Come é arrivata la mia piccola

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veronica.74
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Messaggio da veronica.74 » gio mar 17, 2011 5:44 pm

Sei stata forte e bravissima , complimenti!!


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AriAngel
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Messaggio da AriAngel » mer mar 23, 2011 6:21 pm

:bacio:
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Linda Eva
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Messaggio da Linda Eva » mer mar 23, 2011 6:26 pm

AriAngel ha scritto:Dopo tutta la fatica, avrei voluto un parto naturale... anche perché ora starei bene e potrei dedicarmi meglio alla piccola, senza camminare come una papera con il raffreddore... :mumble:
Mi ero persa questo post, ti capisco, ti fossi almeno potuta risparmiare il travaglòio....così lungo.....MA SEI STATA BRAVISSIMA E LE TUE EMOZIONI SONO STATE CONTAGIOSE.


Un grande bacio alla tua piccola !!!!!!!
carlina
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Messaggio da carlina » gio mar 24, 2011 3:27 pm

AriAngel ha scritto:Sono a letto sdraiata con il portatile davanti, devo stare in assoluto riposo perché, tanto per aggiungerne una, la ferita del cesareo si è aperta centralmente (per un cm) e quindi devo fare la brava.
Così tra una poppata e l'altra.. eccomi qui a condividere un'esperienza che ancora mi lascia dell'amaro in bocca.
(Post un po' lunghetto!)


Tutto ebbe inizio il giovedì sera: stavo mangiando e mi sentivo strana . L'ho detto a Ivan. Poi ho iniziato a sentire dolori particolari al basso ventre..."saranno contrazioni?" mi chiedevo. Non avendo esperienza non sapevo riconoscerle. Ad un certo punto telefono al mio (ormai) mentore: Simonetta,amica e supermamma, chiedendole ragguagli in merito. Non finisco nemmeno di fare la telefonata che partono delle contrazioni più forti! "Allora ci siamo" penso.
E sono felice. Felice perché l'avventura sta cominciando, finalmente!!

Allora cammino un po' , chiacchiero con Ivan, inizio a pensare a come organizzarci anche per i cani (immaginando potrei metterci poco tempo ma anche tanto). Chiamo Manu (mia vicina di casa) e le dico che forse andiamo all'ospedale perché ho le contrazioni ed essendo risultata positiva allo streptococco, devo andare prima del necessario per iniziare la profilassi antibiotica (altrimenti posso trasmetterlo a lei e deve fare lei la profilassi).
Chiudo la comunicazione e - op!- rottura delle membrane! Mi metto subito sul water e inizio a grondare...

Ok , si va!!

Manu esce ad abbracciarmi, sono le 22.

Arriviamo all'ospedale di Moncalieri alle 22.20, mi visitano, non ci sono dilatazioni , mi mettono subito una cannula per l'antibiotico (una scema di ostetrica mi sbaglia la vena e mi è rimasto ancora il livido..), mi assegnano la camera. In tutto questo, le contrazioni iniziano ad essere ravvicinate, mediamente una ogni 15/20 minuti.
Vado in camera, mi cambio, le contrazioni continuano ad esserci.. passeggiamo per il corridoio, poi arriva l'ostetrica che mi dice che Ivan non può fermarsi, non sono ancora contrazioni dilatatorie, il travaglio non è ancora cominciato ed è inutile fargli perdere ore di sonno... Noi insistiamo un po', anche perché non siamo dietro l'angolo ed io vorrei tanto averlo accanto a me... ma lei mi spiega nuovamente che ci conviene fare così, altrimenti Ivan non reggerà.
Lui va via malvolentieri, io rimango nel letto a contorcermi perché le contrazioni intanto si sono fatte più intense, anche se arrivano sempre intorno ai 15 minuti. La mia vicina di letto mi passa una garza inumidita:" usala, ti aiuterà!". Quanto ha avuto ragione!! Mi dava tanto sollievo, quando arrivava il picco delle contrazioni me la passavo sul viso e stavo meglio! L'ho tenuta fino alla fine come la coperta di Linus... Se la perdevo di vista dicevo ad Ivan : "dov'è la mia garzinaaa? Voglio la garzinaaa!"

E arriva il venedì mattina: mi portano a fare il tracciato, mi visitano e mi dicono che ancora non ci sono dilatazioni perciò visto che ho rotto le membrane così presto, devono aiutarmi ad avere le contrazioni dilatatorie perciò mi mettono il Propes, una fettuccia che si mette nel collo dell'utero e rilascia ormoni che in 24 ore aiutano le contrazioni.
Bene: le contrazioni sono aumentate ma della dilatazione nemmeno l'ombra!
Passo tutto il venerdì a camminare, respirare, mi mettono in una stanzetta dove fare il tracciato e dove ci sono due comodissime sdraio... praticamente mi trasferisco lì! Respiro, tengo la mano di Ivan, faccio vocalizzi.. il dolore è sempre più forte ma non mi fa paura perché so che mi porterà la piccolina!

Purtroppo arriva anche il venerdì notte e di nuovo Ivan viene rimandato a casa (alle due passate!) sempre per gli stessi motivi. Io inizio ad essere davvero stanca: è dalla notte precedente che non dormo, anche se loro mi consigliano di provare a dormire fra una contrazione e l'altra... ma come si fa? Ho il tempo di prendere il respiro che - zac!- arriva l'ondata!
Il mio letto è accanto alla finestra, fuori c'è una luna bellissima, divisa in due come una mela, rossa rossa...il cielo è scuro come solo di notte sa essere... io guardo la luna, la città illuminata e silenziosa e penso che posso resistere a tutto perché arriva LEI, penso a Ivan e a quanto mi sta aiutando (è stato tutto il giorno ed è pallidissimo). Chiedo ad Arianna di venire al mondo perché ho proprio voglia di conoscerla!

Così arriva il mattino: Ivan è già in ospedale alle sette.
Ed è qui che cominciano le ore più dure (sì, sembrerà strano, ma le più dure sono state queste e non le precedenti 32 in cui mi contorcevo!).
Innanzitutto perché sono talmente stanca che gli occhi mi si chiudono e so che invece avrei bisogno di forze... poi perché mi visitano e nonostante docce, passeggiate e quant'altro, non ho dilatazione!!! Siamo a sabato mattina...
Dico a Ivan: "sono stravolta, non ce la faccio più, a questo punto se dev'essere cesareo, che cesareo sia!" (per dirlo io, vuol dire che ero davvero stravolta). Mi propongono invece l'ossitocina: "ha il collo dell'utero bello allungato e morbido, vogliamo sperare che con qualche altra stimolazione inizi la dilatazione!".
Mi mettono in sala travaglio, mi collegano alla macchina per il tracciato e alla flebo: i miei movimenti sono limitati e questo mi scoccia parecchio!
Iniziano LE contrazioni, quelle dilatatorie... mamme, avete presente no? Ecco arrivano 'ste botte ogni 5 minuti, poi ogni 4 .. per finire ad ogni minuto e mezzo. Il tempo di prendere fiato che ne arriva subito un'altra! Sono fortissime e dolorose, io respiro e vocalizzo buttando fuori l'aria, mi bagno la fronte, Ivan respira con me e mi stringe la mano, mi soffia in faccia ed è un sollievo (povero, mi racconterà poi che quelli erano quasi i suoi ultimi respiri vitali!!) . Dopo due ore mi visitano: è dolore allo stato puro! Mi mordo le labbra per non urlare!
Nulla...nessuna dilatazione..
Vorrei piangere: ma non per il dolore (riesco a sopportare di tutto) ma perché HO SONNO. Dopo le contrazioni la testa mi ciondola come uno zombie! Voglio solo dormire! Dove la troverò la forza?
Vado avanti così altre due ore, mi rivisitano (con altro dolore) e la sentenza arriva: niente dilatazioni, la bimba sta bene ma a questo punto non si può aspettare... cesareo!
Io scoppio a piangere. Singhiozzo. Un po' per il sollievo - "sta finendo questo strazio" penso - un po' perché tutta questa sofferenza non mi ha portato a nulla e mi sento sconfitta.

Ivan esce, mi preparano, sono tutti bravissimi e l'anestesista è davvero dolce: nel giro di pochi minuti sono legata come un salame sul lettino operatorio e penso: "ecco, questa volta è per dare la vita! Dai Angelica!".
Iniziano a pastrugnarmi nella pancia: pochi minuti e sento un vagito.... è la mia piccolina. E' nata, sta bene, è lei! Piango. Piango tantissimo. Me la portano subito e la prima cosa che vedo spuntare dall'asciugamano sono i suoi MAGNIFICI occhioni che mi osservano curiosi.. Io la bacio in continuazione sulla testa riccioluta.

"Ora la portiamo al papà, qui fa freddo" mi dicono. Io sono al settimo cielo, non capisco più nulla, tremo, batto i denti e sono fusa. Mi viene da dormire.

Dopo un tot (credo una ventina di minuti) mi portano in camera: c'è Ivan con la piccola avvolta nell'asciugamano e c'è anche mio padre, che mi abbraccia e piange (solo una volta l'ho visto piangere ed era per mia mamma). "Ce l'hai fatta" mi dice.
Io e Ivan due ebeti.
Mi mettono la piccola addosso e dopo un po' provano ad attaccarla: senza difficoltà Arianna ciuccia.
E' nata da poco e la mia piccola già si dimostra tosta!
Io sono frastornata, felice e assolutamente innamorata di mia figlia. Così, da subito.
Anche se non sento le gambe, anche se non posso alzarmi dal letto fino al giorno dopo, anche se faccio movimenti con difficoltà perché la ferita fa un male cane, mi viene la febbre e quant'altro, affronto tutto a testa alta perché c'è LEI: il regalo più grande e magnifico che potesse capitarci.

Abbiamo sofferto tanto in passato ed ora siamo stati decisamente premiati da questa bellissima bambina.
mi sono emozionata tanto!
brave utte e due!
mammangi

Messaggio da mammangi » gio mar 24, 2011 10:46 pm

AriAngel ha scritto:Dopo tutta la fatica, avrei voluto un parto naturale... anche perché ora starei bene e potrei dedicarmi meglio alla piccola, senza camminare come una papera con il raffreddore... :mumble:
sei stata bravissima. non per sminuire il tuo dolore ma anche dopo un parto naturale si cammina come una papera. e i punti tirano. probabilmente il dolore passa prima, ma passerà presto anche a te. goditi la tua bimba!
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tessa
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Messaggio da tessa » gio mar 24, 2011 11:15 pm

:bacio:
sei stata brava, forte e coraggiosa.
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Messaggio da AriAngel » mar mar 29, 2011 9:31 am

grazie a tutte ancora, di cuore.

Mi sento molto .. orgogliona! :cisssss:
susialle

Messaggio da susialle » mar mar 29, 2011 11:40 am

un racconto bellissimo.... io non ce la farei!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! sei stata fortissima!!!!!!!!!!!
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