fattore di protezione e crema

Moda, tendenze e bellezza
Rispondi
Avatar utente
Gabry
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 3988
Iscritto il: ven dic 15, 2006 4:50 pm

fattore di protezione e crema

Messaggio da Gabry » lun apr 18, 2011 2:00 pm

secondo voi ha ragione la mia profumiera che dce che 15 fp della crema idratante più 15 del fnt fanno 30 fp o devo mettere una crema protettiva a parte?


MariannaMJ

Messaggio da MariannaMJ » lun apr 18, 2011 2:03 pm

secondo me fa sempre 15, perchè l'fp moltiplica il tempo cui la pelle può rimanere al sole senza danni.
quindi se una crema la potenzia 15 volte e la seconda pure, secondo me il fattore risultante è 15.
Avatar utente
Gabry
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 3988
Iscritto il: ven dic 15, 2006 4:50 pm

Messaggio da Gabry » lun apr 18, 2011 2:08 pm

l'ho pensato pure io ma siccome sono sempre poco convinta delle mie cose mi son restata zitta
Avatar utente
Solange
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 9213
Iscritto il: mar nov 06, 2007 3:18 pm
Contatta:

Messaggio da Solange » lun apr 18, 2011 2:09 pm

no, secondo me non diventa 30, altrimenti basta mettere 20 strati di crema a fattore 2? :lol:

comunque non esistono più i fattori numerici.

La raccomandazione dell'UE sull'etichettatura dei cosmetici ha deciso di modificare la nomenclatura dei fattori di protezione:
  • < 6: non può essere una crema solare protettiva;
  • 6-10: bassa
  • 15-20-25: media
  • 30-50: alta
  • 50+: molto alta
MariannaMJ

Messaggio da MariannaMJ » lun apr 18, 2011 2:15 pm

Gabry ha scritto:l'ho pensato pure io ma siccome sono sempre poco convinta delle mie cose mi son restata zitta
bè ma con una commessa così anche io che sono convinta che fa 15 me ne ssarei rimasta zitta!
Avatar utente
LauraDani
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 2545
Iscritto il: mar set 21, 2010 11:54 am

Messaggio da LauraDani » lun apr 18, 2011 2:50 pm

resta sempre una protezione 15, non si sommano tra loro

copio da qui: http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php? ... 6&start=40

Estate 2010: come cambiano le etichette dei solari con la nuova normativa
....
prodotti da utilizzare in spiaggia per proteggere la nostra pelle dai raggi dannosi, prodotti per i quali già da qualche anno è stata cambiata la normativa relativa alle indicazioni sulle etichette.

Fino a qualche tempo fa (e anche l'estate scorsa, a dire il vero, a causa delle scorte da esaurire nelle case di produzione) trovavamo sull'etichetta l'indicazione SPF (Sun Protection Factor) seguita da un numero. L'indicazione veniva misurata in riferimento al tempo che una persona poteva stare sotto il sole prima di scottarsi: in pratica, il fattore indicato sulle confezioni moltiplicava quel tempo per il numero associato al SPF (ad esempio, se mi scotto dopo 10 minuti, con un fattore 6 posso stare sotto il sole, senza bruciarmi, per 60 minuti).
L'indicazione è stata però ritenuta fuorviante dall'UE per diversi motivi:

1. Si teneva conto solo dei raggi UVB, quelli che appunto provocano eritemi e scottature, tralasciando i danni causati dai raggi UVA, che sono quelli che causano invecchiamento cellulare, perdita di elasticità, ecc., fino ad arrivare a patologie più serie.

2. Nel misurare il SPF, si ipotizzava che ogni individuo spalmasse sul suo corpo 2 milligrammi di prodotto per centimetro quadrato di pelle: per intenderci, stiamo parlando dell'equivalente di 6 cucchiaini da tè, contro i 3 realmente utilizzati in media.

Per questo si è arrivati, già nel 2007, ad un adeguamento della normativa, che ha imposto l'indicazione dell'efficacia anche contro le radiazioni UVA e diciture meno ingannevoli per il consumatore.

Quest'anno troveremo dunque delle etichette un po' diverse; scompariranno innanzitutto il numeri associati al SPF, che verranno sostituiti da indicazioni più generiche:

bassa protezione (equivalente, ma solo in via indicativa, ai vecchi fattori da 6 a 10)
media protezione (15-30)
alta protezione (30-50)
altissima protezione (50+)
Da sottolineare il fatto che è stata vietata anche la dicitura "Protezione totale" o "Schermo totale": non esistono infatti, né in natura né tra i filtri chimici, sostanze che riescano a riparare completamente la pelle dai raggi nocivi. Diffidate dunque da eventuali prodotti che riportano queste diciture: o sono prodotti vecchi (non ancora adeguati alla normativa) o sono prodotti non affidabili e "fuori legge".

Ora che sappiamo come leggere le nuove etichette dei solari, vi ricordiamo però qualche accorgimento perché, come risaputo, il solo utilizzo di protettori per la pelle non evita i danni che purtroppo i raggi solari possono portare:

evitare esposizioni prolungate al sole nelle ore più calde, generalmente tra le 11 e le 15;
quando non è possibile evitare l’esposizione al sole, coprirsi bene, proteggendosi con accessori quali cappelli e occhiali da sole;
tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dall’esposizione diretta al sole;
applicare i prodotti solari in quantità appropriata (i 6 cucchiaini da tè citati prima) e riapplicarli dopo essersi bagnati o asciugati;
applicare i prodotti solari anche quando il cielo è nuvoloso; le nuvole leggere lasciano infatti passare oltre il 90% dei raggi ultravioletti;
applicare i prodotti anche quando si nuota: i raggi UV penetrano infatti nell’acqua e ad una profondità di mezzo metro conservano il 40% dell’intensità che hanno in superficie. Inoltre la superficie dell’acqua riflette i raggi ultravioletti, accrescendo l’esposizione delle parti del corpo che rimangono fuori dell’acqua
.
Rispondi