia non potrebbero essere contenuti in alcun modo
La gioia sarebbe grande ed esplosiva
Invece, dopo aver letto una pagina del Vangelo, il prete discorre per mezz'ora del legame mistico tra Cristo e la sua Chiesa
E tutti dormono, pensando a quanto presto finirà questa noia
Per me il Vangelo sta da una parte e la Chiesa dall'altra, sono proprio due diverse realtà
Questo pensiero è quello che ha "fulminato" la mia fede a 18 anni circa.
Ho pensato questo e mi sono detta che era "troppo grande", per me, per la mia mente, per la mia razionalità.
Nessuno ha saputo portarmi oltre, in questo pensiero, in questo anelito verso l'Oltre.
Mi è sembrata un'enormità per me, e che ne sarei sempre stata indegna.
E mi sono allontanata dalla "chiesa".
Mi è rimasta dentro la figura di Gesù educatore che ama il prossimo, ed è solo questo che seguo, ma al di fuori di una sua supposta veridicità storica o altro.