Dente permanente che cresce dove non deve
Dente permanente che cresce dove non deve
Purtroppo stasera l'amara scoperta.
Il primo dente permanente di Alice sta crescendo dove non deve.
È un incisivo inferiore.
Sta crescendo all'interno, verso la lingua per intenderci e tutto storto
Il corrispondente dente da latte dondola appena.
Ho sentito mia nipote, lavora presso un noto studio dentistico.
Dice che la causa è la bocca molto piccola (già l'avevo notato).
Non c'è spazio e quindi il dente cerca la via altrove.
Bisognerà asportare il dente da latte, poi si vedrà di limare i canini per fare spazio e discuramente apparecchio e tutto quanto...
A me viene da piangere.
Non per ciò che Alice deve fare eh.
Ma perché io non ce la faccio.
Sono già stanca prima di iniziare.
A lottare.
Io davvero, non ce la faccio.
Sono tentata di lasciarle la bocca così. Come viene viene. Giuro.
Chi conosce l'Alice dei primi anni e quello che l'ha portata ad essere quella che è forse un po' mi capisce.
Alice ha il terrore di tutto ciò che è medico, di tutto ciò che la tocca e manipola.
Il legnetto abbassalingua genera attacchi isterici, si tappa la bocca con le due mani, arretra e piange disperata.
Il cotton fioc lungo per fare uno striscio in gola richiede già due persone ben piazzate che la blocchino a forza.
Le bende di gesso istantaneo per farle il calco a piedi e caviglie per prendere la forma del plantare e relativo taglio anteriore per aprire il calco sono una tortura (l'ultima volta incinta di Marta, credevo di partorire lì per la fatica...).
Vaccinazioni, pic al dito e cose così richiedono tre persone per placcarla.
Ma anche cazzate come uno spruzzino in bocca o nel naso sono cose toste eh! Le gocce negli occhi poi sono un calvario.
A niente servono le ore e le energie perse per tentare in ogni modo possibile di spiegare, anticipare, sviscerare, discutere, esemplificare, drammatizzare, ...
Non servono a niente.
Il risultato è sempre lo stesso. Per poter fare ciò che serve si deve farlo contro la sua volontà. COllaborazione zero.
E io non ce la faccio più.
Con tutta la storia dei suoi plantari speciali e le visite specialistiche del caso, insieme alle visite mediche "normali"... io davvero, ho già dato.
Il dentista non ce la faccio.
Non ce la faccio a presentarmi da loro in assetto da guerra, a tentare la strada della spiegazione, dell'anticipazione e di tutto ciò che volete voi per poi finire nuovamente a salirle sopra con tutto il peso per strappare un dente.
Stasera sceneggiate solo perché ho spiegato e fatto un lunghissimo giro per arrivare a dirle con tutto il tatto e la delicatezza possibili che lunedì avrei iniziato a chiamare il dentista ...
Ma che cazzo!
Dopo quasi 7 anni io adesso ne ho anche piene le palle eh!
Ma che si tenga la sua bocca coi denti storti e buonanotte!
(tanto lo so che non sono capace di farlo, tanto lo so che mi armerò ancora di santa pazienza e affronterò anche questa, solo avevo bisogno di lanciare qualche vaffanculo stasera)
Il primo dente permanente di Alice sta crescendo dove non deve.
È un incisivo inferiore.
Sta crescendo all'interno, verso la lingua per intenderci e tutto storto
Il corrispondente dente da latte dondola appena.
Ho sentito mia nipote, lavora presso un noto studio dentistico.
Dice che la causa è la bocca molto piccola (già l'avevo notato).
Non c'è spazio e quindi il dente cerca la via altrove.
Bisognerà asportare il dente da latte, poi si vedrà di limare i canini per fare spazio e discuramente apparecchio e tutto quanto...
A me viene da piangere.
Non per ciò che Alice deve fare eh.
Ma perché io non ce la faccio.
Sono già stanca prima di iniziare.
A lottare.
Io davvero, non ce la faccio.
Sono tentata di lasciarle la bocca così. Come viene viene. Giuro.
Chi conosce l'Alice dei primi anni e quello che l'ha portata ad essere quella che è forse un po' mi capisce.
Alice ha il terrore di tutto ciò che è medico, di tutto ciò che la tocca e manipola.
Il legnetto abbassalingua genera attacchi isterici, si tappa la bocca con le due mani, arretra e piange disperata.
Il cotton fioc lungo per fare uno striscio in gola richiede già due persone ben piazzate che la blocchino a forza.
Le bende di gesso istantaneo per farle il calco a piedi e caviglie per prendere la forma del plantare e relativo taglio anteriore per aprire il calco sono una tortura (l'ultima volta incinta di Marta, credevo di partorire lì per la fatica...).
Vaccinazioni, pic al dito e cose così richiedono tre persone per placcarla.
Ma anche cazzate come uno spruzzino in bocca o nel naso sono cose toste eh! Le gocce negli occhi poi sono un calvario.
A niente servono le ore e le energie perse per tentare in ogni modo possibile di spiegare, anticipare, sviscerare, discutere, esemplificare, drammatizzare, ...
Non servono a niente.
Il risultato è sempre lo stesso. Per poter fare ciò che serve si deve farlo contro la sua volontà. COllaborazione zero.
E io non ce la faccio più.
Con tutta la storia dei suoi plantari speciali e le visite specialistiche del caso, insieme alle visite mediche "normali"... io davvero, ho già dato.
Il dentista non ce la faccio.
Non ce la faccio a presentarmi da loro in assetto da guerra, a tentare la strada della spiegazione, dell'anticipazione e di tutto ciò che volete voi per poi finire nuovamente a salirle sopra con tutto il peso per strappare un dente.
Stasera sceneggiate solo perché ho spiegato e fatto un lunghissimo giro per arrivare a dirle con tutto il tatto e la delicatezza possibili che lunedì avrei iniziato a chiamare il dentista ...
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- dadamarsia
- Ambasciatore
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- Iscritto il: mer dic 30, 2009 11:15 am
- dadamarsia
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quasi certamente sì.dadamarsia ha scritto:che tanto lo so che poi lo fai, sei troppo forte per farti fermare da un dente.
ma è sicuro che sia da togliere?
Mi dicevano al telefono che crescendo il permanente così fuori sede, la radice del dente la latte non viene espulsa dal permanente (o quel che è) e insomma bisogna intervenire. Ma comunque ovviamente la prima volta il dentista la vedrà e parleremo insieme del percorso da seguire.
Tanto già lo so.
Riserveremo la sala operatoria all'Italiano a Lugano e dovranno intervenire in anestesia generale.
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