Mio marito non mi ha mai toccata. Due volte mentre discutevamo ha alzato il pugno e poi non ha avuto il coraggio. Menomale, si è dimostrato uomo in questo.PaolaG ha scritto:Manu stava crescendo in un famiglia senza amore. io andavo avanti per non litigare e non stimando piu mio marito. lui pretendeva. e urlava, usciva quando voleva, mi rispondeva male, mi ha anche picchiata.
questo era l'esempio maschile che volevo per mio figlio? No. lui deve capire cos'è l'amore per poter amare, deve capire che gli errori si pagano, deve capire che per essere amati bisogna essere uomini veri. volevo un figlio violento o traumatizzato a vita? no.
è costata, è stata dura, ma senza lui in casa c'è tanto tanto piu amore e serenità... ovvio che per lui avrei voluto un padre accanto, ma un Padre, non uno che passava di li e ci ignorava.
ora ho i sensi di colpa verso mio figlio, perchè avrei dovuto scegliere meglio un uomo per lui, avrei dovuto dargli un padre migliore. ho sbagliato, e passerò la vita a cercare di fare di lui l'uomo migliroe del mondo, sentendomi sempre un po in debito versoil mio cucciolo per quel che gli ho negato...
si restsava insieme per tanti motivi, una mia vicina, 70enne, è restata con il classico marito padrone violento. il figlio? un 50enne traumatizzato...
no grazie...
Perché chi tocca una donna non è definibile. Certo, anche picchiarsi tra uomini non è per niente bello, ma con chi è più debole è da vigliacchi.
Sensi di colpa ne ho e ne avrò anch'io, cara. Ma in fondo, a che serve?
Poteva forse andare diversamente. Sì, ma non avrei i miei tesori con me, e non sarei diventata quel che sono.
Quel che ho fatto l'ho fatto in buona fede. E spero vivamente che chi si separa non lo faccia per capriccio ma a ragion veduta.
A me spaventa il fatto che mio marito, mancandomi ogni giorno di rispetto davanti ai figli, anche solo a parole, li cresca nella convinzione che una donna si possa trattare così.
Ecco, io per questo mi separo. Non per altro. Non voglio dar loro questo esempio, non voglio che il mio rimanere divenga una giustificazione a certi atteggiamenti.