Ecco leggendo tutta la discussione quoto ila, perchè è stata la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo la risposta di Ema, il bambino in questione non è malato bensì sano. Non ha problemi di allergie, intolleranze, malattie serie o meno, bensì è soltanto un bambino che comincerà ad introdurre nel corpo alimenti diversi dal latte (materno o artificiale che sia) !!!Sheireh ha scritto:Sai qual è la FONDAMENTALE differenza?
Che se tu hai il colesterolo alto sei MALATA, o perlomeno hai qualcosa da curare. Un bambino SANO non ha nulla da curare, e quindi un medico non dovrebbe avere niente a che fare con la sua alimentazione.
Pediatra: fra i suoi compiti, l'alimentazione non c'è!
Sheireh ha scritto:Sai qual è la FONDAMENTALE differenza?
Che se tu hai il colesterolo alto sei MALATA, o perlomeno hai qualcosa da curare. Un bambino SANO non ha nulla da curare, e quindi un medico non dovrebbe avere niente a che fare con la sua alimentazione.
giustissimo, ma è pur vero che alimenltazione e salute sono strettamente correlate, quindi se ne vuoi parlare fallo con cognizione di causa, no?Speranza ha scritto:Ecco leggendo tutta la discussione quoto ila, perchè è stata la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo la risposta di Ema, il bambino in questione non è malato bensì sano. Non ha problemi di allergie, intolleranze, malattie serie o meno, bensì è soltanto un bambino che comincerà ad introdurre nel corpo alimenti diversi dal latte (materno o artificiale che sia) !!!
Già!Sheireh ha scritto:Peccato che loro siano convinti di averla...
E, mi ripeto, (salvo esplicita mala fede) al punto da applicare gli stessi criteri anche con i propri stessi figli!
Magari scegliendo la strada dell'alimento fresco da mettere nella pappina o (magari minestrina non specificamente "per l'infanzia") o una marca di lio/omo di altra marca rispetto a quella a cui qualcuno si sia "venduto", e così pure di latte., ma convinti che quello che hanno studiato all'università (e Speranza ne ha già dato altrove una testimonianza, se vuole ve lo racconterà di nuovo lei) e ciò che il nutrizionista di quella determinata industria racconta al corso di aggiornamento (anche se poi il prodotto di "quello" sanno essere esattamente corrispondente a quello di altre marche) sia sacrosanto, almeno come base teorica.
Anche perché lo trovano coerente con quello che già sanno.
Persino Gonzales, pur parlando di autoregolazione dei bambini e assaggi, tuttavia nel suo primo libro "Il mio bambino non mi mangia" (2003) era rimasto ancora "appeso" alla convinzione che comunque gli alimenti andassero (come aveva imparato) inseriti gradualmente e iniziando con le "pappe". Di Piermarini ho già accennato sopra: pensa coloro che sono ancora dei semplici pediatri che si fidano della propria formazione.
Dovrebbero aggiornarsi su altre fonti, certo, ma
1-chi gli mette la pulce nell'orecchio se l'ambiente è pressocché omogeneo?
2-non sarebbe nemmeno obbligato a farlo secondo le sue competenze, semmai moralmente, visto che poi indicazioni alimentari né dà eccome!!!
Ecco perché sono così critica verso quelli che si impongono di più con le madri dei loro assistiti e più comprensiva con quanti, invece, si limitano a rispondere a qualche domanda, a dare informazioni sull'età in cui si può iniziare (almeno 6 mesi), me restano più tolleranti e meno ingerenti!!!!
questo te lo quotoLinda Eva ha scritto:... Ecco perché sono così critica verso quelli che si impongono di più con le madri dei loro assistiti e più comprensiva con quanti, invece, si limitano a rispondere a qualche domanda, a dare informazioni sull'età in cui si può iniziare (almeno 6 mesi), me restano più tolleranti e meno ingerenti!!!!
insisto però con il dire che una madre (e una persona in genere) dovrebbe cercare in tutti i modi di pensare con la sua testa
e siccome mangiare non è una malattia, per me l'errore, se vuoi, è all'inizio, cioè nell'idea di pensare che dell'alimentazione di tuo figlio se ne debba occupare un medico
però forse il mio punto di vista è particolare
io ad esempio sono un pò "critica" sull'autosvezzamento, nel senso che a mio giudizio offrire come prima cosa ad un bimbo di 6 mesi pasta al ragù (faccio per dire) non è opportuno
però se penso a me come ad un animale, e a mia figlia come al mio cucciolo, quali cibi le offrirei da mangiare per primi?
frutta matura, penso, verdure morbide, legumi e cereali lessati, piccoli pezzi di quello che mangio io: ecco, alla fine è una specie di autosvezzamento, magari mediato, no?
io credo fortemente che una mamma ha dentro di sè tutte le competenze necessarie per crescere il suo cucciolo
e che dal pediatra ci si dovrebbe andare solo quando il bimbo è malato
secondo me parte del problema è che molte mamme vogliono uno schema con orari ingredienti e dosi sennò non si sentono sicure.
la mia pediatra mi ha consegnato uno schemino per le pappe per lo svezzamento spiegandomi bene che andava preso con molta elasticità valutando le risposte del bambino e rispettando i suoi tempi.
conosco mamme che vanno da lei che si lamentano perchè non specifica quanti biscotti DEVONO mettere nel latte o quanto parmigiano nei maccheroni!!!!
la mia pediatra mi ha consegnato uno schemino per le pappe per lo svezzamento spiegandomi bene che andava preso con molta elasticità valutando le risposte del bambino e rispettando i suoi tempi.
conosco mamme che vanno da lei che si lamentano perchè non specifica quanti biscotti DEVONO mettere nel latte o quanto parmigiano nei maccheroni!!!!
ma come si è creata questa situazione?cica ha scritto:secondo me parte del problema è che molte mamme vogliono uno schema con orari ingredienti e dosi sennò non si sentono sicure.
la mia pediatra mi ha consegnato uno schemino per le pappe per lo svezzamento spiegandomi bene che andava preso con molta elasticità valutando le risposte del bambino e rispettando i suoi tempi.
conosco mamme che vanno da lei che si lamentano perchè non specifica quanti biscotti DEVONO mettere nel latte o quanto parmigiano nei maccheroni!!!!
Forse perchè per anni l'alimentazione dei neonati a partire dalla nascita è stata trattata come una pratica medica e non come qualcosa di naturale?