quell'immensa bufala che "imparano dall'esempio"

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Anto 59
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Messaggio da Anto 59 » mer mar 30, 2011 1:16 pm

Sono anni che ,quando andiamo in vacanza nei villaggi dove si mangia a buffet spieghiamo e facciamo di conseguenza''prendi poco,lo assaggi,se ti piace ne prendi ancora,non riempirti il piatto per poi avanzare'' ebbene Giorgio ormai ha 16 anni ma davanti a tutto quel ben di Dio non resiste ,noi continuamo chissà forse prima o poi....


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LauraDani
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Messaggio da LauraDani » mer mar 30, 2011 1:19 pm

Sheireh ha scritto:...Tu come adulta hai la possibilità di SCEGLIERE ....
io sono adulta, posso sciegliere tra ciò che mi è stato insegnato e quello che decido di fare perchè piace a me
mi è stata data questa alternativa
ritengo proprio per questo che i bambini abbiano diritto che a loro venga insegnato come comportarsi nella nostra società
così, da adulti, possano scegliere tra quello che io ho insegnato loro e quello che per loro è giusto, a loro piace, loro preferiscono
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Sheireh
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Messaggio da Sheireh » mer mar 30, 2011 1:19 pm

LauraDani ha scritto:ma mia madre cucinava la cena, ugale per tutti, e quello si mangiava
se a me facevano schifo i fagiolini (cosa nota) nessuno mi obbligava a mangiarli, e si prevedeva un'alternativa, ma se quella sera mi girava che non avevo voglia di mangiare che so, la pasta al sugo (che normalmente mi piaceva), pace e amen, erano affari miei
che saltavo la pasta ma non avevo alternative, passavo al secondo, e mangiavo meno degli altri dunque
non ci vedi nessun insegnamento positivo in questo?
Ma io con questo sono appunto d'accordo, è quello che dico anch'io.
Ma se a te avessero costretto a mangiare la pasta al ragù perché dovevi farlo quando non ne avevi voglia? I fagiolini anche se ti facevano schifo perché ti facevano bene?
E' il "costringere" a mangiare qualcosa che non piace che non riesco a concepire. Come le verdure per Ruggero, o come per Laste se conferma che le facevano storie se non mangiavano (ma appunto aspetto di avere risposta).
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Mirko e i furetti
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Messaggio da Mirko e i furetti » mer mar 30, 2011 1:23 pm

laste ha scritto:l'esempio non e' sufficiente, ma proprio per gnente
dipende.
sicuramente da una certa età in poi l'esempio dei pari (compagni di scuola o di giochi) diventa importante tanto quanto e spesso più di quello dei genitori.
in fondo i genitori ci accetteranno sempre (anche se sento spesso in giro stronzate del tipo "se lo fai la mamma/zia/nonna/papà/zio/nonno non ti vogliono più bene", menomale che i bambini in media sono più intelligenti e perspicaci degli adulti) mentre i pari... beh... quelli per entrare nel club bisogna giocarsi bene le proprie carte.

saluti teppisti
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Messaggio da lenina » mer mar 30, 2011 1:28 pm

laste ha scritto:Ma infatti Lenina io credo che tu ci metta molto della tua infanzia quando parli, perche' citi spesso te stessa da piccola , anche ad esempio quando si parla di alimentazione
Ti faccio un esempio, poche sere fa raccontavo divertita a Ruggero quanto mi faceva schifo la polenta con latte e zucchero che mia nonna mi propinava da bambina
Io la odiavo, ma "dovevo" mangiarla ugualmente
Ruggero ha sgrabnato gli occhi chiedendomi se mia nonna posse pazza e perche' io mangiassi ugualmente
Io ho riso e gli ho spiegato che io non mi sognavo neppure di dire "che schifo" davanti a cio' che mi veniva proposto.
Ora, nonostante questo "trauma" infantile io persisto a voler insegnare a mio figlio a mangiare le verdure.
So cosa voglia dire mangiare qualcosa che non piace, ma proprio perche' pur sapendolo non lo ricordo come un incubo ma come una cosa "normale" e perche' credo che se vorra' evitare le verdure, lo fara' quando sara' piu' grande, vado avanti
Alla fine dipende da come abbiamo vissuto la nostra infanzia credo.
Anche io ricordo sgridate da bambina in cui mi sentivo trattata ingiustamente, ma ora SO che avevano pure ragione e quindi faccio paro paro.
Non dico che debbano farlo tutti ma non ritengo che faccia tutti i danni che tu ritieni.
Insomma alla fine quoto Rie ahahah

E a cosa serve fargli mangiare le verdure a forza in un'età in cui piacciono poco perchè poco utili se poi a 15 anni smettesse di mangiarle per sempre perchè le ha prese in odio? :cisssss:

Lo hai obbligato ma non educato a quel punto quindi hai fatto qualcosa di tutto sommato inutile no?

Che bene ti ha fatto a te essere obbligata a mangiare latte e polenta?
la tua salute ne ha tratto vantaggi?
Sei cresciuta meglio?


Mia mamma la obbligavano a bere il latte ogni mattina, peccato che fosse intollerante...
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Messaggio da lenina » mer mar 30, 2011 1:32 pm

che poi non è discorso che faccia danni o meno semplicemente se un bimbo mangia le verdure per obbligo e poi smette da adulto è stato tutto inutile.
Se da adulto le gradirà le mangerà che sia stato obbligato o no allora a cosa è servito?
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Messaggio da lenina » mer mar 30, 2011 1:38 pm

LauraDani ha scritto:mah
io neppure non mi sognavo di dire: "che schifo", benchè nessuno mi abbia mai obbligata a forza a mangiare qualcosa
ma mia madre cucinava la cena, ugale per tutti, e quello si mangiava
se a me facevano schifo i fagiolini (cosa nota) nessuno mi obbligava a mangiarli, e si prevedeva un'alternativa, ma se quella sera mi girava che non avevo voglia di mangiare che so, la pasta al sugo (che normalmente mi piaceva), pace e amen, erano affari miei
che saltavo la pasta ma non avevo alternative, passavo al secondo, e mangiavo meno degli altri dunque
non ci vedi nessun insegnamento positivo in questo?
assolutamente no, mi sembra normale con bimbi grandini in grado di capire, ritengo allo stesso tempo però che i bimbi vadano inclusi (magari a turni) quando hanno l'età per farlo nella decisione del "cosa si mangia".
Non mi sembra normale obbligare a mangiare qualcosa che proprio non piace.
Non mi sembra normale obbligare a mangiare qualcosa se non se ne ha voglia.

Nessuno parla di fare menù tipo ristorante.
io penso di avere imparato che ogni scelta ha una conseguenza
che non ci sono solo io, ma eravamo un gruppo di 5
che le mie esigenze ci sono, ma anche quelle degli altri 4 non erano meno importanti (tra cui le esigenze di mia madre, di non impazzire a servire 5 cene diverse)
che a volte bisogna venirsi incontro (a volte gli altri vengono incontro a te, quando non ti piacciono i fagiolini e ti preparano un'alternativa, a volte no, e tocca a te fare la "piega")
che non sempre si può mangiare quello che vorresti in quel momento

davvero, non vedo solo traumi...

Ma possibile che non ci sia via di mezzo fra "mangi quello che vuoi quando vuoi" o "mangi quello che c'è in tavola e taci"

Perchè che io veda tutti i bimbi che conosco mangiano mediamente quello che i genitori (la mensa a scuola) hanno deciso per loro eh, non è che scelgono cosa mangiare tipo menù.
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Messaggio da Rie » mer mar 30, 2011 1:40 pm

LauraDani ha scritto:Non sono d'accordo
Io non mi aspetto che un bambino di 7 anni non salti sul tavolo quando siamo a cena perchè è d'accordo che sia una cosa giusta da fare
Io non credo che un bambino di 6 anni non si metta a urlare in chiesa perchè è d'accordo cche sia inopportuno farlo.
Non mi importa che stia seduto composto o non schiamazzi perchè sono IO a chiederglielo
A pretenderlo
Io non credo alla completa democrazia tra genitore e bambino
Io sono l'adulto, io mi assumo una responsabilità circa alcune cose, responsabilità che non lascio a te, perchè tu sei piccolo
Hai meno strumenti di me
Hai meno consapevolezza di me
Hai meno conoscenza di me
Guidare non significa necessariamente schiacciare il bambino, nè umiliarlo od offenderlo
Quoto parola per parola.

Di mio, a meno che alex e fede non mi attraversino in corsa una strada trafficata e serva l'urlaccio salvifico immediato ahahaha, cerco sempre di spiegare il perché delle imposizioni.
E se c'è da negoziare, negozio pure io.
E come ho detto chiudo un occhio su tante cose.
Ma se c'è da imporre, il comportamento è ineludibile per un congruo grado di educazione e/o di sicurezza, e della motivazione i bimbi non si curano, impongo.

A me è successo spesso di sperimentare il senno di poi dell'adulta: le "ingiustizie" subite da figlia le ho capite benissimo, quando ho avuto la conoscenza e la consapevolezza per arrivarci.
Altre tuttora le trovo di dubbio rispetto, ma le ho perdonate perché ci ho visto la restrizione derivata dalla paura del genitore. Questo però, come dice lav, dipende dal proprio vissuto di figlio, diverso per ciascuno...

PS: sogghigno ai saluti teppisti di Mirko.
Il gruppo dei pari è tutta un'altra storia, è chiaro.
Ha altre armi per farsi "obbedire" da un ragazzo.
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